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TANZANIATraghetto affondato, i morti sono più di 200

22.09.18 - 21:23
Il salvataggio di un sopravvissuto alimenta però ancora le speranze di trovare qualcuno in vita
Keystone
Traghetto affondato, i morti sono più di 200
Il salvataggio di un sopravvissuto alimenta però ancora le speranze di trovare qualcuno in vita

DAR ES SALAAM - Il salvataggio di un sopravvissuto, ora in ospedale in condizioni da accertare, alimenta ancora le speranze e gli sforzi dei soccorritori che nel Lago Vittoria hanno già recuperato 209 corpi di vittime dell'affondamento del traghetto Nyerere, avvenuto giovedì pomeriggio a pochi metri dalla banchina di attracco, sulla riva di Ukurere, in Tanzania.

Sovraffollato oltre misura - cronisti locali riferiscono di oltre 400 passeggeri su un battello autorizzato a trasportarne un centinaio - il traghetto stava riportando a casa molte persone che erano andate a fare provviste nel grande mercato dell'isola di Ukara: granturco, banane, cemento. E forse proprio questo carico, che i locali valutano dovesse essere di molto superiore alle 25 tonnellate consentite, insieme al numero eccessivo di viaggiatori, sarebbero all'origine della disgrazia.

Il presidente tanzano John Magufuli, che ha disposto quattro giorni di lutto nazionale, ha anche detto di avere informazioni che a pilotare il battello non sarebbe stato il capitano titolare, che è stato arrestato - così come gran parte dell'equipaggio - ma un suo sostituto inesperto.

Fonti locali riferiscono di una manovra brusca compiuta da chi pilotava, a poche decine di metri dalla banchina, che avrebbe causato il ribaltamento del Nyerere. L'assenza di giubbotti salvagente e la circostanza che la maggior parte degli abitanti del luogo non sappia nuotare hanno poi aggravato l'incidente.

Più denunce sono state fatte - indicano i giornali tanzani - da oppositori del regime sulla scarsezza di misure di sicurezza per i trasporti lacuali e marittimi. "Per chi vive sul lago queste tragedie fanno parte della vita", è il triste commento dell'insegnante Sebastian John che dalla riva del Lago Vittoria guarda con occhi tristi la chiglia grigia con una striscia celeste del traghetto che si intravvede sull'acqua.

Dopo quasi 72 ore di ricerche stanno per essere sospesi i frenetici tentativi di soccorritori alla ricerca di qualcuno ancora in vita, oltre ai 41 passeggeri salvati. "Non abbiamo scelto di nascere in questo posto - commenta laconicamente ancora Sebastian John - ma non abbiamo altro posto dove andare".

Non è la prima volta che in Tanzania si registrano incidenti lacuali o marittimi con bilanci gravi: nel 1996 più di 800 persone annegarono per l'affondamento del traghetto Bukoba, in un'altra zona del Lago Vittoria, e nel 2011 duecento passeggeri dello Spice Islander I morirono nelle stesse circostanze vicino alla costa marittima tanzana, non lontano dall'isola di Zanzibar.

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