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La giustizia si era accorta di un accumulo di denunce e incriminazioni
KAMPALA - Centinaia di uomini e anche qualche donna, accusati di delitti sessuali, dallo stupro alla pedofilia e alle molestie, sono stati processati e condannati in un solo mese in Uganda, quando la giustizia si è accorta di un accumulo di denunce e incriminazioni: un risultato salutato come un successo dalla giustizia ugandese e anche dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani e contro la violenza sulle donne.
Quando l'intasamento è diventato critico, scrive il Guardian, la giustizia ugandese lo scorso mese di novembre si è prefissata l'obiettivo-pilota di portare a termine 650 casi, concludendone invece ben 788. In 13 processi cumulativi in altrettanti tribunali dell'Uganda, 414 uomini e nove donne sono stati condannati a pene che spaziano dai lavori socialmente utili ai 50 anni di carcere.
Un "messaggio forte" contro la violenza di genere, dice l'organizzazione Reproductive Health Uganda, secondo la quale l'incarcerazione di oltre 400 aggressori è "una bellissima e benvenuta pietra miliare".
«Sono contenta della sentenza, che è una lezione per altri uomini di questa comunità», ha commentato - citata dal Guardian - una donna, madre di una bambina di 12 anni vittima di abusi da parte dello zio 35enne.
