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SUDAFRICADisordini e saccheggi «istigati, pianificati e coordinati»

16.07.21 - 15:02
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa si è recato oggi nella provincia di KwaZulu-Natal, epicentro delle violenze
keystone-sda.ch (BABA JIYANE/GCIS HANDOUT)
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.
Disordini e saccheggi «istigati, pianificati e coordinati»
Il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa si è recato oggi nella provincia di KwaZulu-Natal, epicentro delle violenze

DURBAN - Il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa ha dichiarato oggi che i disordini e i saccheggi che sconvolgono il paese dalla scorsa settimana sono stati pianificati.

Giunto nell'area epicentro delle violenze, la provincia di KwaZulu-Natal (Kzn), il capo dello stato ha detto ai giornalisti: «È abbastanza chiaro che tutti questi episodi di disordini e saccheggi sono stati istigati, ci sono state persone che li hanno pianificati e coordinati. Siamo sulle loro tracce, ne abbiamo identificato un buon numero e non permetteremo all'anarchia e al caos di svilupparsi nel nostro paese».

Negozi e magazzini sono stati depredati anche nella provincia di Gauteng, che ospita Johannesburg, alimentando paure per carenze di cibo e carburante a causa delle ripercussioni delle violenze in tutta la nazione, con un durissimo colpo all'economia già devastata dalla pandemia di Covid. Almeno 117 persone sono morte, alcune colpite con arma da fuoco e altre uccise nella calca dei saccheggi, e 2203 sono state arrestate.

Le proteste sono scoppiate lo scorso 9 luglio a seguito dell'arresto dell'ex presidente Jacob Zuma, condannato a 15 mesi di carcere per oltraggio alla corte. Il governo ha detto che uno dei sospetti istigatori è stato arrestato, mentre 11 sono sotto osservazione. Per sedare i disordini, il governo si è rivolto all'esercito e intende schierare 25'000 soldati, un numero dieci volte superiore a quello inizialmente impiegato ed equivalente a circa un terzo del personale militare attivo nel paese.

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