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AFGHANISTANI talebani danno agli Usa la colpa del caos all'aeroporto di Kabul, e anche Trump attacca

22.08.21 - 12:19
Anche l'ex primo ministro britannico Tony Blair ritiene «pericoloso» e «non necessario» il ritiro delle truppe
keystone-sda.ch / STF (ERIK S. LESSER)
Donald Trump si è scagliato contro il suo successore alla Casa Bianca per quanto sta accadendo in Afghanistan.
Donald Trump si è scagliato contro il suo successore alla Casa Bianca per quanto sta accadendo in Afghanistan.
I talebani danno agli Usa la colpa del caos all'aeroporto di Kabul, e anche Trump attacca
Anche l'ex primo ministro britannico Tony Blair ritiene «pericoloso» e «non necessario» il ritiro delle truppe

KABUL - C'è un solo responsabile per il caos di questi giorni all'aeroporto di Kabul: gli Stati Uniti. 

È quanto ha affermato Amir Khan Mutaqi, funzionario dei talebani. «L'America, con tutta la sua potenza e le sue strutture... non è riuscita a portare l'ordine all'aeroporto. C'è pace e calma in tutto il Paese, ma c'è caos solo all'aeroporto di Kabul».

L'attacco di Trump... - Non sono solo i miliziani ad attaccare la gestione della crisi afghana da parte dell'amministrazione Biden: parole di fuoco sono state pronunciate dall'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Quella attualmente in corso, a suo dire, è la «più grande umiliazione in politica estera» della storia americana. Frasi che Trump ha pronunciato durante un appuntamento elettorale in Alabama e che scaricano su Biden tutta la responsabilità della presa di potere talebana.

«La fallimentare uscita» degli Usa dall'Afghanistan «è la più sorprendente dimostrazione di grave incompetenza da parte del leader di una nazione, forse in qualsiasi momento» storico. Il ritiro delle truppe statunitensi dal paese asiatico fu negoziato nel febbraio 2020 dall'amministrazione Trump con gli alti rappresentanti dei talebani. Biden ha già replicato ad accuse simili mossegli da Trump, dicendo di aver ereditato un pessimo accordo dal suo predecessore.

...e quello di Blair - Anche l'ex primo ministro britannico Tony Blair, che decise nel 2001 di prendere parte alla guerra in Afghanistan al fianco degli Usa, ha definito «pericoloso» e «non necessario» l'«abbandono» del Paese da parte delle truppe a stelle e strisce. Blair considera «guidati non dalla grande strategia ma dalla politica» i tempi dell'uscita dall'Afghanistan e «non nel loro interesse e non nel nostro».

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