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UCRAINA : SEGUI IL LIVESi lavora all'accordo sul grano: segui il LIVE

03.11.22 - 07:05
Mosca avverte il Regno Unito: «Le renderemo pubbliche molto presto, forse oggi, forse domani».
REUTERS/Stringer TPX IMAGES OF THE DAY
Mosca avverte il Regno Unito: «Le renderemo pubbliche molto presto, forse oggi, forse domani».

Mosca fa di nuovo parte dell'accordo per il grano. In seguito a delle conversazioni avvenute ieri con Ankara, Putin ha affermato di aver ricevuto le garanzie di sicurezza necessarie. «Questi corridoi umanitari non saranno utilizzati per scopi militari. Ho dato istruzioni al ministero della Difesa di riprendere la nostra piena partecipazione al lavoro».

Sempre mercoledì il Consiglio per sicurezza nazionale americana ha condiviso alcune informazioni riguardanti i rifornimenti russi. «Pyongyang sta fornendo segretamente a Mosca un numero significativo di proiettili di artiglieria per la sua guerra in Ucraina, fingendo di spedire le armi in Paesi del Medio Oriente o del Nord Africa».

21:01

«Ucraini deportati da Kherson e Zaporizhzhia»
Il ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina «condanna fermamente la Federazione Russa» per «aver condotto la deportazione dei cittadini ucraini che vivono nei territori temporaneamente occupati delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia dell'Ucraina», definendo i trasferimenti "crimini di guerra". «Deportazioni simili vengono effettuate dalla Russia anche nelle regioni di Zaporizhzhia, Lugansk e Donetsk, nonché in Crimea. Sullo sfondo delle deportazioni in corso, circolano anche notizie allarmanti sulla posa di mine da parte delle truppe russe della centrale idroelettrica di Kakhovska, la cui esplosione potrebbe causare una catastrofe umanitaria e umana su larga scala», si legge in una nota del ministero.

20:19

Nord Stream: «Il coinvolgimento c'è stato»
«Abbiamo le prove e saranno rese pubbliche molto presto». Lo ha detto l'ambasciatore russo nel Regno Unito Andrei Kelin in una intervista all'emittente britannica Sky News riferendosi a un presunto coinvolgimento britannico nell'attacco contro il quartier generale della flotta russa a Sebastopoli. «Le renderemo pubbliche molto presto, forse oggi, forse domani. Ma il coinvolgimento c'è stato, è un coinvolgimento troppo profondo e quindi pericoloso», ha affermato Kelin. L'ambasciatore ha fatto anche un riferimento a un coinvolgimento di Londra nel sabotaggio di Nord Stream, tramite la fornitura di droni sottomarini da parte dei britannici alle forze armate di Kiev e di addestramento nell'uso di esplosivi. Ma ha poi sottolineato che Mosca non intende usare armi nucleari nel conflitto, nemmeno di tipo tattico. (Fonte ats)

19:08

Oltre 40 attacchi
Le forze russe hanno lanciato oggi tre missili e 16 attacchi aerei e hanno effettuato più di 40 attacchi con sistemi di lancio multiplo di razzi su più di 25 insediamenti. Lo ha affermato lo stato maggiore delle forze armate ucraine, riporta il Guardian. In particolare, Pavlohrad nell'oblast di Dnipropetrovsk e Avdiivka e Vuhledar nell'oblast di Donetsk sono stati duramente colpiti. (Fonte ats)

19:07

In corso una "filtrazione"
Le forze russe continuano a pattugliare la città e a condurre controlli di identità, oltre a controllare le case dei residenti e i telefoni personali per foto, simboli o post filo-ucraini sui social network, ha detto il 3 novembre un consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andriushchenko. Lo scrive il Kiev Independent. Il funzionario ha aggiunto che circa 15.000 persone sono attualmente elencate nella cosiddetta "filtrazione" - le persone vengono interrogate, registrate e in alcuni casi arrestate - con un massimo di 30 persone filtrate ogni giorno. «In media, cinque persone filtrate su 30 scompaiono a causa degli arresti proprio nell'edificio della stazione di polizia degli occupanti», secondo Andriushchenko. (Fonte ats) 

