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Si apre il processo a Nordahl Lelandais, killer di Mäelys

FRANCIASi apre il processo a Nordahl Lelandais, killer di Mäelys

03.05.21 - 13:20
Il procedimento di oggi però riguarda un'altra vittima, il 23enne Arthur Noyer, ucciso una settimana prima
AFP
Si apre il processo a Nordahl Lelandais, killer di Mäelys
Il procedimento di oggi però riguarda un'altra vittima, il 23enne Arthur Noyer, ucciso una settimana prima

CHAMBÉRY - Si apre oggi a Chambéry (in Savoia) il processo a Nordahl Lelandais, ex-militare e addestratore di cani, presunto pluriomicida e sospetto serial killer attivo nella regione montana a cavallo fra Savoia e Isère.

Lelandais, lo ricordiamo, è l'assassino della piccola Maëlys, scomparsa nel nulla durante un matrimonio a Pont de Beauvoisin nell'agosto del 2017 ma anche del caporale in libera uscita Arthur Noyer, ucciso giusto il fine settimana prima.

Ed è proprio il caso di Noyer, il cui corpo era stato ritrovato a ridosso di un sentiero montano dove l'indiziato si recava solitamente, a portare alla sbarra l'oggi 38enne Lelandais. Il caso di Maëlys, invece, per una mancata coordinazione della Procura, verrà trattato in separata sede nel 2022. Difficile però, che la sua eco non si faccia sentire in aula.

Stando all'accusa, l'omicidio del 23enne sembrerebbe non essere stato premeditato. Secondo i media francesi, quella sera Lelandais si trovava in città (a Chambéry) in cerca di avventure sessuali, e con una certa irrequietezza, a giudicare dal tracciamento dei suoi spostamenti. 

L'incontro con Noyer, a un certo punto, avrebbe portato a una colluttazione: un primo colpo del giovane e una risposta furibonda, e letale, da parte del killer. A quel punto, Lelandais aveva deciso di far sparire il corpo nel cofano della sua Audi grigia, per poi liberarsene in montagna. Così come avrebbe fatto qualche giorno dopo anche con quello di Maëlys.

Sulle motivazioni all'origine della violenza, farà luce il processo. Non è escluso il raptus, causato dal rifiuto di un possibile approccio di tipo sessuale. 

Bisessuale, pedofilo, psicologicamente instabile e facile agli scatti d'ira peggiorati dal suo abuso reiterato di alcol e sostanze. Lelandais è senza dubbio un personaggio oscuro, che bazzicava siti pedopornografici, aveva abusato di almeno 3 bimbe (riprendendo spesso in video i suoi atti) ed era solito a incontri promiscui con uomini e donne.

Molti dossier di casi persone scomparse nella regione, e compatibili con il target e il suo modus operandi, sono stati vagliati dagli inquirenti che però - scrive le Temps - non sono riusciti a trovare elementi sufficienti per un'incriminazione.

Serial killer o meno, il 38enne resta una delle figure criminali di spicco della cronaca nera in Francia di questi anni. Per l'accusa di omicidio non premeditato, rischia fino a 30 anni di carcere.

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