Secondo uno studio, SARS-CoV-2 potrebbe sfruttare alcuni recettori correlati ad altre patologie croniche
La ricerca ha coinvolto 40mila persone. Il coronavirus è stato messo in correlazione con 31 tipologie di cancro.
ROMA - Alcune malattie croniche costituiscono un bersaglio più semplice da colpire per il nuovo coronavirus. A confermarlo è uno studio pubblicato su FEBS Open Bio da un team costituito da ricercatori dell'Istituto Superiore di Sanità italiano, dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata di Roma e dell’Istituto di scienza dell’alimentazione del CNR di Avellino
Nelle persone affette da alcuni tipi di cancro, da diabete e da malattie coronariche e cerebrovascolari, il SARS-CoV-2 potrebbe «trovare una via agevolata perché sfrutta i recettori correlati a queste patologie croniche», spiegano gli autori dello studio.
Lo studio ha coinvolto 40mila persone, mettendo in correlazione il coronavirus con 31 tipologie di cancro. I ricercatori si sono concentrati in particolare su cinque proteine (note per essere coinvolte nell'infezione da SARS-CoV-2), confrontando i dati della loro espressione in tessuti di soggetti sani e malati di tumore.
I pazienti affetti da Covid-19 nella forma più grave, spiegano gli autori, «mostrano spesso almeno altre tre patologie concomitanti». Questa presenza simultanea tra infezione e altre condizioni «determina un serio aggravamento delle condizioni cliniche di questi pazienti e in quelli che guariscono si osserva di frequente la persistenza di alcuni danni e sintomi anche extra-polmonari».