19:05

Mosca testa un missile balistico
Le forze di Mosca hanno testato oggi con successo un missile balistico, il Bulava, che è stato lanciato da un sottomarino nucleare nelle acque del Mar Bianco per raggiungere il suo obiettivo nella penisola della Kamchatka, dopo avere sorvolato gran parte dell'immenso territorio russo. Il missile, precisa l'agenzia Ria Novosti, è partito dal sottomarino Generalissimo Suvorov e ha colpito come previsto il poligono di Kura, nella regione dell'Estremo Oriente. (Fonte ats)

19:05

Mosca testa un missile balistico
Le forze di Mosca hanno testato oggi con successo un missile balistico, il Bulava, che è stato lanciato da un sottomarino nucleare nelle acque del Mar Bianco per raggiungere il suo obiettivo nella penisola della Kamchatka, dopo avere sorvolato gran parte dell'immenso territorio russo. Il missile, precisa l'agenzia Ria Novosti, è partito dal sottomarino Generalissimo Suvorov e ha colpito come previsto il poligono di Kura, nella regione dell'Estremo Oriente. (Fonte ats)

16:49

Zelensky: «G20? Se ci sarà Putin non parteciperò»
Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky non parteciperà al vertice del G20 in Indonesia se sarà presente il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo ha detto Zelensky in un briefing con i giornalisti a Kiev, come riporta Unian. «La mia posizione personale e quella dell'Ucraina è che se parteciperà il leader della Federazione Russa, allora l'Ucraina non ci sarà», ha detto spiegando che nella telefonata di oggi il presidente indonesiano Joko Widodo lo ha «invitato di nuovo». «Vedremo, mancano pochi giorni», ha chiarito Zelensky. (fonte ats)

15:32

Aiea: «Nessuna prova di una bomba sporca nelle tre centrali nucleari ucraine»
Gli ispettori nucleari non hanno trovato prove di «attività nucleari non dichiarate» in tre centrali in Ucraina. Lo ha affermato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), citata da Sky News. L'Ucraina ha chiesto agli ispettori di visitare le sue centrali nucleari per smentire le affermazioni della Russia secondo cui Kiev intende utilizzare una "bomba sporca". «La nostra valutazione tecnica e scientifica dei risultati che abbiamo finora è che non c'è alcun segno di attività e materiali nucleari non dichiarati in queste tre località», ha affermato l'Aiea, aggiungendo che saranno analizzati campioni ambientali prelevati. (fonte ats)

14:30

La Bulgaria ha deciso, fornirà armi e munizioni a Kiev
La Bulgaria inizierà a fornire armi e munizioni all'Ucraina. La decisione è stata presa oggi dal parlamento di Sofia con i voti del partito conservatore Gerb, del partito liberale "Continuiamo il cambiamento" (Pp), del partito della minoranza turca Dps, del partito di destra "Bulgaria democratica" e del neo costituito partito "Balgarski vazkod" ("Ripresa bulgara", Bv). Hanno votato contro i deputati del partito socialista Bsp e del partito nazionalista Vazrazhdane (Rinascita). Il parlamento ha dato il termine di un mese al governo ad interim per precisare quali saranno gli armamenti da inviare all'Ucraina. Successivamente dovrebbe essere firmato un accordo tra Sofia e Kiev, in base alle richieste ucraine e agli armamenti che Sofia è in grado di inviare. (fonte ats)

