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Basta alle mascotte, ai nomi di squadre o ai loghi che si ispirano ai nativi americani 

STATI UNITIBasta alle mascotte, ai nomi di squadre o ai loghi che si ispirano ai nativi americani 

30.01.23 - 06:30
La decisione dello Stato di New York toccherà tutte le scuole, e chi non si adeguerà dovrà dire addio alle sovvenzioni
AFP
Il caso più emblematico della questione: i Washington Redskins.
Il caso più emblematico della questione: i Washington Redskins.
Basta alle mascotte, ai nomi di squadre o ai loghi che si ispirano ai nativi americani 
La decisione dello Stato di New York toccherà tutte le scuole, e chi non si adeguerà dovrà dire addio alle sovvenzioni

NEW YORK - Al bando i simboli nativi nelle scuole di New York. Entro l’anno scolastico in corso 2022-2023, tutti gli istituti dovranno eliminare mascotte e loghi che richiamino la cultura indigena. Nel divieto si estende anche ai nomi – popolarissimi – delle varie squadre. Le scuole che non si adegueranno alla normativa diramata dal dipartimento dell'istruzione dello Stato, potranno dire addio alle sovvenzioni pubbliche.

A rischio anche i dirigenti che non procederanno all’applicazione delle direttive. Al momento sono circa 133 le scuole e 55 distretti scolastici che continuano a utilizzare mascotte oppure loghi che richiamano gli indiani d’America e i loro simboli tribali.

Sul territorio nazionale quasi duemila scuole utilizzano una mascotte nativa. L’ente statale che raggruppa le tribù dello Stato di New York, non ha mai nascosto la sua contrarietà alle rappresentazioni stereotipate e antiquate della cultura indiana.

Nel mirino le raffigurazioni spesso caricaturali se non grottesche di personaggi legati alla tradizione nativa. La battaglia, insomma, non è nuova. È il New York Post a riportare la denuncia del National Congress of American Indians che in un rapporto del 2013 denuncia la consuetudine: «Le immagini degli stereotipi sui nativi americani ampiamente diffuse negli ambienti commerciali ed educativi calunniano, diffamano e vilipendono i popoli nativi, le culture native e le nazioni tribali, continuando un'eredità di atteggiamenti razzisti e pregiudizievoli».

Da anni le comunità native puntano il dito contro l’uso dei loro simboli, una consuetudine che mancherebbe di rispetto al loro doloroso passato e alle persecuzioni inflitte dai coloni. La questione interessa anche molte squadre nazionali.

Un esempio tra tutti è quello dei celebri Redskins (“pellerossa”) di Washington. Il popolarissimo logo raffigurava un capo tribù indiano ritratto di profilo, con due piume ornamentali sul capo. Dopo uno strascico di polemiche e un lungo dibattito, la squadra della NFL ha recentemente detto addio allo storico nome cambiandolo in Commanders.

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