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STATI UNITICi vorrà «una settimana o anche di più prima di avere il conto finale delle vite perdute»

14.12.21 - 06:00
Il presidente Biden sarà domani in Kentucky, a visitare le persone colpite dai tornado del fine settimana
keystone-sda.ch / STF (Gerald Herbert)
La devastazione a Mayfield, in Kentucky.
La devastazione a Mayfield, in Kentucky.
Ci vorrà «una settimana o anche di più prima di avere il conto finale delle vite perdute»
Il presidente Biden sarà domani in Kentucky, a visitare le persone colpite dai tornado del fine settimana

MAYFIELD - Domani il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si recherà in Kentucky, lo stato più duramente colpito dai tornado che hanno provocato morte e distruzione nel corso del fine settimana.

Sono 74 le persone delle quali si sa con certezza che hanno perso la vita, secondo quanto ha riferito lunedì il governatore del Kentucky Andy Beshear. 105, invece, quelle di cui non si hanno più notizie. La vittima più anziana aveva 86 anni, quella più giovane solamente cinque mesi. Lo stesso Beshear ha spiegato di aver perso delle persone a lui care e che la tempesta è stata la più violenta che ha mai colpito lo stato.

Mentre le operazioni di ricerca dei dispersi proseguono senza sosta tra «montagne di macerie», il governatore ha spiegato che i numeri di vittime e dispersi saranno presumibilmente rivisto al rialzo e ci vorrà «una settimana o anche di più prima di avere il conto finale delle vite perdute».

Le bandiere saranno a mezz'asta in tutti gli edifici governativi e un fondo statale pagherà il funerale di tutti coloro che sono morti nelle scorse ore, ha aggiunto Beshear.

Operai minacciati di licenziamento? - Almeno otto persone sono morte in una fabbrica di candele profumate di Mayfield, che è stata completamente rasa al suolo da un tornado. Nbc News, citando il racconto di alcuni dipendenti, riferisce che venerdì i supervisori dell'impianto avrebbero minacciato i dipendenti di licenziarli, se avessero lasciato il posto di lavoro in anticipo. Nonostante le sirene anti-tornado stessero suonando e l'arrivo della tempesta fosse ormai imminente.

Le richieste di una quindicina di lavoratori di andare a rifugiarsi nelle proprie abitazioni sarebbero state sistematicamente respinte, secondo i testimoni oculari come McKayla Emery, che ha parlato dal suo letto d'ospedale. «Se te ne vai, è più che probabile che verrai licenziato», afferma di aver sentito dire casualmente dai manager a quattro operai, in piedi vicino a lei, che volevano lasciare la fabbrica. «L'ho sentito con le mie orecchie». Un'altra lavoratrice sostiene che, dopo il superamento di quella che era solo un'avvisaglia del tornado, tutti sono stati rimandati al lavoro. Una finestra di tre-quattro ore di calma relativa che, non essendo stata rispettata, è costata carissima a chi è restato nell'impianto. Altri hanno scelto di andarsene e devono a ciò, probabilmente, la propria vita.

I funzionari della società hanno negato le accuse mosse dai dipendenti. «Non è assolutamente vero», ha affermato Bob Ferguson, portavoce di Mayfield Consumer Products. «Abbiamo una politica in vigore da quando è iniziato il Covid. I dipendenti possono andarsene quando vogliono e possono tornare il giorno successivo». Nega inoltre che i dirigenti abbiano detto ai dipendenti che lasciare i turni significava rischiare il lavoro. 

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