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UCRAINABuzova, recuperati due corpi in un pozzo. «Il 31 marzo ne abbiamo trovati una cinquantina»

10.04.22 - 22:53
Nessuna conferma indipendente sulla fossa comune annunciata in mattinata da un funzionario ucraino
Reuters
I corpi recuperati dal pozzo vicino alla stazione di servizio di Buzova.
I corpi recuperati dal pozzo vicino alla stazione di servizio di Buzova.
Buzova, recuperati due corpi in un pozzo. «Il 31 marzo ne abbiamo trovati una cinquantina»
Nessuna conferma indipendente sulla fossa comune annunciata in mattinata da un funzionario ucraino

KIEV - «Il 31 marzo abbiamo trovato una cinquantina di corpi lungo un tratto di 6 chilometri della strada principale che porta a Kiev. Altre 60 persone al momento non si trovano». A riferirlo al corrispondente dell'agenzia stampa italiana Ansa è stato Taras Didich, capo del distretto di Dmytrivka nell'oblast (unità territoriale ucraina, ndr) della capitale. È dal villaggio di Buzova che arriva l'ennesimo racconto degli orrori della guerra.

«I corpi hanno i segni di colpi di fucile e sono stati in strada per più di dieci giorni» ha aggiunto Didich. Molti corpi sarebbero stati trovati all'interno di un fosso vicino a una stazione di servizio, ha spiegato Didich alla televisione di Stato ucraina. Diversamente da Bucha, al momento non sono emerse testimonianze fotografiche e video dei cadaveri nelle strade. I corpi «sono stati prelevati giorni fa per strada dagli stessi parenti delle vittime». Conclude Didich: «Ora stiamo tornando alla vita, ma durante l'occupazione abbiamo avuto i nostri "punti caldi", molti civili sono morti».

Il villaggio sarebbe stato teatro di un'intensa battaglia tra gli schieramenti rivali, come ha potuto constatare l'inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi, che parla di cadaveri di soldati russi. Accanto alla già citata stazione di servizio sono stati rinvenuti due corpi in un pozzo. «Sembrerebbero uomini dei volontari della difesa comune, giovani civili. La madre ha riconosciuto uno di loro».

In merito alla presunta fossa comune citata questa mattina da Didich, ora c'è molta prudenza e nessuna conferma indipendente. Cremonesi spiega: «Noi non l'abbiamo trovata, ma non vuol dire che non ci sia». All'agenzia di stampa Reuters Didich ha parzialmente corretto il tiro: i dispersi «potrebbero trovarsi in luoghi diversi, ma questo non riduce il dolore per la perdita dei propri cari». 

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