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UCRAINA / RUSSIA«La pace è lontana. E la ragione è Putin»

10.12.22 - 20:11
Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, non vede la fine del conflitto: «Se vuoi la pace non mandi missili ogni settimana»
keystone-sda.ch (Stoyan Nenov)
Fonte ats
«La pace è lontana. E la ragione è Putin»
Il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, non vede la fine del conflitto: «Se vuoi la pace non mandi missili ogni settimana»

KIEV / MOSCA - «La triste verità» è che non è ancora arrivato il momento di negoziare per porre fine alla guerra in Ucraina. Nel 290esimo giorno di invasione, il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba chiude al dialogo con Mosca dopo che ieri Vladimir Putin aveva parlato di un accordo «inevitabile» da trovare prima o poi per mettere fine al conflitto.

«La ragione è proprio Putin», ha osservato Kuleba, perché «se vuoi la pace non mandi missili ogni settimana per distruggere le nostre infrastrutture. Non continui a mandare militari per catturare le nostre città. Non annetti territori che sono di altri».

La logica è chiara, la pace è lontana. In ogni caso, prima o poi «arriverà il momento della mediazione - ha concesso Kuleba - e se la Santa Sede vorrà partecipare sarà benvenuta». Le ultime parole del Papa, e soprattutto le sue lacrime, «sono arrivate dritte al cuore degli ucraini. Abbiamo visto quanto la sua reazione fosse sincera e profonda e speriamo in una sua visita qui», ha detto il ministro accogliendo nel suo ufficio un gruppo di giornalisti internazionali in missione con l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede, tra cui l'agenzia di stampa italiana ANSA.

La speranza della Nato è che il fuoco cessi il prima possibile, perché «se le cose vanno male, possono andare terribilmente male». E quella in Ucraina «può diventare una grande guerra a pieno titolo tra la Nato e la Russia», secondo il segretario generale Stoltenberg. «Stiamo lavorando ogni giorno per evitarlo» ma «non c'è dubbio che sia una possibilità», ha avvertito.

Per Kiev però esiste una sola formula di risoluzione del conflitto, che parte prima di tutto dall'integrità territoriale dell'Ucraina. Una possibilità inaccettabile per il Cremlino. Quindi, si continua combattere. Perché «la pace per un Paese sotto attacco non può essere raggiunta deponendo le armi. Non sarebbe pace, ma occupazione», ha osservato chi della pace ha vinto il premio Nobel: Oleksandra Matviychuk, che a Oslo ha ritirato il riconoscimento assegnato al Centro per le libertà civili (Ccl) dell'Ucraina, di cui è direttrice.

Quello di quest'anno è un Nobel simbolico, condiviso tra il centro ucraino, l'organizzazione russa Memorial e il dissidente bielorusso incarcerato Ales Byalyatski. Nazioni divise dai governi ma unite nell'attivismo per i diritti umani. Quella di Putin è «una guerra folle e criminale», ha denunciato dal palco norvegese il presidente della ong russa Memorial Yan Rachinsky, che ha rivelato come il Cremlino gli avesse chiesto di rifiutare il premio. Per Byalyatski il riconoscimento è stato ritirato dalla moglie, che riportando le parole del marito ha denunciato come Putin desideri rendere l'Ucraina «una dittatura dipendente» da Mosca, come ora è già la Bielorussia di Lukashenko.

Da Oslo arriva quindi il messaggio che sono i potenti a odiarsi, non la società civile. Ma ben poco si può ottenere senza che siano i governi a scegliere di sedersi al tavolo della pace. Una possibilità che al momento appare remota, tanto che da una parte all'altra del fronte la corsa alle armi continua: secondo Washington, Russia e Iran starebbero valutando la produzione congiunta dei famigerati droni che portano distruzione e morte in Ucraina, con le relazioni tra Mosca e Teheran rafforzate a tal punto da diventare un vero e proprio partenariato di difesa. Una prospettiva confermata anche dagli 007 britannici.

Dall'Occidente continua invece il sostegno militare a Kiev, ma gli Stati Uniti tentennano alla richiesta del governo di Zelensky di avere bombe a grappolo, bandite da oltre 100 Paesi e usate dalla Russia nel conflitto. «Abbiamo preoccupazioni sull'uso di questo tipo di munizioni», ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa.

Intanto sul terreno continua lo scontro. Secondo Zelensky, gli invasori hanno ridotto in macerie fumanti Bakhmut, con la situazione in prima linea che «rimane molto difficile nelle aree chiave del Donbass». Mosca dice di avanzare nel Donetsk e a Lyman, mentre Kiev si avvicina a Kremennaya, nel Lugansk occupato. Le forze ucraine hanno abbattuto 10 droni kamikaze russi nella notte. Gli stessi droni che invece hanno colpito a Odessa, privando del tutto le case dell'elettricità. Le bombe non conoscono tregua in tante regioni del Paese.