14:28

Londra addestra Kiev per sabotaggi con i droni sottomarini
Il ministero degli Esteri russo ha presentato all'ambasciatrice britannica a Mosca una «decisa protesta» per «la partecipazione di specialisti militari britannici nell'addestramento delle forze ucraine a scopo di sabotaggio» nel Mar Nero e nel Mar d'Azov. Lo riferisce l'agenzia Tass. «Siamo in possesso di informazioni che la Marina britannica ha fornito alla parte ucraina droni sottomarini», si aggiunge nella nota. L'ambasciatrice britannica, Deborah Bronnert, è stata convocata oggi al ministero degli Esteri dopo che Mosca ha accusato «specialisti militari» di Londra di avere avuto un ruolo nell'attacco avvenuto sabato al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea. (fonte ats)

14:10

Massiccio attacco ucraino contro imbarcazioni russe a Kherson
Massiccio attacco ucraino sulla riva destra del fiume Dnipro a Kherson in Ucraina meridionale: sono state colpite le imbarcazioni russe e le chiatte con cui le truppe russe stavano spostando le attrezzature militari. Il ponte Antoniv è passato al momento sotto il controllo ucraino. «Ieri sera, gli occupanti hanno annunciato che la cosiddetta evacuazione è terminata e il movimento con il trasporto fluviale è vietato ai privati. Lo hanno annunciato gli occupanti subito dopo che l'artiglieria ucraina ha lavorato in modo molto potente», ha detto in un briefing Sergii Khlan, consigliere del capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Unian. (fonte ats)

14:03

Mosca avverte: «Le azioni di Londra potrebbero portare all’escalation»
Azioni da parte della Gran Bretagna quali l'addestramento di militari ucraini a scopo di sabotaggio in mare, portano «la minaccia di una escalation della situazione e possono provocare conseguenze imprevedibili e pericolose». «Tutta la responsabilità delle conseguenze dannose» che potranno derivarne «ricadrà interamente sulla parte britannica». È quanto affermato dal ministero degli Esteri russo all'ambasciatrice britannica a Mosca, convocata oggi per ricevere una protesta in merito. Lo si legge in un comunicato del ministero. (fonte ats)

13:02
REUTERS/Stringer TPX IMAGES OF THE DAY
13:02

La centrale di Zaporizhzhia verrà collegata alla Crimea
Secondo l'operatore nucleare statale ucraino Energoatom, le forze russe cercheranno presto di collegare le linee della centrale nucleare di Zaporizhzhia alla Crimea e gli altri territori occupati dalla Federazione negli oblast di Donetsk e Lugansk: lo riferisce il Kyiv Independent. L'attacco russo di ieri sera alle ultime due linee ad alta tensione che collegano l'impianto nucleare alla rete ucraina è stato "un altro tentativo" di rendere la centrale di Zaporizhzhia parte del sistema energetico russo, ha dichiarato Energoatom. La centrale è entrata in modalità blackout completo e tutti i 20 generatori diesel hanno dovuto essere accesi. Secondo Energoatom, i generatori diesel hanno carburante sufficiente per 15 giorni. (fonte ats)

12:29

«La Russia non ha ancora deciso se estendere l'accordo»
La Russia non ha ancora deciso se estendere l'accordo per le esportazioni di grano dai porti ucraini. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax. L'intesa, mediata dalla Turchia, scade il 19 novembre. La decisione presa ieri dalla Russia di rientrare nell'accordo sull'esportazione del grano ucraino non significa che Mosca sia pronta ad estenderlo oltre la data del 19 novembre, ha precisato Peskov. Da parte sua il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, ha sottolineato che Mosca ha deciso di rientrare per il momento nell'accordo dopo che la Turchia ha convinto Kiev a «firmare garanzie scritte» che i corridoi per le navi mercantili non saranno utilizzati dall'Ucraina «a scopi militari». La Russia si era dissociata dall'intesa dopo un attacco avvenuto sabato al quartier generale della sua flotta sul Mar Nero a Sebastopoli, in Ucraina. (fonte ats)

