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ITALIANegazionista si pente: «Ho sbagliato, l'ho capito in ospedale»

06.01.21 - 08:47
«Le parole di chi non crede alla pandemia, comprese le mie, hanno messo a rischio la vita delle persone»
Keystone
Fonte ats ans
Negazionista si pente: «Ho sbagliato, l'ho capito in ospedale»
«Le parole di chi non crede alla pandemia, comprese le mie, hanno messo a rischio la vita delle persone»

PESARO - Negava la pericolosità del Covid-19, lo escludeva come causa delle morti, non credeva alle immagini delle corsie ospedaliere stracolme, era scettico che le ambulanze con la sirena azionata trasportassero malati di Covid. Ora Daniele E., 54 anni, di Fano, tecnico informatico in tribunale, si è ammalato di Covid-19 e ha ammesso, in un'intervista, «la lettura alterata fatta fino ad ora» del virus.

E. ha ora una polmonite bilaterale, è stato ricoverato in ospedale con un'ossigenazione all'86% e respira con l'ossigeno. Dal 30 dicembre era assistito nel reparto Covid a Pesaro e da questa settimana le sue condizioni hanno imposto il trasferimento nel reparto di Pneumologia dove viene monitorato costantemente: non ha febbre ma è debole.

«Non avevo capito, rifiutavo inconsciamente l'idea che la pandemia fosse grave, - ha spiegato - minimizzavo culturalmente l'emergenza sanitaria. Qui, mi sono reso conto di esser stato per circa un anno fuori dalla realtà. Forse è brutto dirlo ma bisogna passarci. Ora vedo che le corsie stracolme sono vere, - ha aggiunto - che medici e altro personale fanno l'impossibile per salvare le vite delle persone, e io che pensavo a una messinscena del potere. Le parole negazioniste, comprese le mie, hanno fatto danni, hanno messo a rischio la vita delle persone, e non me rendevo conto».

«Ora ne capisco tutta la portata, - ha proseguito - ero affascinato dalle parole e dalla determinazione di una marea negazionista che nei siti ha sempre una risposta a tutto. Ero attratto. Ora mi si è spalancato un mondo che nemmeno immaginavo, qui tutto segue una logica e un suo percorso».

«Se posso dare un giudizio a quello che sto vivendo qui dentro, dico non sempre va messo in discussione quello che ci capita, bisogna fidarci e affidarsi agli altri. - ha detto ancora E. - Io non mettevo la mascherina fuori dal lavoro, la ritenevo inutile. Sbagliavo, e io oggi pago sulla mia pelle quella essere stato cieco».

«Spero che le mie parole possano servire a qualcuno per evitare il mio errore di sottovalutazione o negazione. - ha concluso - Il Covid-19 mette a rischio la vita della gente, per favore proteggetevi ed evitatelo».

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