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ITALIAFunivia Mottarone, i primi risultati degli accertamenti

24.06.22 - 15:18
I periti hanno ottenuto un rinvio per il deposito delle perizie tecniche. Riconvocate le parti per fine ottobre
Getty
Funivia Mottarone, i primi risultati degli accertamenti
I periti hanno ottenuto un rinvio per il deposito delle perizie tecniche. Riconvocate le parti per fine ottobre

STRESA - «Tre fili lesionati ad 8 millimetri dal colletto della testa fusa della traente inferiore del veicolo 3». Questo è quanto emerso da un primo accertamento effettuato dai periti in merito all’incidente della funivia del Mottarone nel quale, il 23 maggio 2021, sono rimaste uccise 14 persone.  

«Preme sottolineare che qualora tali lesioni si fossero riscontrate durante le ispezioni mensili previste da norme - evidenziano i periti - si sarebbe dovuta dismettere la testa fusa anticipando la data di scadenza della stessa». Stando a quanto riportato dai media italiani, il gip ha accolto la richiesta di proroga presentata dai periti. Saltano così le udienze previste per il mese di luglio e il giudice ha deciso di riconvocare le parti per il 20, 21 e 24 ottobre, dove verranno illustrati e discussi i risultati degli accertamenti tecnici.

«Eravamo fiduciosi che lo svolgimento delle indagini frattografiche su un gruppo di fili della fune collassata ci potesse fornire una luce sulle ragioni del collasso stesso – spiega De Luca, capo del collegio dei periti, in una mail inviata al gip –; poiché invece abbiamo trovato ossidazioni molto consistenti su questi fili, riteniamo di operare in maniera estesa le indagini frattografiche». Una richiesta di proroga era pervenuta anche dal collegio informatico, allo scopo di "armonizzare" le perizie ed evitare il rischio «di rilasciare tutta una serie d'informazioni e dati – spiega Paolo Dal Checco – che rimarrebbero privi della valutazione del collegio "delle cause", e quindi di spiegazione, lasciando aperta a chiunque, anche mediaticamente, la possibilità di speculare su tali elementi».

Vale infine la pena ricordare che, già nel 2019, un ex dipendente aveva denunciato problemi di funzionamento alla funivia ed era stato minacciato di licenziamento.

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