CITTÀ DEL VATICANOLa «leggenda» dei due papi proseguirà?

CITTÀ DEL VATICANO - Le condizioni di salute del papa emerito, Benedetto XVI, sono gravi ma stabili. In sostanza, la situazione - conferma questa mattina l'Ansa, citando fonti in contatto con l'ex monastero Mater Ecclesiae; da un decennio quasi residenza, immersa nei giardini vaticani, di Joseph Ratzinger - «non è cambiata rispetto a ieri».

Situazione immutata e, quindi, parimenti sospesa. Perché è stata in fondo questa la prima sensazione suscitata dalle parole pronunciate ieri da papa Francesco. Quel «fino alla fine» che lascia presagire l'imminenza di un destino che - all'età di quasi 96 anni - potrebbe in effetti compiersi da un momento all'altro. Segnando così la fine di un decennio incorniciato da quella che Massimo Franco descrive - oggi sul Corriere della Sera - come «la leggenda destabilizzante dei "due Papi"».

E con l'aggravarsi delle condizioni di salute di Benedetto XVI ricompare sotto il pelo dell'acqua anche la questione di quello che sarà il dopo Bergoglio. «Da mesi, ormai, la domanda che si insinua nelle file vaticane non è se ma quando e come Francesco potrebbe rinunciare, una volta scomparso il papa emerito». E questo perché, scrive il giornalista italiano, «due papi dimissionari sarebbero troppo, e una delle ragioni che finora hanno impedito una nuova scelta traumatica risiede proprio nel fatto che c’è ancora «l’uomo del Monastero».