11:52

«Bandiera russa rimossa dall'amministrazione di Kherson»
La bandiera russa è stata rimossa dall'edificio dell'amministrazione statale regionale di Kherson, che è sotto il controllo della Federazione. Lo ha annunciato su fb il primo vicepresidente del consiglio regionale in esilio Yuriy Sobolevskyi postando la foto dell'edificio senza il tricolore della Federazione. Lo riportano i media ucraini che pubblicano l'immagine scattata a Kherson. «La foto è stata scattata oggi. Misteriosa scomparsa della bandiera russa. Kherson era, è e sarà solo ucraina», ha scritto. Sui social intanto girano post in cui si dice che i russi lasciano i posti di blocco a Chornobayivka, Stepanivka e Bilozerka. (fonte ats)

10:15

Kiev smentisce Putin: «Non abbiamo dato nessuna nuova garanzia»
Il ministero degli Esteri ucraino ha smentito la dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin secondo cui l'Ucraina avrebbe assunto alcuni nuovi obblighi per riportare Mosca all'accordo sul grano. Lo ha affermato il rappresentante del ministero degli Affari esteri dell'Ucraina Oleg Nikolenko, come riporta Ukrainska Pravda. «Vladimir Putin ha affermato che la Russia ha deciso di sbloccare l'accordo sul grano dopo che l'Ucraina ha fornito "garanzie" per non utilizzare il corridoio del grano per scopi militari. L'Ucraina non ha utilizzato e non prevedeva di utilizzare il corridoio del grano per scopi militari. La parte ucraina aderisce rigorosamente alle disposizioni dell'accordo sul grano», ha detto Nikolenko. (fonte ats)

08:50

Salpano sei navi cariche di grano dai porti ucraino
«Dopo la ripresa dell'iniziativa sul grano, 6 navi sono partite dai porti ucraini». Lo ha affermato il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, come riporta Anadolu, confermando la completa normalizzazione del corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti alimentari dall'Ucraina, dopo che ieri la Russia è tornata a fare parte dell'iniziativa che aveva abbandonato temporaneamente nei giorni scorsi. (fonte ats)

08:46

«Le sanzioni colpiscono gli europei»
I Paesi dell'Ue e i loro cittadini sono diventati le principali vittime delle sanzioni anti-russe, secondo il Segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev. «Gli Stati dell'Ue sono diventati le principali vittime della guerra delle sanzioni. Gli europei stanno soffrendo per l'inflazione dei beni di prima necessità, per il forte aumento dei prezzi dell'energia e per problemi socio-economici, che stanno già portando a un malcontento di massa», ha detto Patrushev durante una riunione dei segretari dei Paesi della Csi, come riporta la Tass. (fonte ats)

08:43

Torna l’elettricità in tutta l'Ucraina 
La fornitura di elettricità è stata ripristinata completamente nella regione di Kiev dopo il bombardamento russo degli impianti energetici di lunedì: lo riferisce il governatore della regione Oleksiy Kuleba, come riporta il Guardian. Il governatore tuttavia avverte anche che le interruzioni previste dal piano di stabilizzazione sono iniziate dalle 5 del mattino di questa mattina: «ciò è necessario per ridurre il carico sulle reti ed evitare situazioni di emergenza». (fonte ats)

08:32

Esplosioni a Melitopol, distrutta una sede russa
Esplosioni questa mattina a Melitopol, città dell'Ucraina sud-orientale occupata, dove parte di un impianto industriale usato dai russi come sede principale del suo personale è stata distrutta. Lo ha scritto su Telegram il sindaco in esilio Ivan Fedorov citato da Unian. «Esplosivo al posto della sveglia per gli occupanti di Melitopol. Secondo dati preliminari, è stata distrutta una parte dell'impianto Refma catturato dai russi, dove si trovava una delle sedi principali del personale degli occupanti. Stiamo contando il numero degli orchi eliminati», ha affermato Fedorov. (fonte ats)

