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UCRAINA: SEGUI IL LIVEScambiati 215 prigionieri ucraini con 55 soldati russi più Medvedchuk

22.09.22 - 08:14
Intanto fonti vicine a Putin rivelano che la mobilitazione potrebbe coinvolgere un milione di persone.
Reuters
Intanto fonti vicine a Putin rivelano che la mobilitazione potrebbe coinvolgere un milione di persone.
La replica di un portavoce del Cremlino: «Sono solo menzogne».

Nella giornata di ieri (qui il nostro live) il presidente Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione "parziale" dei riservisti (si parla di circa 300'000 persone). Una decisione, quella del leader del Cremlino, che ha provocato reazioni sia interne che esterne. Molte persone sono infatti scese in piazza per protestare contro questo annuncio (oltre mille gli arresti), mentre altri cittadini russi hanno deciso di scappare dal Paese. Una fuga resa difficoltosa dal "tutto esaurito" fatto registrare in un amen da tutte le compagnie aeree. 

Ma dopo il discorso di ieri, la posta in gioco si è fatta più alta e non si limita più solo «all'operazione militare» in Ucraina.  Secondo il capo del Cremlino Mosca deve infatti resistere a un Occidente che vuole «distruggere la Russia», la quale è pronta ad «usare ogni mezzo a sua disposizione» per impedirlo. L'accenno al possibile uso di armi nucleari non è nemmeno troppo velato. E Putin lo ha sottolineato con un avvertimento: «Non sto bluffando», ha affermato il presidente russo in un discorso alla nazione atteso e rinviato per ore, che conferma i timori di una spirale fuori controllo dello scontro con la Nato, 

21:59

Gli ucraini ai russi arruolati con la forza: «Arrendetevi, non vi estraderemo»
Appello di Mikhailo Podolyak, uno dei consiglieri del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ai «russi arruolati con la forza che non desiderano morire ignominiosamente in un Paese straniero». «Arrenditi alla prima opportunità. L'Ucraina garantirà la tua vita e un trattamento dignitoso. Secondo la Convenzione di Ginevra, non sarai estradato in Russia, a meno che tu non lo desideri», ha scritto su Twitter. 

21:56

Amnesty: «I manifestanti arrestati vengano liberati subito»
«Ogni persona ha il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni e di protestare, anche nei confronti dell'aggressione della Russia contro l'Ucraina. Tutti coloro che sono stati arrestati solo per aver manifestato pacificamente contro la mobilitazione e contro la guerra devono essere scarcerati immediatamente e incondizionatamente e la repressione contro le voci dissidenti russe deve cessare». Lo ha affermato il vicedirettore di Amnesty International per l'Europa orientale e l'Asia centrale, Denis Krivosheev, commentando la notizia dell'arresto di almeno 1'386 manifestanti pacifici che avevano preso parte alle proteste successive alla richiesta del presidente russo Putin di mobilitare ulteriori truppe per la guerra in Ucraina.

21:45

Bombe su Kupyansk, feriti tre civili
Le truppe russe hanno bombardato oggi nuovamente la città di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, recentemente ripresa dall'esercito di Kiev. Nei raid sono rimasti feriti un'anziana e due bambini. Lo riferiscono le autorità locali, citate da Ukrinform.

21:44

La NATO respinge «l'irresponsabile retorica nucleare russa»
«Le ultime decisioni russe, compresa una parziale mobilitazione militare, sono un'ulteriore escalation della guerra illegale contro l'Ucraina. Continuiamo a respingere l'irresponsabile retorica nucleare della Russia». «Mosca è pienamente responsabile della guerra, delle immense sofferenze che la sua aggressione sta causando al popolo ucraino e del costo della sua guerra, anche per il popolo russo ora mobilitato. La Russia ha la possibilità di porre fine al conflitto, deve immediatamente fermare questa guerra e ritirarsi dall'Ucraina». Lo sostiene il Consiglio Atlantico in una nota.
 

