Fa discutere la manifestazione di protesta condotta dopo Natale dai dottori liberali francesi che hanno incrociato le braccia.
PARIGI - Lo sciopero dei medici liberali, avviato in Francia dopo Natale e prorogato anche questa settimana per ottenere il raddoppio delle tariffe, «non è proprio responsabile»: è quanto dichiarato oggi dalla premier francese, Elisabeth Borne.
«Posso capire che possono incontrare delle difficoltà, che possono auspicare miglioramenti, ma fare sciopero non è proprio responsabile, in particolare, in questo periodo di feste, dove aumentano le tensioni sugli ospedali», ha deplorato la premier ai microfoni di radio Franceinfo.
Il collettivo 'Médecins pour demain' ('Medici per domani'), che promuove la protesta, ha annunciato una nuova manifestazione nazionale giovedì pomeriggio a Parigi, tra il Pantheon e il ministero della Salute. In quell'occasione, i rappresentanti del collettivo dovrebbero essere ricevuti dal ministro della Salute, François Braun. Dopo una prima protesta a inizio dicembre, 'Médecins pour demain' aveva indetto la chiusura degli studi medici dal 26 dicembre al 2 gennaio.
Secondo le autorità francesi, il calo di attività dei medici generalisti è stato tra il 5 e il 10% la settimana scorsa mentre i promotori parlano del 70%. La principale rivendicazione degli aderenti allo sciopero è l'aumento a 50 euro della griglia tariffaria per una consultazione medica.
Obiettivo? Creare uno «shock di attrattiva» verso un settore schiacciato dalle pratiche amministrative a scapito del tempo dedicato alla medicina che non incita più i giovani ad optare per questo mestiere. La settimana dovrebbe chiudersi con il messaggio di auguri di inizio anno al personale sanitario da parte del presidente Emmanuel Macron, nella speranza di rassicurare un settore in ebollizione.