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STATI UNITIUn'altra sparatoria ha insanguinato l'America

18.07.22 - 22:01
Un 20enne ha aperto il fuoco in un centro commerciale di Greenwood, in Indiana, uccidendo almeno tre persone.
keystone-sda.ch / STF (Michael Conroy)
Il luogo dove è stata compiuta la strage.
Il luogo dove è stata compiuta la strage.
Fonte ats ans
Un'altra sparatoria ha insanguinato l'America
Un 20enne ha aperto il fuoco in un centro commerciale di Greenwood, in Indiana, uccidendo almeno tre persone.
Il killer è stato successivamente abbattuto da un passante di 22 anni, anch'esso (ovviamente) armato.

WASHINGTON - Non si ferma la scia di sangue negli Stati Uniti, dove ogni anno 40'000 persone muoiono per la violenza delle armi. Un giovane di soli vent'anni ha aperto il fuoco in un centro commerciale a Greenwood, in Indiana e ha ucciso tre persone prima di essere colpito a morte da un passante armato. Un episodio angosciante, anche per l'epilogo da far west, proprio nelle ore in cui un nuovo scioccante video mette a nudo l'inettitudine dei poliziotti di fronte al killer di Uvalde.

L'incubo di Greenwood, una cittadina a pochi chilometri da Indianapolis, inizia alle sei di pomeriggio di un'afosa domenica d'estate. Un 20enne, che come precisato dal capo della polizia Jim Ison «aveva qualche precedente da ragazzino», entra in un centro commerciale armato di un fucile e carico di centinaia di munizioni e apre il fuoco. Scoppia il panico tra la folla, che cerca disperatamente di ripararsi come può dai proiettili. Una scena terrificante, vista centinaia di volte negli Stati Uniti. Tre persone vengono uccise, molte ferite, tra le quali una ragazzina di 12 anni.

Fino a quando un «buon Samaritano» 22enne, così lo ha definito il capo della polizia locale, non ha tirato fuori la pistola che portava con sé, «legalmente», e ha freddato il killer evitando così che il bilancio della strage fosse molto più pesante. Al momento non sono stati resi noti né il nome dell'aggressore né quello del cittadino che l'ha ucciso. E neppure si conosce ancora la ragione che ha scatenato l'ennesimo episodio di violenza senza senso a due settimane dal massacro del 4 luglio alla periferia di Chicago, costato la vita a sette persone, e a quasi due mesi dalla strage nella scuola elementare di Uvalde, in Texas, dove sono stati uccisi 19 bambini e due insegnanti. Sempre in maggio, altri 10 morti innocenti, tutti afroamericani, trucidati da un diciottenne suprematista bianco, che pianificava la strage da mesi, in un supermercato di Buffalo.

Sulla strage di Uvalde continuano intanto a uscire video sconcertanti sugli errori commessi dalla polizia. L'ultimo è stato diffuso tramite la Cnn dal sindaco della cittadina texana, sfidando il divieto del procuratore incaricato delle indagini. Le immagini di una body cam mostrano i poliziotti all'interno della scuola nel caos più totale su come rispondere al killer che si era barricato in un'aula.

Uno si mette persino a guardare il suo cellulare con il rumore degli spari e le urla dei bambini sullo sfondo. Un altro armeggia con un paio di chiavi per aprire una porta lungo il corridoio che portava alle classi dove il killer nel frattempo continuava a uccidere bambini. Un altro arrivato fuori dall'aula si rivolge al killer e dice, senza neanche urlare: «Per favore, metti giù il fucile, per favore». Nelle immagini mostrate qualche giorno fa si vedeva un poliziotto pulirsi le mani con un igienizzante. In totale 70 minuti di agenti inermi, che adesso rischiano procedimenti disciplinari anche se finora solo un agente è stato sospeso.

Intanto si è aperto il processo al killer del liceo di Parkland, in Florida, una delle stragi più efferate della storia americana quattro anni fa. La giuria sarà chiamata a decidere il futuro di Nikolas Cruz, il 23enne che ha ucciso 14 studenti e tre membri dello staff della scuola Marjorie Stoneman Douglas. Rischia la pena di morte.

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COMMENTI
 

emibr 1 anno fa su tio
Come al solito si sposta l'attenzione sul "cittadino eroe" invece che sulla follia delle leggi americane sulle armi, leggi favorite e sostenute dalle lobby delle armi e dai loro scagnozzi eletti. Può qualcuno convincermi che il diritto ad avere un'arma ha fatto gli Stati Uniti un paese più sicuro di uno qualunque del vecchio continente? Per quanto ancora dovremo leggere di stragi prima che qualcuno faccia davavero qualcosa?

F/A-19 1 anno fa su tio
Che bel paese l’America, sembra che dai tempi del far west non sia cambiato niente. Da noi uno che ammazza un’altro è un’assassino, in America mi sa che lo fanno eroe. Sarà questione di punti di vista ma le armi portano solo a violenza, non è difficile da capire.

MissKirova 1 anno fa su tio
La storia è piena di esempi della loro cultura violenta! E pensare che i nostri governi si piegano a 90,nella totale ipocrisia

Axio 1 anno fa su tio
Cioè tu hai la licenza e mi giri per la città armato e dopo tutto hai pure la facoltà di usarla per abbattere qualcuno? E la polizia a cosa l abbiamo? I limiti alle armi a cosa aspettiamo? Un paese inutile che da come un diritto il possesso di un arma la quale la maggioranza non ha requisiti psichici e mentali per detenerla

Peter Parker 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
Abbattere qualcuno? Tipo un pazzo intento a commettere una strage? Beh si, ha usato la sua facolta' ad usare la sua arma (portata legalmente), per salvare delle vite umane. Quanti poliziotti ci devono essere per prevenire ogni possible azione di qualche pazzo? Ma poi, non erano i BLM ed i democratici che volevano il "defund the police"? Che ipocrisia.

Peter Parker 1 anno fa su tio
Quel “ovviamente armato” andatelo a dire a tutti quelli che si sono salvati grazie al suo intervento!

Peter Parker 1 anno fa su tio
Quindi un cittadino con porto d’armi legale ha salvato un sacco di vite, giusto?
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