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ITALIAVirus del Nilo occidentale, 10 pazienti in terapia intensiva a Padova

22.08.22 - 15:25
L'infezione quest'anno «sembra particolarmente aggressiva», secondo le autorità sanitarie
Depositphotos (kagemicrotank)
Fonte Ats Ans
Virus del Nilo occidentale, 10 pazienti in terapia intensiva a Padova
L'infezione quest'anno «sembra particolarmente aggressiva», secondo le autorità sanitarie

PADOVA - Preoccupante crescita dei casi d'infezione dal virus del Nilo occidentale in Veneto. All'ospedale di Padova, in pochi giorni, sono diventati 10 i pazienti in gravi condizioni ricoverati in terapia intensiva. Complessivamente nell'ospedale della città euganea si trovano 15 malati. Lo rende noto l'azienda ospedaliera.

«Alcuni di questi pazienti ospitati in terapia intensiva sono relativamente giovani, attorno ai 50-60 anni. I restanti sono anziani, colpiti duramente da questo virus, che quest'anno sembra particolarmente aggressivo» afferma il direttore generale dell'Azienda Ospedale Università Padova, Giuseppe Dal Ben.

Dal Ben sottolinea l'importanza delle misure di contenimento del contagio dall'infezione, trasmessa quasi esclusivamente dalle zanzare comuni, quelle delle specie culex pipiens. «Consigliamo grande attenzione e di adottare le più elementari misure di contenimento del contagio - spiega il dirigente sanitario italiano - come l'uso di repellenti, l'evitare luoghi all'aperto nei pressi di acque stagnanti e possibili ambienti a rischio, e l'uso di vestiti a maniche lunghe».

I dati italiani - Dall'inizio di giugno sono stati confermati in Italia 230 casi d'infezione da West Nile Virus (WNV) nell'uomo e 13 decessi: lo rileva l'Istituto Superiore di Sanità (Iss) nell'aggiornamento del 18 agosto.

Dei 230 casi, rileva l'Iss, «127 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (dei quali 14 Piemonte, 8 Lombardia, 71 Veneto, 3 Friuli-Venezia Giulia, 29 Emilia-Romagna, 1 Toscana, 1 Sardegna), 37 sono stati casi identificati in donatori di sangue (5 Piemonte, 5 Lombardia, 18 Veneto, 9 Emilia-Romagna), 63 casi di febbre (1 Piemonte, 4 Lombardia, 55 Veneto, 1 Friuli-Venezia Giulia, 2 Emilia-Romagna) e 3 sintomatici (Veneto)».

Il primo caso umano della stagione è stato segnalato dal Veneto in giugno, nella provincia di Padova. Tra i casi confermati, prosegue l'Iss, sono stati notificati 13 decessi (8 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Lombardia e 2 in Emilia-Romagna). Nello stesso periodo sono stati segnalati 3 casi di Usutu virus in donatori di sangue (2 Friuli-Venezia Giulia, 1 Piemonte).

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