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STATI UNITI«La piscina è sprofondata», poi la linea si è interrotta

28.06.21 - 16:05
Il crollo a Surfside non ha ancora una causa ufficiale. Le parole di chi ha assistito a quegli attimi.
keystone-sda.ch / STF (Lynne Sladky)
«La piscina è sprofondata», poi la linea si è interrotta
Il crollo a Surfside non ha ancora una causa ufficiale. Le parole di chi ha assistito a quegli attimi.
Le operazioni di ricerca e soccorso sul luogo del crollo sono ancora in corso. Al momento si contano nove vittime e 152 dispersi.

SURFSIDE - Il crollo parziale della palazzina di Surfside, avvenuto la scorsa settimana, non ha ancora una causa ufficiale. Con il passare dei giorni stanno però emergendo, a più riprese, testimonianze e rapporti di vecchie ispezioni che hanno gettato più di un'ombra su quale fosse l'effettiva integrità della struttura.

Tra le pagine di un rapporto datato 2018 veniva fatta menzione di «gravi danni strutturali» legati a problemi d'impermeabilizzazione in prossimità della piscina che avrebbero potuto compromettere la tenuta di alcune aree. E alla piscina si fa riferimento anche in una testimonianza raccolta dal Miami Herald da uno degli inquilini del palazzo.

Nelle prime ore di giovedì mattina, l'uomo ha ricevuto una chiamata della moglie che in quel momento si trovava sul balcone del proprio appartamento, al quarto piano. «Parlava in modo frenetico, dicendo che il palazzo stava tremando». La donna, che al momento risulta ancora nella lista dei 152 dispersi, ha detto di aver visto che nel punto in cui c'era la piscina si era aperta una voragine. Dopodiché il collegamento telefonico si è interrotto.

«Ho aperto la finestra e ho visto l'edificio crollare»
Al crollo della palazzina, che ha coinvolto oltre una cinquantina di appartamenti, ha assistito anche una 15enne che abita in un altro degli altri edifici dello stesso complesso residenziale. «La mia camera guarda verso la torre sud. E tutto d'un tratto ho sentito un suono fortissimo e quindi sono corsa sul balcone. Ho aperto la finestra e ho visto la seconda parte dell'edificio che crollava», ha raccontato alla CNN. «Dopodiché si è alzato un nuvolone di polvere e non abbiamo più visto nulla. Sono andata di corsa da mia mamma per essere sicura che stesse bene. È stato uno shock». Dopo il disastro, la famiglia della giovane si è trasferita in albergo per paura che lo stesso potesse capitare al loro palazzo.

Le operazioni di ricerca e soccorso sul luogo del crollo sono ancora in corso. Al momento si contano nove vittime confermate mentre le persone che risultano disperse sono ancora 152.

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