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IRANProteste in Iran: uccisa Hadith Najafi, era diventato simbolo delle manifestazioni

25.09.22 - 13:42
La 20enne è stata raggiunta da sei proiettili
keystone-sda.ch (CLEMENS BILAN)
Fonte Ats Ans
Proteste in Iran: uccisa Hadith Najafi, era diventato simbolo delle manifestazioni
La 20enne è stata raggiunta da sei proiettili

TEHERAN - Hadith Najafi, la ragazza simbolo delle proteste in Iran dopo l'uccisione di Mahsa Amini, è stata a sua volta uccisa a Karaj.

Lo riferiscono varie reti sociali e in particolare la giornalista iraniana Masih Alinejad sul suo profilo Twitter: «Sua sorella mi ha detto che aveva solo 20 anni ed è stata uccisa da sei proiettili nella città di Karaj». Era diventato virale il video nel quale la bionda Hadith, senza velo, si legava i capelli prima di una manifestazione.

L'appello di Farhadi - «Sono il regista Asghar Farhadi. Avrete ascoltato le recenti notizie dall'Iran e visto immagini di donne progressiste e coraggiose che guidano le proteste per i loro diritti umani insieme agli uomini. Lottano per diritti semplici ma fondamentali che lo Stato nega loro da anni. Questa società, in particolare queste donne, ha attraversato finora un percorso duro e doloroso e ora ha raggiunto un punto di riferimento». Inizia così il video appello del regista iraniano, premio Oscar per "Il cliente" e "Una separazione", rivolto agli artisti e agli intellettuali di tutto il mondo perché si mobilitino in segno di solidarietà verso il suo popolo.

«Le ho viste da vicino queste notti. La maggior parte di loro - sottolinea il regista - è molto giovane: diciassette anni, vent'anni. Ho visto indignazione e speranza nei loro volti e nel modo in cui marciavano per le strade. Rispetto profondamente la loro lotta per la libertà e il diritto di scegliere il proprio destino nonostante tutta la brutalità a cui sono soggette. Sono orgoglioso delle donne potenti del mio paese e spero sinceramente che attraverso i loro sforzi raggiungano i loro obiettivi. Attraverso questo video, invito tutti gli artisti, i registi, gli intellettuali, gli attivisti per i diritti civili di tutto il mondo e tutti i paesi, e tutti coloro che credono nella dignità umana e nella libertà, a essere solidali con le donne e gli uomini potenti e coraggiosi dell'Iran, in video, per iscritto o in altro modo».

Segnali che possono «rafforzare ulteriormente la speranza dell'Iran di raggiungere questo obiettivo bellissimo e fondamentale che stanno cercando in un paese in cui senza dubbio le donne saranno le pioniere delle trasformazioni più significative. Per un domani migliore», conclude.

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