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La popolazione di Shanghai controllata da droni del governo

CINALa popolazione di Shanghai controllata da droni del governo

12.04.22 - 13:45
La metropoli è messa sotto scacco dagli oltre 20mila casi Covid al giorno e dalla politica cinese di tolleranza zero
Storyful
La popolazione di Shanghai controllata da droni del governo
La metropoli è messa sotto scacco dagli oltre 20mila casi Covid al giorno e dalla politica cinese di tolleranza zero

SHANGHAI - Dalle urla alle proteste su Weibo. Il lockdown generale attualmente in vigore a Shanghai risulta incomprensibile alla popolazione. I casi giornalieri sono da domenica nell'ordine dei 20mila, ma solo un ventesimo di questi sono frutto di contagi sintomatici. L'amministrazione cittadina ha annunciato un rilascio parziale, ma senza fornire tempistiche. E il cibo scarseggia.

Da oltre tre settimane la situazione Covid di Shanghai risulta critica. Nel terzo anno di pandemia sta registrando un numero di positivi al Coronavirus mai visti. Quindi, visto che la Cina insegue una politica zero-Covid, l'amministrazione statale ha messo in lockdown i suoi quasi 26 milioni di abitanti. La chiusura generale è venuta dopo una parziale ed è iniziata lo scorso lunedì. Lunedì è stata annunciata una misura che dovrebbe far riaprire diverse aree cittadine, ma non è ancora stata fornita una data di inizio di questa nuova fase.

Intanto, la popolazione ha provato a farsi sentire sulla piattaforma social Weibo, lanciando l'hashtag #Shanghaibuyfood, che è però stato subito bloccato dalla piattaforma. Nel weekend, inoltre, sono iniziati a circolare video in cui si sentono urlare i cittadini dalle proprie finestre, segno che sono allo stremo. Il divieto assoluto di uscire non permette alla popolazione di acquistare cibo e, nonostante l'amministrazione abbia messo in campo un servizio di consegne a domicilio, è difficile provvedere ai bisogni di tutti. Cibo, acqua e medicinali sono ormai agli sgoccioli.

Al fine di mantenere la propria strategia di restrizioni, il governo ha autorizzato l'utilizzo di droni e cani robot muniti di megafoni. Servono a ricordare costantemente alla popolazione cosa non va fatto. Gli avvisi più comuni: «Controlla il desiderio di libertà» e «non affacciarti alla finestra e non cantare».

A incrinare ulteriormente la situazione, gli Stati Uniti hanno ordinato ai dipendenti non essenziali del consolato in loco di lasciare la Cina. Venerdì il governo statunitense aveva fortemente consigliato ai propri collaboratori di rientrare in patria, ma non è chiaro perché da ieri questa misura sia diventata obbligatoria.

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