 

20:59

Domani al via i referendum
Iniziano domani i referendum "farsa" nelle zone dell'Ucraina occupata dai soldati russi. Un voto «illegittimo», secondo la comunità internazionale (oggi anche la Cina si è detta contraria), il cui vero obiettivo è quello di consentire alla Russia di annettere «illegalmente» territori controllati dai propri militari.

20:53

Protesti? Finisci arruolato
Dalla protesta nelle piazze direttamente all'ufficio reclutamento. È capitato, secondo attivisti dell'opposizione, a diversi giovani che manifestavano in decine di città russe contro l'annuncio di Vladimir Putin sul richiamo di 300.000 riservisti. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha smentito, sottolineando anzi che ciò «non è contro la legge».

 

 

20:27

«Molti dei prigionieri liberati hanno subito torture»
«Molti» dei 215 prigionieri di guerra ucraini rilasciati nello scambio delle scorse ore con la Russia sono stati «torturati» durante la cattività. Lo affermano le autorità di Kiev. «Ognuno è in uno stato diverso. Ci sono persone che sono fisicamente più o meno in uno stato normale, a eccezione della malnutrizione cronica. Ci sono persone che sono state sottoposte a torture molto crudeli», ha dichiarato il capo dell'intelligence ucraina Kirill Budanov, citato dall'Ukrainska Pravda. Alcuni dei prigionieri rilasciati si trovano ora in ospedali nella regione di Chernihiv, ha aggiunto Budanov, secondo cui la maggior parte ha bisogno di cure e tutti di una riabilitazione psicologica.

 

19:40

«La mobilitazione? È la sconfitta di Putin»
«Ieri Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione, in realtà ha annunciato la sua sconfitta». Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba al Consiglio di Sicurezza Onu. «Il quantitativo di bugie da parte dei diplomatici russi è straordinario», ha aggiunto, accusando Mosca di un «fiume di bugie». «Nessun'altra nazione vuole la pace più dell'Ucraina», ha aggiunto Kuleba. «Non abbiamo mai voluto questa guerra, che non abbiamo scelto. Vogliamo solo vivere normalmente». «Non può esserci nessuna pace senza giustizia». «Nessuna nazione può sentirsi al sicuro finché la Russia non sarà responsabile per sue violazioni», ha detto ancora il ministro ucraino.

 

19:37

«Democrazia contro autocrazia»
«Prima della guerra Bucha era un sobborgo amichevole e tranquillo alla periferia di Kiev. Ho visto le fosse comuni, ho visto in prima persona la realtà della guerra di Putin. Si tratta di autocrazia contro democrazia. Quindi, oggi, difendere la pace e il rispetto dell'ordine multilaterale, significa stare dalla parte del popolo ucraino». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen nel suo discorso all'università di Princeton. «So che alcuni chiedono il cessate il fuoco, ma la realtà è una: se la Russia smette di combattere, non ci sarà più guerra in Ucraina; se l'Ucraina smette di combattere, non ci sarà più l'Ucraina. Voglio essere molto chiara: la posta in gioco è alta. Non solo per l'Ucraina ma per tutta l'Europa, per la comunità internazionale e per la democrazia stessa», ha aggiunto.
 

 

19:09

Diecimila volontari nel primo giorno di mobilitazione
«Circa 10.000 cittadini» russi si sono già presentati volontari per l'arruolamento nel primo giorno della mobilitazione parziale dichiarata dal presidente Vladimir Putin. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento per la mobilitazione, ammiraglio Vladimir Tsimlyansky, citato dalla Tass.