E non c'è pietà per nessuno, nemmeno per i feriti, le madri o i neonati: secondo le autorità ucraine, le truppe russe hanno colpito il reparto maternità di un ospedale della città di Kherson, danneggiando la struttura. Fortunatamente, operatori sanitari, pazienti e bambini sono rimasti illesi. Un attacco avvenuto all'indomani di un raid simile, contro l'ospedale di Berislav. «Ospedali, centri per bambini: gli obiettivi preferiti dei terroristi russi. Oggi hanno dimostrato di essere persino inferiori ai terroristi quando hanno colpito il reparto maternità», ha tuonato il ministero della Difesa di Kiev. Dall'inizio della guerra le forze dell'ordine ucraine hanno annunciato di aver documentato «47'000 crimini di guerra» commessi dagli occupanti, «tra cui torture, stupri e uccisioni di civili».

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COMMENTI
 

Andy 82 1 anno fa su tio
tutti sapientini del c....o

Mattiatr 1 anno fa su tio
@Chris_El_Suizo ma la smetti con ste baggianate continue? L'Ucraina non è il giardino di Putin, ma uno stato sovrano riconosciuto dalle nazioni unite, di cui siamo parte. Questa faccenda c'interessa eccome, dato che abbiamo aderito a un sistema di regole che la Russia ha deciso di violare nella maniera più sanguinolenta possibile. Non rimango impassibile quando il vicino prende a legnate la moglie, neppure se è casa sua, ci sono degli standard minimi da rispettare per una convivenza civile. Inoltre nessuno ha mai voluto imporre il modello economico e sociale europeo all'Ucraina, semplicemente non sono ciechi quanto te ed hanno notato l'ovvio, cioè che noi stiamo bene, e che giustamente pure loro vogliono vivere meglio. La differenza fra occidente e Russia sta nel soft power, da questo versante nel mondo si portano interessi in una nazione, dall'altro l'esercito.

Emib5 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
@Mattiatr Sono d'accordo con quanti scrivi, ma sprechi il fiato con uno che è preso talmente dalle proprie paranoie (vedi anche cosa scrive sulle donne e sul Covid) che non riesce minimamente a dialogare con chi non la pensa come lui. È comunque diventata cosa troppo frequente l'abitudine a tranciare giudizi molto sommari e senza supporto di argomenti seri, giudizi che una persona normale non darebbe nemmeno in bettola dopo parecchi boccalini di Merlot. In più mi spaiece che i controllori del blog di Tio, se esistono, lascino che il livello si abbassi sempre di più e non vengano cancellati quei commenti che, forse, sarebbero anche da denuncia.

Andy 82 1 anno fa su tio
Sisi xchè l'altro idio...ta e un santo..mà valà

Polifemo 1 anno fa su tio
Carissimi/e esperti/e in geopolitica e storia contemporanea, da quando l’URSS si è sgretolata la Federazione Russa (Russia) ha sempre avuto una gestione della diplomazia abbastanza bullizzante nei confronti dei suoi vicini. Nei decenni hanno applicato sempre una politica del terrore nei confronti dei loro ex-compatrioti (ex-URSS), pur di ottenere ciò che volevano (Putin ed i suoi accoliti) non hanno esitato a purgare tutti i loro avversari politici, ad imbavagliare il dissenso, a corrompere i vertici del potere in altri stati ed ad influenzarne la politica interna, a usare l’assassino al polonio e non solo, e, di fatto, a privare la popolazione russa, ma non solo, dei più elementari principi di democrazia. In questo clima, alcune nazioni hanno ceduto e sono entrate, di fatto, nella sfera d’influenza della Russia, altre si sono avvicinate all’EU e alla NATO. Questo avvicinamento non piace alla Russia (v. Putin ed i suoi accoliti). Ognuno persegue i propri interessi e ciò non deve scandalizzare, i giochi di potere nel mondo sono una realtà e restano un fatto ineluttabile. Il motto “Se vuoi la pace, preparati alla guerra” non è un motto guerrafondaio, anzi, se tieni alla pace ed alla democrazia, devi essere pronto a difenderla, se necessari, anche combattendo (difendersi). È chiaro che per far ciò devi essere pronto, se non hai un esercito che offra un deterrente adeguato, se non hai dei legami diplomatici con nazioni “amiche” o che perlomeno perseguono i tuoi stessi obiettivi (alleanze), diventi una preda potenziale. In questo caso il “bullo” è la Russia e la preda l’Ukraina. Tutti gli altri discorsi sono solo farneticazioni da bar. Difficilmente questa guerra si risolverà senza l’uso della violenza… la prova? I continui, indiscriminati e massicci attacchi Russi a suon di missili. Putin? La pace la vuole solo alle sue condizioni. Un abbraccio. La pace è meglio della guerra…

