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ITALIAAssume un giovane di colore, il ristorante si svuota: «Pizze ordinate e non ritirate»

15.03.19 - 16:57
È il caso di una locanda in provincia di Rimini. Il gestore: «Se sei razzista non entrare. È un ragazzo bravissimo»
Assume un giovane di colore, il ristorante si svuota: «Pizze ordinate e non ritirate»
È il caso di una locanda in provincia di Rimini. Il gestore: «Se sei razzista non entrare. È un ragazzo bravissimo»

RIMINI - «In questo locale abbiamo assunto un ragazzino africano, se sei razzista non entrare», sono queste le parole apparse sulla porta di un locale vicino a Rimini. Il gestore del ristorante, interpellato dal Corriere della sera, ha spiegato: «Lo dovevo fare, è una questione di dignità, non si può attaccare un ragazzo di colore: è razzismo. E per me è inaccettabile».

Dal messaggio su Facebook - Tutto è iniziato da quando sulla pagina Facebook del comune sono apparsi commenti razzisti contro il giovane 20enne originario del Gambia - assunto come aiuto cuoco - in Italia con un permesso per motivi umanitari. Riccardo Lanzafame è stato accusato di «non saper gestire la struttura e che se ha assunto un ragazzo africano a fare le pizze, tanto valeva che prendesse anche un Papa nero». Il locale si è svuotato e vengono ordinate pizze che poi non vengono ritirate. 

«Si sente responsabile» - Il gestore non ci sta e va avanti, felice di aver scelto un giovane per le sue qualità e per le ottime referenze fornite dalla scuola alberghiera che il suo nuovo dipendente sta frequentando. «È un ragazzo bravissimo, sa fare le pizze. Quando gli ho detto dei commenti si è messo a piangere, non voleva più venire a lavorare».

«Masamba - così si chiama il ragazzo - Al mattino va alla scuola alberghiera, al pomeriggio va a Rimini per prendere il diploma di terza media, è molto educato, non mi sembrava vero di avere un ragazzo così a lavorare con me. Dal giorno di quel post però praticamente non abbiamo più avuto clienti, gli altri due camerieri se ne sono andati, e anche lui ha è andato via perché si è sentito responsabile di quello che stava succedendo. Io però l’ho richiamato e gli ho detto di tornare».

Lanzafame è comunque basito e si chiede: «Perché questo razzismo? Le persone devono farsi un esame di coscienza».

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