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ITALIADivorato dal lutto «ha portato con sé Eitan come se fosse un oggetto»

11.11.21 - 11:29
Il ritratto del nonno Shmon Peleg da parte del gip di Pavia: «Ha tentato di salvare ciò che gli rimaneva»
Keystone
Divorato dal lutto «ha portato con sé Eitan come se fosse un oggetto»
Il ritratto del nonno Shmon Peleg da parte del gip di Pavia: «Ha tentato di salvare ciò che gli rimaneva»

PAVIA - Segnato «dall'immane tragedia» e alla ricerca di una qualche compensazione al lutto che non si può ottenere. È questo il ritratto fatto dal Gip di Pavia di Shmuel Peleg, il nonno e rapitore del piccolo Eitan, che in quella cabina accartocciata sul Mottarone ha perso la figlia e un secondo nipote piccolissimo.

Nei suoi confronti, lo ricordiamo, proprio la Procura pavese ha emesso un mandato di cattura internazionale per sequestro di persona. Indagati anche sua moglie, e nonna del bimbo, così come una terza persona che avrebbe coadiuvato il sequestro attuato lo scorso 11 settembre tramite un volo privato decollato dalla pista dell'aeroporto di Agno.

Un lutto, quella della famiglia Peleg, alla quale il nonno ha tentato di rimediare «salvando ciò che gli rimaneva» ovvero il bimbo superstite, trattato però egoisticamente e senza grande empatia: «Ha portato con sé il nipote come fosse un oggetto», ha dichiarato il gip Pasquale Vallini ripreso dal Corriere della Sera e che ha parlato anche di Eitan definendolo: «in condizioni di indicibile fragilità».

Ora cosa succederà? Il mandato di cattura verrà trasmesso in Israele da parte del ministero della Giustizia che lo ha ricevuto dalla Procura Generale di Milano. Assieme a questo c'è anche un mandato di estradizione. Che questa possa avvenire davvero è molto poco probabile. Da una parte perché i legali italiani dell'uomo hanno già presentato ricorso, dall'altra perché è prassi che Tel Aviv non conceda l'estradizione di cittadini israeliani che devono essere processati in patria.

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