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STATI UNITIA causa della “fame” di Kiev gli Stati Uniti sono alle strette con le armi

01.12.22 - 15:41
La produzione americana fatica a stare al passo con il consumo sul campo, e anche la Russia non sarebbe da meno
AFP
A causa della “fame” di Kiev gli Stati Uniti sono alle strette con le armi
La produzione americana fatica a stare al passo con il consumo sul campo, e anche la Russia non sarebbe da meno

WASHINGTON D.C. - Le costanti e sostenute richieste di armi da parte di Kiev starebbero mettendo alle strette l'industria bellica degli Stati Uniti, che al momento si trova logisticamente impegnata su più fronti. 

La battaglia delle fabbriche
La guerra fredda del nuovo millennio si combatte soprattutto sui nastri trasportatori delle aziende che producono armamenti e nei budget governativi di sostegno all'industria bellica. Così Washington, che si trova impegnata a sostenere sia l'Ucraina sia Taiwan, ha finito per invischiarsi in uno sforzo estremamente dispendioso e dal forte odore di boomerang.

Il motivo è presto detto: se da un lato i massicci (e miliardari) aiuti militari da parte degli States hanno di fatto permesso all'esercito ucraino di capovolgere l'esito di una guerra che sembrava ormai a senso unico, dall'altra le capacità produttive americane faticano a tenere il passo del consumo sul campo.

Stando a un'inchiesta recente pubblicata dal New York Times al momento «un giorno di guerra in Ucraina costa quanto un mese in Afghanistan». E con gli Usa, a trovarsi con la borsa e i magazzini vuoti, sarebbero anche almeno due terzi dei membri della Nato. Questo, in un momento in cui le richieste di Kiev da parte del ministro degli Esteri Kuleba, si fanno ancora più incessanti.

Quelle armi che iniziano a mancare
In Ucraina, gli Stati Uniti hanno fornito 142 obici M77 con 800'000 proiettili e 20 lanciarazzi multipli Himar che alcuni osservatori non escludono siano già stati utilizzati per colpire bersagli russi oltre i confini. Sono proprio queste due dotazioni belliche a risultare particolarmente problematiche. 

Parlando degli obici, al momento quel particolare modello è fuori produzione e al mondo ce ne sono circa 1'000. Per fornirne altri a Kiev, il Pentagono dovrebbe «decidere di ritirarle dagli effettivi dell'esercito americano», conferma l'esperto ed ex-dipendente del Pentagono Mark Cancian in una sua analisi della situazione pubblicata a settembre e ripresa recentemente dalla NZZ.

Altro tasto dolente sono i lanciarazzi Himar. Gli Stati Uniti ne hanno promessi altri 18 a Kiev ma per produrli potrebbero volerci diversi mesi se non addirittura anni. Solitamente la Lockheed Martin ne realizza 60 all'anno, vista l'elevata domanda in tutto il mondo nel 2023 progetta di assemblarne 96.

Ogni giorno va in fumo la produzione di due settimane
Lo stesso discorso vale per le munizioni di gli armamenti. Quelle da 155mm usate dagli obici: la capacità di produzione americana è di circa 15mila al mese. A Kiev, quindi, è stato consegnato l'esito di svariati anni di lavoro causando un ammanco importante non solo per gli States, ma anche per i suoi alleati (come la Corea del Sud).

Ora come ora in Ucraina, ogni giorno, si sparano circa 7'000 colpi d'artiglieria, il fronte più caldo risulta essere quello conteso a Est, fra Donbass e Lugansk. Non è necessaria una calcolatrice per rendersi conto che la sproporzione è evidente.

Anche per i lanciarazzi il collo di bottiglia è inequivocabile: si stima che dei circa 30'000 missili in possesso dell'esercito americano, un terzo sia stato consegnato all'Ucraina. La produzione annua è di circa 5'000 pezzi: «Una volta finiti quelli consegnati a Kiev, non ci saranno affatto alternative», conclude sempre Cancian.

Anche il Cremlino vede il fondo delle armerie

Non sono solo gli Stati Uniti a trovarsi in questa precaria situazione, anche la Russia starebbe consumando un numero estremamente alto di munizioni (fra missili e artiglieria). Non ci sono numeri ufficiali ma stime credibili parlano di 40mila colpi al giorno. Per certe tipologie di razzi a lunga gittata, l'esercito starebbe già ricorrendo a testate risalenti al periodo sovietico. Stando a un analisi dell'Institute for the Study of War il recente utilizzo di droni-kamikaze sarebbe «un tentativo per sopperire alla mancanza di munizioni». Al momento si presume che i depositi di munizioni siano pieni all'incirca per metà, con voragini attorno al 30/40% per le armi più utilizzate.

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COMMENTI
 

Gianca_Zurzi 1 anno fa su tio
E voi credete a questa favoletta?

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Gianca_Zurzi
Bé, non è così falso, la guerra in Ucraina vede livelli d'usura del materiale bellico tali da far vergognare la seconda guerra mondiale. Valuta che gli Ucraini hanno a disposizione l'intelligence NATO che è di molto superiore a quella russa, riescono a fare attacchi d'artiglieria precisi, il ché limita i consumi. I russi a contrario stanno dando fondo ai magazzini sovietici con continui bombardamenti strategici che coinvolgono in larga parte la popolazione civile. Un tale livello d'usura e di violenza ovviamente implica grandi consumi di materiale. Gli Stati Uniti da decenni non usano molto l'artiglieria classica, tanto da non reggere con la produzione e da rischiare la spedizione della riserva strategica.

franco1956 1 anno fa su tio
alla fine sono tutti e 2 criminali.Finche hanno armi,non arriveranno mai ad un accordo.Quindi ben venga la scarsità di armi.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a franco1956
È meglio la peggiore delle democrazie della migliore di tutte le dittature

DE 1 anno fa su tio
Che finissero le armi, che smettessero di produrne. Che rinchiudessero in una stanza i vari presidenti, ministri, generali, spie, controspie, lobbisti... e si parlassero o pestassero a gratis...

Lucia69 1 anno fa su tio
immaginate i poveri americani che non hanno nemmeno l'assistenza sanitaria e muoiono nei corridoi del pronto soccorso...e poi aiutano i nazisti a difendersi e addirittura ad attaccare la Russia.....

Luky 1 anno fa su tio
Risposta a Lucia69
brava, condivido

UnoQualunque1 1 anno fa su tio
Risposta a Lucia69
torna a dormire dai

seo56 1 anno fa su tio
Risposta a Lucia69
Ignorante!!

seo56 1 anno fa su tio
Risposta a Lucia69
Quanta ignoranza nel suo post

Suissefarmer 1 anno fa su tio
Risposta a Lucia69
condivido!

medioman 1 anno fa su tio
Risposta a Lucia69
👏👏👏

Barbiere 1 anno fa su tio
Risposta a UnoQualunque1
A volte è meglio accettare la verità e stare zitti signor/signora D

Brus Uillis 1 anno fa su tio
VERGOGNOSO!

UnoQualunque1 1 anno fa su tio
Risposta a Brus Uillis
Io mih oppongooh
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