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ItaliaSgombero dei senzatetto a Milano Centrale, qualcosa è andato storto

20.12.21 - 11:25
Politica e attivisti hanno sollevato domande sulle modalità dell'operazione, rimarcando l'assenza di assistenti sociali
Keystone
Sgombero dei senzatetto a Milano Centrale, qualcosa è andato storto
Politica e attivisti hanno sollevato domande sulle modalità dell'operazione, rimarcando l'assenza di assistenti sociali

MILANO - Materassi strappati, coperte a brandelli e qualche indumento a coprirli. Così i senzatetto di Milano si apprestano a passare l'inverno. Ma da qualche anno la città organizza degli sgomberi per invitare queste persone a recarsi nei centri d'accoglienza. L'ultimo, avvenuto giovedì scorso nei pressi della stazione Centrale, sta dando molto da discutere.

Sarebbero arrivate prima le sirene della polizia locale e solo poi, dopo più di due ore, gli assistenti sociali. Così le persone che bivaccavano sotto i tunnel di Milano Centrale, un centinaio, davanti a una quarantina di divise blu, si sono spaventate e molte sono scappate. Insieme agli agenti delle forze dell'ordine, sono arrivati gli addetti dell'Azienda Milanese Servizi Ambientali (Amsa) che, come dimostrano le immagini pubblicate da Milano Today, hanno buttato tutti gli averi delle persone senza fissa dimora.

I senza tetto che vivevano sotto i tunnel sono stati prima invitati a raggiungere il mezzanino di Centrale, dove è stata fornita loro una cena calda e un luogo sicuro dove dormire e il giorno dopo è stato chiesto loro di andare al Centro Sammartini, così da essere ammessi in uno dei centri allestiti per l'inverno dalla città. Giovedì sera al mezzanino di Centrale sono arrivati in 30.

Da subito, le modalità con cui sono state condotte le operazioni di sgombero hanno sollevato molti interrogativi. Primo tra i quali, il fatto di gettare tutto, ogni singolo avere delle persone che vivevano sotto ai tunnel, alla spazzatura. E questo anche senza chiedere l'autorizzazione ai legittimi proprietari. Perché del centinaio di senza fissi dimora che vivevano lì, solo 24 erano rimasti sul luogo durante l'operazione di polizia.

Nei video non si vedono solo materassi a pezzi e coperte bucate finire nel camion dell'Amsa, ma anche sedie e seggiole in buone condizioni, oggetti e un trolley chiuso. Il Comune ha comunque assicurato che è stato chiesto che cosa volessero portare con sé e che non vi è stata alcuna violenza.

Il secondo punto che attivisti e associazioni di aiuto, come anche alcune persone in Consiglio comunale a Milano, hanno voluto mettere al centro dell'attenzione, è l'arrivo tardivo degli assistenti sociali. Un'attivista di mutuo soccorso ha spiegato a Fanpage che quando si è recata con l'associazione sul posto ha trovato pochi senzatetto e nessuno di qualificato che potesse interloquire con loro. «Parliamo di persone che sono in difficoltà anche dal punto di vista di non avere documenti. Sono migranti transitanti e quindi, alla vista della polizia, senza assistenti sociali che venissero a spiegare la situazione, sono scappati».

L'intenzione del Comune di Milano l'ha spiegata il sindaco Beppe sala sui social. «Ora hanno un letto in uno dei nostri ricoveri. C’era una persona in coma etilico. Ce ne era una piena di ferite da pestaggio. Entrambe sono state immediatamente portate in ospedale. E, ripeto, tutti hanno avuto un letto». Ha poi assicurato che nessun effetto personale è stato buttato via, ma «i materassi sì». Soprattutto per lo stato in cui versavano. Un senzatetto, intervistato sempre da Fanpage, ha dichiarato di non aver subito comportamenti violenti e che, visto che non riusciva ad alzarsi da terra, è stata chiamata un'ambulanza per lui.

Intanto, per fare chiarezza su quanto avvenuto il 16 dicembre, questa mattina tre consiglieri di Europa Verde, Carlo Monguzzi, Francesca Cucchiara e Tommaso Gorini, hanno presentato in Consiglio comunale un'interrogazione a risposta immediata. Sottolineando che l'operazione era necessaria e che non hanno nulla in contrario al fatto in sé, vogliono sapere di più su come si è svolto il tutto: «Sono state prese tutte le accortezze dovute per la tutela delle persone più fragili? Da alcune testimonianze emergono dei problemi».

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