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UNIONE EUROPEAItalia condannata per i «pregiudizi sulla donna» in una sentenza

27.05.21 - 13:55
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto un risarcimento danni per la presunta vittima di uno stupro
Depositphotos (HayDmitriy)
Italia condannata per i «pregiudizi sulla donna» contenuti in una sentenza di un presunto caso di violenza sessuale.
Italia condannata per i «pregiudizi sulla donna» contenuti in una sentenza di un presunto caso di violenza sessuale.
Italia condannata per i «pregiudizi sulla donna» in una sentenza
La Corte europea dei diritti dell’uomo ha riconosciuto un risarcimento danni per la presunta vittima di uno stupro

STRASBURGO - L'Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per aver espresso «pregiudizi sulla donna» in una sentenza per violenza sessuale.

A rivolgersi alla corte di Strasburgo è stata la stessa vittima, una studentessa all'epoca dei fatti (era il 2008) e oggi trentenne. I media italiani riferiscono che il caso riguarda l'assoluzione di sette indagati dall'accusa di uno stupro di gruppo avvenuto a Firenze. La sentenza emessa dalla Corte d'appello del capoluogo toscano nel 2015 conterrebbe «dei passaggi che non hanno rispettato la sua vita privata e intima», «dei commenti ingiustificati» e un «linguaggio e argomenti che veicolano i pregiudizi sul ruolo delle donne che esistono nella società italiana».

I diritti della «presunta vittima di stupro» sarebbero stati quindi violati, come sostenuto dalla stessa giovane che aveva chiesto alla Corte europea di esprimersi sul contenuto della sentenza, che l'avrebbe discriminata. L’istituzione giudiziaria della Consiglio d’Europa ha ribadito che «è essenziale che le autorità giudiziarie evitino di riprodurre stereotipi sessisti nelle loro decisioni, di minimizzare le violenze basate sul genere e di esporre le donne a una vittimizzazione secondaria con parole colpevolizzanti e moralizzatrici».

I giudici di Strasburgo hanno quindi condannato l'Italia e riconosciuto un risarcimento di 12mila euro alla donna per danni morali.

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