I gruppi per i diritti umani parlano invece di almeno 462 vittime
TEHERAN - «A seguito dei recenti disordini nel paese, oltre 200 persone, tra cui forze di sicurezza, persone innocenti, rivoltosi e antirivoluzionari armati, che erano legati a gruppi separatisti, sono morte durante le 'rivolte'».
Lo ha affermato il Consiglio di sicurezza iraniano nella prima stima ufficiale sulle vittime dall'inizio delle proteste, a metà settembre, innescate dalla morte di Mahsa Amini. Una cifra che non coincide però con quella fornita da gruppi per i diritti umani, secondo cui fino a giovedì scorso sono morte oltre 462 persone, tra cui 64 minori.