18:01

La Norvegia sospende l'accordo sui visti
La Norvegia ha «sospeso temporaneamente l'accordo sulla semplificazione del regime dei visti» siglato nel 2007 con la Russia. Lo ha reso noto l'Agenzia per la migrazione di Oslo in una nota, citata dal Barents Observer, precisando che la decisione, che ricalca quella del Consiglio Ue del 9 settembre scorso, è in vigore da oggi. (Fonte ats)

17:55

La stretta di mano tra Lavrov e il Vaticano
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha incontrato il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, a margine della sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Mosca su Telegram, pubblicando la foto di una stretta di mano tra Lavrov e Parolin. (Fonte ats)

17:46

Anche minorenni per il referendum
I russi hanno in programma di far votare anche i residenti minori di età compresa tra i 13 e i 17 anni nel referendum che inizierà domani nella regione di Donetsk sull'annessione alla Russia. Lo affermano i servizi segreti ucraini, citati da Unian, riferendo di aver intercettato documenti al riguardo. «Al fine di rafforzare il controllo sull'affluenza alle urne, i minori devono essere accompagnati ai 'seggi elettorali' dai loro genitori, tutori o rappresentanti delle cosiddette 'case dei bambini'», aggiungono gli 007 di Kiev. (Fonte ats)

17:17

Tararstan vieta i viaggi ai riservisti
Le autorità della Repubblica russa del Tatarstan ha vietato temporaneamente a tutti i suoi residenti riservisti di lasciare la regione. La norma che prevede il divieto è stata pubblicata ieri, secondo il Moscow Times, dopo il decreto del presidente Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale. (Fonte ats)

16:37

Berlino a braccia aperte
La Germania è pronta ad accogliere i disertori russi. Lo annunciano alcuni ministri del governo tedesco dopo la decisione presa ieri dal presidente russo Vladimir Putin sulla mobilitazione parziale per il conflitto in Ucraina. «I disertori che rischiano una pesante repressione ricevono di regola protezione internazionale in Germania», ha detto la ministra dell'Interno Nancy Faeser in un'intervista al domenicale della Frankfurter Allgemeine Zeitung, secondo un'anticipazione circolata oggi fra le agenzie. «Chi si contrappone coraggiosamente al regime di Putin, e per questo motivo è in gran pericolo, può chiedere asilo per persecuzione politica in Germania», ha aggiunto. (Fonte ats)

16:32
Reuters
16:12

Gli studenti ucraini non possono partire
Gli studenti ucraini che studiano all'estero non potranno più lasciare il Paese. Lo ha affermato il portavoce del Servizio di frontiera di Stato Andriy Demchenko, come riportano i media ucraini, spiegando che il divieto è stato deciso a causa di troppe certificazioni false. Prima, secondo la decisione dell'alta dirigenza militare, gli studenti che studiavano all'estero fino al 24 febbraio potevano lasciare l'Ucraina per continuare i loro studi. «Le guardie di frontiera hanno rispettato questa norma fornendo un lasciapassare. Tuttavia, nei mesi di luglio-agosto, circa 600 uomini hanno utilizzato documenti presumibilmente falsi. Quindi oggi gli studenti maschi non possono attraversare il confine», ha detto Demchenko. (Fonte ats)

14:51

Non 300mila, ma un milione
Stando alle informazioni riportate dal giornale indipendente russo che sta operando in esilio Novaya Gazeta Europe, il Cremlino starebbe pianificando di mandare in Ucraina non 300mila nuovi soldati, ma un milione. Una fonte anonima del Cremlino ha infatti affermato che «la cifra è stata rivista più volte, ma alla fine si è deciso per un milione». Dal Cremlino, il portavoce Dmitry Peskov è al lavoro per smentire questo dato, che ha definito una «menzogna».

14:49

Code infinite al confine
Mercoledì notte migliaia di persone si sono messe in viaggio per uscire dalla Russia. La fuga ha fatto seguito all'annuncio di Vladimir Putin di una mobilitazione militare parziale in Ucraina. Diverse foto mostrano colonne infinite ai valichi di frontiera verso la Finlandia e la Georgia. Nonostante l'evidenza, data anche dal prezzo e dalla disponibilità dei biglietti aerei, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito «esagerate» le notizie dell'esodo riportate dai media.

