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PROTESTE IN IRAN«Presto impiccati alcuni condannati a morte»

05.12.22 - 17:22
Un gruppo di persone potrebbe presto dover salire al patibolo per aver partecipato alle proteste scoppiate con la morte di Mahsa Amini
keystone-sda.ch / STR (STR)
Fonte Ats
«Presto impiccati alcuni condannati a morte»
Un gruppo di persone potrebbe presto dover salire al patibolo per aver partecipato alle proteste scoppiate con la morte di Mahsa Amini

TEHERAN - «I rivoltosi, condannati a morte per "Guerra contro Dio e Corruzione sulla Terra", due capi d'accusa della legge islamica iraniana, saranno presto impiccati». Lo ha detto il capo della magistratura iraniana Gholamhossein Ejei, secondo quanto riporta l'Irna, riferendosi a un gruppo di persone arrestate durante proteste dopo la morte di Mahsa Amini.

«Sono state emesse anche alcune altre sentenze di reclusione a lungo termine», ha aggiunto avvertendo che coloro che provocano la rivolta popolare o incoraggiano altri a scioperare, saranno presto convocati.

Secondo Iran Human Rights, l'Iran ha giustiziato più di 500 persone nel 2022, superando di gran lunga il numero di esecuzioni del 2021.

Secondo l'Ong con sede in Norvegia, queste persone sono state giustiziate appena sette mesi dopo il loro arresto, «senza un giusto processo, a porte chiuse davanti al Tribunale Rivoluzionario». «Le loro condanne non hanno alcuna validità legale», ha dichiarato in una nota il direttore di Ihr Mahmood Amiry-Moghaddam. «Queste esecuzioni hanno lo scopo di diffondere la paura nella società e distogliere l'attenzione pubblica dai fallimenti dei servizi di intelligence della Repubblica islamica».

Le Ong hanno espresso preoccupazione per il numero di donne messe a morte in Iran, spesso condannate per aver ucciso partner o parenti difendendosi da violenze domestiche. Il numero di donne giustiziate quest'anno è già il più alto degli ultimi cinque anni, osserva Ihr. E cresce anche la preoccupazione per il ricorso maggiore alla pena capitale nei confronti di manifestanti che protestano da metà settembre, dopo la morte di Mahsa Amini. Nel 2021 Amnesty International ha registrato 314 esecuzioni in Iran.
 

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