Chris_El_Suizo 1 anno fa su tio
Risposta a Polifemo
Ma a me sinceramente di quello che fa Putin a casa sua o con i suoi vicini ex sovietici importa ben poco, sono fatti suoi fintanto che non tocca il territorio dell`unione europea, e noi dobbiamo smetterla di voler imporre il nostro modello di vita a livello globale, in Europa e in USA abbiamo dei modelli di vita e nel resto del mondo ne hanno altri, non sono affari nostri! A noi deve importare il nostro benessere e ciò lo si ottiene mantenendo buoni rapporti con chi ci fornisce energia e materie prime, non facendogli delle sanzioni inutili e assurde. Vuoi un esempio eclatante del fatto che imporre lo stile di vita occidentale ad altri popoli non funziona nemmeno in tempo di pace e con a cambio buoni salari e buone condizioni di vita? Vai a leggerti la storia di FORDLANDIA, l`impianto che Henry Ford ha costruito per produrre la gomma per gli pneumatici delle sue auto nella selva brasiliana.

Sarà 1 anno fa su tio
Stoltenberg orta una visione esclusivamente militare, non politica. Bene se gli USA non forniscono bombe a grappolo, utilizzate solo da criminali di guerra, non dovrebbero averle nemmeno gli USA. Mi sembra che Oleksandra Matviychuk, non ragioni da Nobel per la pace...

Chris_El_Suizo 1 anno fa su tio
La pace è lontana. E la ragione è la NATO che è andata a ficcare il becco in affari che non gli competono su pressione degli USA in quanto questi ultimi odiano a prescindere la Russia, mentre se invece ci facevamo i fatti nostri l`operazione speciale russa in Ucraina si concludeva in pochissimo tempo e con moltissimi morti civili in meno, la Russia annetteva le regioni a maggioranza russofona alle quali Kiev ha negato la libertà reprimendoli grazie a dei neonazi esaltati e tutto finiva li, sono cose che si devono far fuori fra di loro, noi non centriamo un fico secco con questa faccenda, e l`economia europea in recessione e la crisi energetica si potevano benissimo evitare, grazie mille USA e NATO per l`inflazione e le rotture di scatole di varia natura, non aspettavamo altro sotto l`albero di Natale dopo anni di rottura plandemica!

Shion 1 anno fa su tio
Risposta a Chris_El_Suizo
Commento eccellente e d'obbligo grazie.

Tiki8855 1 anno fa su tio
Risposta a Chris_El_Suizo
Finalmente una lettura chiave!

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Risposta a Chris_El_Suizo
Non hai capito che il sig. Putin e il suo regime sono degli ultraconservatori anti democratici preoccupati dall'influenza democratica occidentale (libertà, diritti civili ) sul popolo russo . Inoltre sono imperialisti e mai hanno accettato lo smembramento della ex URSS...é un conflitto tra il mondo libero al quale tu appartieni e il mondo dove dittatori come Putin , Luchascenko in Bielorussia o Ebrahim Raisi in Iran tra gli altri impongono alla forza posizioni ultraconservatrici ... poi ci sono i menefreghisti che si preoccupano solo che la propria casa rimanga al caldino e i prezzi non aumentino. Chris certo che noi c'entriamo con tutto questo ed é molto triste che tu ed altri non lo abbiamo capito. Buona domenica!

Güglielmo 1 anno fa su tio
Risposta a Chris_El_Suizo
ah ecco è arrivato lo stratega geopolitico e accoliti che lo osannano pure. bella chiave di lettura la tua, peccato che non apre nemmeno un gabinetto turco..

Chris_El_Suizo 1 anno fa su tio
Risposta a Pensopositivo
Ma a me sinceramente di quello che fa Putin a casa sua o con i suoi vicini ex sovietici importa ben poco, sono fatti suoi fintanto che non tocca il territorio dell`unione europea, e noi dobbiamo smetterla di voler imporre il nostro modello di vita a livello globale, in Europa e in USA abbiamo dei modelli di vita e nel resto del mondo ne hanno altri, non sono affari nostri! A noi deve importare il nostro benessere e ciò lo si ottiene mantenendo buoni rapporti con chi ci fornisce energia e materie prime, non facendogli delle sanzioni inutili e assurde.

Scigu 1 anno fa su tio
🤡🤡

Johari 1 anno fa su tio
La ragione è che Zelensky ama fare il leader e se ne frega delle vite del suo popolo, che gli USA e l'UE continuano a prestare soldi all'Ucraina per il proprio tornaconto e che la NATO non ha mantenuto gli accordi scritti. E sarebbe tutta colpa di Putin?

saijon 1 anno fa su tio
Risposta a Johari
se il leone sta per sbranarti, non aiuta fare il vegetariano!

Minho 1 anno fa su tio
Risposta a Johari
No comment

Johari 1 anno fa su tio
Risposta a saijon
Guarda che non difendo Putin, ma nemmeno Zelensky e soprattutto per litigate bisogna essere in due e qui gli attori sono molti di più.
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