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ITALIAProcurarsi i soldi per andare a ballare: il movente della tentata rapina di Napoli

03.03.20 - 13:00
Le versioni del 17enne e del carabiniere sono molto divergenti.
Depositphotos (canbedone)
Il complice 17enne dell'adolescente morto a Napoli ha spiegato il movente della tentata rapina finita in tragedia.
Il complice 17enne dell'adolescente morto a Napoli ha spiegato il movente della tentata rapina finita in tragedia.
Procurarsi i soldi per andare a ballare: il movente della tentata rapina di Napoli
Le versioni del 17enne e del carabiniere sono molto divergenti.
Il militare è indagato per omicidio volontario.

NAPOLI - Il 17enne rimasto coinvolto nella rapina finita nell'uccisione di un 15enne di Napoli ha fornito agli inquirenti quella che sarebbe la causa scatenante della tragedia.

«Non avevamo soldi per andare a ballare, per questo abbiamo deciso di fare la rapina» ha dichiarato, secondo quanto riporta La Stampa. Sul corpo dell'adolescente ucciso sono stati trovati un orologio Rolex e una collanina, forse frutto di un colpo precedente.

Il carabiniere che ha sparato è indagato per omicidio volontario e il 17enne, tramite il suo legale, nega che l'uomo si sia identificato come membro delle forze dell'ordine.

La dinamica dell'episodio è ancora tutta da ricostruire, proprio a causa delle versioni discordanti fornite dal minorenne e dal militare. Il 17enne avrebbe detto: «Era seduto in macchina, ha fatto finta di togliersi il Rolex e invece ha tirato fuori la pistola e ha sparato. Ugo ha avuto come un rimbalzo, si è girato verso di me e quello gli ha sparato di nuovo. Poi ha sparato anche contro di me, ma sono scappato con il motorino». Il carabiniere ha invece ribadito di aver voluto difendere se stesso e la fidanzata e di aver aperto il fuoco solo perché convinto che la pistola che il 15enne gli puntava contro fosse autentica.

Il 17enne è ritenuto responsabile di concorso in tentata rapina e di ricettazione.

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