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ITALIAPizzaiolo si ribella al racket, ma lascia Napoli

17.10.20 - 13:02
L'uomo si è trasferito nel Regno Unito dopo aver contribuito al fermo di due taglieggiatori.
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Fonte ats
Pizzaiolo si ribella al racket, ma lascia Napoli
L'uomo si è trasferito nel Regno Unito dopo aver contribuito al fermo di due taglieggiatori.
Le richieste di pizzo erano arrivate non appena riaperta l'attività, dopo il lockdown.

NAPOLI - Oppresso dagli estorsori della camorra decide di mollare tutto, preoccupato per l'incolumità della famiglia, e si trasferisce nel Regno Unito dopo aver contribuito al fermo di due taglieggiatori: è la vicenda un 42enne pizzaiolo, che ha avviato in quel Paese una nuova attività commerciale.

L'uomo, riferiscono oggi organi di stampa, è stato minacciato più volte da appartenenti ad un clan i quali hanno avanzato richieste di pizzo al termine del lockdown, a giugno, quando aveva riavviato l'attività. Richieste reiterate. Alla fine di agosto, il commerciante, titolare del locale ' 'o Curniciello', si è rivolto alle forze dell'ordine le quali, grazie anche alle immagini del sistema di videoprotezione del negozio, identificano e fermano due persone.

L'imprenditore - che ha aperto un locale in Gran Bretagna con lo stesso nome - su fb alcuni giorni fa ha fatto riferimento alla sua esperienza. Ha scritto sul canale social tra l'altro: «Oggi è il mio compleanno e lo voglio festeggiare da top player, perché solo uno che ha veramente le palle di osare poteva prendere una decisione del genere».

E ancora: «Da un giorno all'altro mi sono trasferito con tutta la mia famiglia (la ringrazio infinitamente per il sostegno e la forza che mi danno ogni giorno) in un'altra Nazione aprendo una nuova attività e portando con me i sapori veri di Napoli».

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