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STATI UNITIPelosi, l'aggressore era in «missione suicida» (e c'erano altri bersagli)

02.11.22 - 10:41
Il 42enne che ha aggredito il marito della Speaker democratica si è dichiarato non colpevole
keystone-sda.ch / STF (Eric Risberg)
Pelosi, l'aggressore era in «missione suicida» (e c'erano altri bersagli)
Il 42enne che ha aggredito il marito della Speaker democratica si è dichiarato non colpevole

SAN FRANCISCO - Si è dichiarato non colpevole il 42enne che venerdì scorso ha brutalmente aggredito a martellate Paul Pelosi, il marito della Speaker democratica della Camera Nancy, nella loro abitazione di San Francisco. L'uomo è accusato di tentato omicidio, aggressione con un'arma mortale, aggressione ai danni di un anziano, furto con scasso in una residenza privata, minaccia a un pubblico ufficiale e detenzione illegale.

Nel corso dell'udienza di martedì la procura che si occupa del fascicolo ha depositato alcuni documenti con le frasi che il 42enne avrebbe pronunciato a medici e polizia dopo l'aggressione. «Sono stufo del f...o livello di bugie che vengono da Washington DC, sono venuto qui per fare una piccola chiacchierata con sua moglie», avrebbe detto a Paul Pelosi. In seguito l'uomo avrebbe aggiunto: «Non volevo davvero ferirlo, ma questa era una missione suicida. Non starò qui senza fare nulla, anche se ciò mi costerà la vita». 

Nancy Pelosi non sarebbe stata l'unica personalità nel mirino del 42enne. Insieme a lei avrebbe voluto colpire altri politici di primo piano, sia a livello californiano che statale, le loro famiglie e anche un professore locale. In caso di condanna l'uomo rischia da un minimo di 13 anni alla detenzione a vita. Il suo avvocato difensore indagherà la «vulnerabilità alla disinformazione» del suo assistito come parte della strategia difensiva.

Venerdì è prevista l'udienza per la libertà vigilata. Inoltre ci sono due accuse federali a suo carico, presentate dal Dipartimento di giustizia: tentato rapimento e aggressione con l'intento di rappresaglia contro un funzionario federale minacciando o ferendo un membro della famiglia. Reati che comportano una condanna fino a 50 anni di carcere. Il piano originale del 42enne prevedeva il rapimento di Pelosi (che venerdì però si trovava a Washington) e un colloquio con lei. «Se Nancy avesse detto la 'verità', l'avrebbe lasciata andare e se avesse 'mentito' le avrebbe rotto le rotule», hanno affermato gli investigatori nella denuncia federale.

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COMMENTI
 

Peter Parker 1 anno fa su tio
Incredibile quanta enfasi stanno dando a questo fatto. Forse che forse manca pochissimo al mid term? Tanto non c’è più tempo per Biden & co, verranno ampiamente sconfitti

Moga 1 anno fa su tio
Altre fonti affermano che l'aggressore era il suo amante gay. Pensate che è possibile entrare indisturbati in casa della terza carica dello stato in un paese come gli USA?
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