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AFGHANISTANUna nuova bandiera sventola sopra il Palazzo presidenziale di Kabul

15.08.21 - 21:53
Per i talebani quella di oggi è una grande vittoria che riporta il paese a prima che arrivasse l'esercito americano
keystone-sda.ch / STR (Gulabuddin Amiri)
Una nuova bandiera sventola sopra il Palazzo presidenziale di Kabul
Per i talebani quella di oggi è una grande vittoria che riporta il paese a prima che arrivasse l'esercito americano
Preoccupazione a occidente, per il terrorismo ma anche per la situazione del popolo afghano. Il video virale di una ragazza: «Ci cancelleranno di nuovo dalla storia».

KABUL - Dopo la presa dell Palazzo presidenziale di Kabul, avvenuto nella serata di oggi, i talebani hanno dichiarato l'istituzione dell'Emirato Islamico di Afghanistan. Al momento, sopra l'edificio sventola la bandiera bianca, con caratteri neri delle milizie fondamentaliste.

Il presidente Ashraf Ghani, lo ricordiamo, ha lasciato il Paese e, secondo il Guardian, si troverebbe al momento in Uzbekistan. In un accorato post Facebook ha confermato di aver preso questa scelta «per evitare un bagno di sangue» che sarebbe stato causato da uno scontro aperto con gli assalitori, «ho deciso quindi di andarmene».

È lo stesso nome che il regime utilizzava per riferirsi al Paese prima della sua rimozione, in seguito all'operazione internazionale condotta dall'esercito degli Stati Uniti. L'azione, impossibile dimenticarlo, era stata voluta in seguito agli attentati dell 11 settembre alle Twin Towers e al Pentagono.

Sono diverse le nazioni, comprese Regno Unito e Russia, che confermano come non riconosceranno come legittimo il nuovo governo. Nel frattempo è già in programma per lunedì un vertice straordinario delle Nazioni Unite.

Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu, si è detto «estremamente preoccupato», dalle notizie delle restrizioni imposte dai talebani nei territori conquistati.

Stando alla CNN, infatti, in alcune delle città già conquistate sarebbe stato già reintrodotto l'obbligo del velo integrale. Molte le donne e le attiviste preoccupate e che hanno preso la via dei social network per manifestare i loro timori: «Ci cancelleranno ancora una volta dalla storia, e a nessuno importa», singhiozza una giovane afghana in un video diventato virale.

E intanto sale la preoccupazione per il possibile ritorno del fondamentalismo religioso e del terrorismo, come fu quello di al-Qaeda. Come confermato dal generale dell'esercito americano Mark Milley, in un aggiornamento in mattinata (ora locale) ai senatori, «è ipotizzabile un aumento della minaccia per quanto riguarda l'antiterrorismo». 

«Non è per niente come Saigon»

Una débacle, quella causata dal ritiro americano, che a molti ha ricordato il Vietnam. Dall'incapacità di stabilizzare un'area in cui si è combattuta una guerra sanguinosa fino alla fuga - precipitosa, con gli elicotteri simili a quelli che in queste ore sorvolano Kabul - che ha reso vano il sacrificio, e le morti di migliaia di persone.

Non ci sta, però il Segretario di Stato americano Antony Blinken: «Non è affatto come Saigon, siamo andati lì per occuparci di quelli che ci avevano attaccato per l'11 settembre, e ci siamo riusciti. Al momento al-Qaeda è un'ombra di quello che era allora, è impossibile che possano attaccarci dall'Afghanistan. Inoltre, il ritiro era già stato firmato da Donald Trump: «Come avremmo giustificato a quei soldati la necessità di tornare in Afghanistan, per una guerra che era 20 anni che doveva essere finita?».

 

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