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STATI UNITIChatGPT fa tremare la Silicon Valley, «ma non è la lampada di Aladino»

19.01.23 - 06:30
Si continua a parlare d'intelligenza artificiale e delle sue possibili implicazioni future
Depositphotos (rokas91)
ChatGPT fa tremare la Silicon Valley, «ma non è la lampada di Aladino»
Si continua a parlare d'intelligenza artificiale e delle sue possibili implicazioni future

SAN FRANCISCO - Codice rosso: è la parola utilizzata dall'amministrazione di Google per descrivere lo stato di emergenza in cui si trovava l'azienda dopo il lancio di ChatGPT, il programma dotato d'intelligenza artificiale sviluppato da OpenAI, avvenuto il 30 novembre scorso a San Francisco. Il gigante dell'informatica, assieme ad altri rappresentanti della Silicon Valley, teme che ChatGPT possa rappresentare un’innovazione tecnologica in grado di stravolgere completamente l'Industria, come riportato dal New York Times. 

Il finanziamento dell'Industria

Soltanto l'anno scorso, il settore dell'intelligenza artificiale è stato finanziato con più di un miliardo di dollari, il che equivale alla somma degli investimenti degli ultimi cinque anni, in base ai dati pubblicati dalla piattaforma mediatica PitchBook. In particolare Microsoft ha fatto un notevole passo avanti: a partire dal 2019 l'azienda ha finanziato OpenAI, la start-up che ha lanciato ChatGPT, con tre miliardi di dollari e, in futuro, conta d'investire altri 10 miliardi. 

I programmi dotati d'intelligenza artificiale sono davvero intelligenti? 

L'intelligenza umana e l'intelligenza artificiale sono fondamentalmente diverse. La settimana scorsa, il giornalista dell'Atlantic Ian Bogost ha affermato che «ChatGPT, in fondo, non possiede un sapere proprio, ma genera delle informazioni che simulano un sapere». Bogost continua: «ChatGPT non è la lampada di Aladino ma una macchina in grado di controbattere agli stimoli che le forniamo». 

Negli Stati Uniti, ad esempio, un'intelligenza artificiale assumerà il ruolo di "avvocato difensore": da uno smartphone ascolterà quanto avverrà in aula per poi suggerire cosa dire all'accusato attraverso gli auricolari. Il caso riguarda un'udienza di routine, una multa per eccesso di velocità, ma stabilirà comunque un precedente. L'Intelligenza artificiale in questione, come racconta la rivista "New Scientist", è stata sviluppata da DoNotPay.

Le preoccupazioni degli istituti universitari svizzeri 

ChatGPT sta facendo molto discutere anche in Svizzera. Il programma è in grado di redigere testi, anche accademici, su una panoplia di temi pressoché infinita. Secondo il portavoce del politecnico di Zurigo, il programma «non creerebbe problemi di plagio, visto che è in grado di generare contenuti nuovi». Tuttavia rappresenterebbe «una nuova forma di Ghostwriting», la pratica di scrivere testi ufficialmente assegnati ad altri. Al momento, ChatGPT non fornisce le fonti di ciò che scrive. Il rischio è che «il programma possa commettere errori e condividere sciocchezze» aveva affermato l'esperto di linguistica computazionale dell'università di Zurigo, Rico Sennrich.

Birgit Bucher invece, portavoce dell'Università di Berna, ha affermato che l'università sta elaborando strategie «per contrastare le valutazioni delle prestazioni generate dall'intelligenza artificiale». 

L'artista australiano Nick Cave, in risposta a un testo scritto da ChatGPT sulla base dei testi composte da lui, aveva affermato che «una macchina senz'anima non sarà mai in grado di scrivere una canzone originale» definendola una «str***ta».

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COMMENTI
 

Johari 1 anno fa su tio
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