14:37
Reuters
14:29

Macron: «La Russia ha superato un altro passo dell'escalation»
Quello di Vladimir Putin è chiaramente «un ricatto» e la Russia, con le ultime minacce del suo presidente, «ha superato un altro passo dell'escalation». Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato da BFM-TV nell'aereo che lo riporta a Parigi dopo l'Assemblea generale dell'Onu a New York. Parlando del ricorso ai riservisti e della minaccia di utilizzare l'arma nucleare, Macron ha affermato che «si tratta chiaramente di un ricatto e altrettanto chiaramente lui dispone di quelle armi. I rischi esistono. Ma è anche uno strumento di pressione». Per il presidente francese, l'uscita dalla crisi è rappresentata dal dialogo multilaterale: «la Russia - ha affermato - è chiaramente sotto pressione ma noi dobbiamo metterci in condizione di ripristinare un dialogo. Non siamo nell'impasse. Tutto questo può finire soltanto attorno a un tavolo! Non possiamo arrenderci di fronte a questa instabilità. Dobbiamo ricostruire le condizioni di un dialogo per la pace». Un obiettivo che - ha sottolineato - non si deve perseguire ad ogni costo: la pace, per Macron, «dovrà garantire almeno le linee di febbraio», ossia le frontiere in vigore prima dell'invasione del 24 febbraio, vale a dire «l'integrità nazionale» dell'Ucraina alla vigilia del conflitto. (Fonte Ats)

13:45

«Colpito un treno con i corpi di soldati russi»
A Kharkiv, liberata dalle forze ucraine dieci giorni fa, i russi hanno lanciato un attacco missilistico alla stazione ferroviaria distruggendo i vagoni frigoriferi con i corpi dei loro soldati morti in battaglia. Lo ha annunciato il capo militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, citato dal "Kiev Independent" e da Espreso TV. (Fonte Ats)

13:21

I cinque foreign fighters britannici tornati a casa 
L'organizzazione Presidium Network, con sede nel Regno Unito, ha confermato che i cinque britannici catturati dalle forze sostenute dalla Russia «sono stati rilasciati e sono sani e salvi a casa». «I cinque sono Aiden Aslin, Shaun Pinner, John Harding, Dylan Healy e Andrew Hill: non vedono l'ora di tornare alla normalità con le loro famiglie dopo questo orribile calvario», ha affermato Dominik Byrne, co-fondatore del Presidium, secondo quanto riporta il "Guardian". Oltre al 28enne Aiden Aslin e al 48enne Shaun Pinner, catturati a Mariupol e condannati a morte da un tribunale dell'autoproclamata repubblica separatista di Donetsk per «attività mercenarie», gli altri tre rimpatriati sono il cinquantenne John Harding, il ventenne Dylan Healy ed Andrew Hill, 35 anni. Mentre anche Harding e Hill combattevano come foreign fighters con le forze di Kiev, Healy è un operatore umanitario catturato dai filo-russi a un posto di blocco in aprile insieme a un altro cittadino britannico, Paul Urey, morto durante la detenzione in luglio.

12:48

Ue, nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia
Le nuove sanzioni contro la Russia si comporranno innanzitutto di «misure restrittive contro individui e entità» coinvolte nell'invasione russa e «di una stretta sull'export delle tecnologie civile europee». È quanto ha spiegato il portavoce della Commissione europea Eric Mamer, parlando delle nuove sanzioni annunciate dalla presidente Ursula von der Leyen e che saranno oggetto di un probabile primo round di incontri con le rappresentanze dei 27 tra domani e domenica. A quanto si apprende da fonti europee, sul tavolo del nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia ci sarà anche il tetto massimo al prezzo petrolio. Sulla misura c'è stato già un accordo del G7 e la Commissione europea ha già dato la propria disponibilità a procedere. (fonte ats)

