La vittima, loro compagna di classe, fu rapita e poi picchiata, violentata e uccisa. Sono i più giovani mai giudicati colpevoli per questo tipo di crimine sull'isola
DUBLINO - Due 14enni sono stati condannati per il brutale omicidio di una loro compagna di classe, avvenuto nel maggio del 2018. La vittima fu rapita, picchiata e violentata prima di essere uccisa. Il corpo tumefatto e seminudo di Ana Kriégel fu trovato all'interno di una fattoria in rovina in un sobborgo di Dublino tre giorni dopo la scomparsa.
La sentenza, riferisce il quotidiano britannico Guardian, è arrivata al termine di un processo durato sette settimane e che ha suscitato profonda impressione nell'opinione pubblica irlandese. Dei due non sono stati rivelati i nomi in ragione della loro età (in tribunale sono stati identificato come Ragazzo A e Ragazzo B) e a loro spetta un triste primato: sono i più giovani mai condannati nella storia d'Irlanda per aver ucciso una persona. Entrambi hanno sempre negato ogni addebito.
La giuria ha stabilito che il Ragazzo A ha inflitto gravi ed estese ferite alla testa e al collo della 14enne Ana e l'ha aggredita sessualmente con violenza. Lei ha cercato di difendersi ma è stata sopraffatta. Il complice (entrambi avevano 13 anni all'epoca dei fatti) è stato ritenuto colpevole di aver prelevato la ragazzina e di averla portata nel rudere, ben sapendo cosa le sarebbe accaduto. Ragazzo B ha poi assistito alle violenze e ha coperto il compagno. Nel corso dell'indagine sono state rinvenute numerose prove schiaccianti contro i due: a casa del Ragazzo A c'era uno zaino contenente un "kit dell'omicidio": maschera da zombi fatta in casa, guanti neri, parastinchi e ginocchiere.
I genitori di Ana si sono abbracciati al momento del verdetto, mentre il padre del Ragazzo B ha protestato impetuosamente, urlando: «Un bambino innocente sta andando in carcere». Il sistema penale irlandese prevede raramente condanne superiori ai tre anni per i delinquenti minorenni, ma i giudici hanno la facoltà d'infliggere pene più severe per casi particolarmente gravi. Entrambi resteranno in detenzione fino al 15 luglio in attesa di sapere quale sarà il loro destino.