08:07

Mosca: «Kiev bombarda Zaporizhzhia con armi occidentali»
L'esercito ucraino continua a bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia e la visita di una delegazione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) all'impianto non ha fermato i bombardamenti, ha dichiarato il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev durante una riunione dei capi della sicurezza della Csi, come riferisce la Tass. «Le forze neonaziste ucraine continuano a bombardare la centrale nucleare di Zaporozhzhia con armi occidentali, il che potrebbe portare a una catastrofe globale. Purtroppo, la visita della delegazione dell'Aiea alla centrale non ha portato alla cessazione degli attacchi all'impianto e alla condanna del regime di Kiev da parte della comunità internazionale», ha affermato Patrushev. (fonte ats)

07:58

Attacchi al Nord Stream, Mosca punta il dito contro Washington
Gli Stati Uniti sono i principali beneficiari degli attacchi terroristici al gasdotto Nord Stream, con la partecipazione del Regno Unito alla loro pianificazione. Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev, come riporta la Tass. Secondo Patrushev, inoltre, Kiev sta preparando una "bomba sporca" non senza la partecipazione dell'Occidente, la situazione si trasformerà in un disastro se non verrà fermata. (fonte ats)

07:50

La centrale nucleare sotto giurisdizione russa?
L'impianto nucleare di Zaporizhzhia sta per essere trasferito sotto la giurisdizione russa: le autorità di Mosca hanno iniziato a integrare l'impianto nella giurisdizione dell'operatore nucleare russo Rosenergoatom. Renat Karchaa, consigliere del Dg di Rosenergoatom, ha dichiarato che la transizione avverrà dopo che la centrale avrà esaurito tutte le riserve di combustibile disponibili. Lo riporta il Guardian. Il responsabile russo della città di Energodar Alexander Volga ha dichiarato: «la centrale è già parte integrante della Russia». (fonte ats)

07:37

Il corridoio del grano completamente normalizzato
Il funzionamento del corridoio marittimo per l'esportazione di prodotti alimentari dall'Ucraina è completamente normalizzato dopo che la Russia è tornata a partecipare all'accordo sul grano, ha dichiarato questa mattina il ministro della Difesa turco Hulusi Akar. «Abbiamo ricevuto garanzie scritte dall'Ucraina e le abbiamo consegnate al ministro della Difesa russo Sergej Shoigu. Il lavoro del corridoio marittimo è completamente normalizzato. Il suo funzionamento continua, è una missione umanitaria», ha dichiarato Akar alla tv turca, come riporta la Tass. (fonte ats)

07:34
REUTERS/Alexander Ermochenko
07:30

Bombe sulle linee di alta tensione della centrale di Zaporizhzhia
A causa dei bombardamenti russi, le ultime due linee di comunicazione ad alta tensione della centrale nucleare di Zaporizhzhia con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate e sono ora completamente scollegate. Lo afferma in una nota la Società nazionale ucraina per la produzione di energia nucleare Emergoatom, come riporta Unian. «La centrale nucleare di Zaporizhzhia è completamente scollegata dal sistema elettrico ucraino: le ultime due linee di comunicazione dell'impianto con il sistema elettrico ucraino sono state danneggiate. La centrale è in modalità di blackout completo. Nove generatori diesel sono in funzione». (fonte ats)

07:04
07:03

Zelensky soddisfatto: «Il ricatto russo non ha portato a nulla»
Il presidente ucraino Zelensky è soddisfatto della riapertura del corridoio del grano. Zelensky, durante il suo consueto discorso serale, ha riconosciuto l’importante ruolo di mediazione che Turchia e Onu hanno svolto per rendere possibile la ripresa dell'export. «Oggi abbiamo ottenuto un risultato diplomatico significativo per il nostro Paese e per il mondo intero: l'iniziativa per l'esportazione di grano continuerà a funzionare. Il ricatto russo non ha portato a nulla».

07:00
AFP