12:36

Zelensky spiega lo scambio di prigionieri
«Abbiamo scambiato un fan della Russia con oltre 200 soldati. Non è un peccato dare Victor Medvedchuk in cambio di veri guerrieri: ha già fornito all'Ucraina tutto ciò che è necessario per stabilire la verità nei procedimenti penali in corso su di lui», ha affermato il presidente ucraino Volodymyr  Zelensky commentando la liberazione dell'oligarca ucraino filorusso Medvedchuk. «All'inizio ci è stato offerto di restituire 50 dei nostri in cambio di uno solo di quelli che si trovavano nel centro di detenzione preventiva del Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Medvedchuk) - ha spiegato -. Abbiamo parlato, insistito, il numero di 50 è cresciuto fino a 200...». «Ricordiamo a tutti coloro che sono in prigionia russa che faremo di tutto per il loro salvataggio», ha concluso Zelensky. (fonte ats)

12:31

Una Cina obiettiva volta a promuovere il dialogo
La Cina continuerà a mantenere una posizione «obiettiva ed equa» sulla questione dell'Ucraina e «a promuovere la pace e i colloqui» tra le parti. Lo ha detto il ministro degli esteri Wang Yi all'omologo russo Serghei Lavrov, nell'incontro di ieri a margine dell'Assemblea generale dell'Onu a New York e di cui Pechino ha dato conto oggi, aggiungendo di sperare «che tutte le parti non rinuncino ai loro sforzi di dialogo e insistano nel risolvere i problemi di sicurezza con i colloqui di pace». Lavrov ha chiarito che «la sicurezza è indivisibile» e che la Russia «è ancora disposta a risolvere il problema con il dialogo e la negoziazione». (fonte ats)

12:23
Imago
12:07

Medvedev rincara la dose: «Useremo anche il nucleare per proteggere i territori annessi»
«Si terranno referendum e le repubbliche del Donbass e altri territori saranno annessi alla Russia. La protezione di tutti i territori che hanno aderito sarà significativamente rafforzata dalle Forze armate russe. La Russia ha annunciato che non solo le capacità di mobilitazione, ma anche qualsiasi arma russa, comprese le armi nucleari strategiche e le armi basate su nuovi principi, potranno essere utilizzate per tale protezione». Lo scrive su Telegram il vicepresidente del consiglio di sicurezza Dmitry Medvedev, avvertendo che «l'ipersonico è in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente». «Pertanto - incalza l'ex presidente russo - i vari idioti in pensione con i gradi di generale non hanno bisogno di spaventarci parlando di un attacco della Nato alla Crimea. L'ipersonico è in grado di raggiungere obiettivi in Europa e negli Stati Uniti molto più velocemente. Ma l'establishment occidentale, in generale tutti i cittadini dei paesi della Nato, devono capire che la Russia ha scelto la sua strada. Non c'è modo di tornare indietro». (fonte ats)

12:01
AFP PHOTO / HO / AZOV SPECIAL FORCES REGIMENT OF UKRAINE / HO / SECURITY SERVICE OF UKRAINEMykhailo Dianov, soldato ucraino del battaglione Azov. La sua immagine aveva fatto il giro del mondo ad aprile durante l’assedio all'acciaieria Azovstal.
12:01

La felicità delle famiglie dei prigionieri
Un video dei prigionieri ucraini rilasciati dai russi è stato pubblicato dal Commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada (parlamento), Dmytro Lubinets. Tra i combattenti liberati anche l'addetto stampa e fotografo di Azovstal Dmytro "Orest" Kozatsky. La sorella, in un commento alla radio pubblica Suspilni ha detto di aver parlato al telefono con lui dopo la liberazione: "Aveva una voce molto, molto, molto felice. Io non ho nemmeno parole". La madre di "Azovian" Ilya Samoilenko, ha reso noto che pure suo figlio è stato liberato: "Ilya tornerà quando le rose fioriranno". Ora dico che le rose sono al loro posto". In libertà anche un altro difensore di Azovstal, Mykhailo Dianov, fotografato più volte da Orest con un braccio fasciato e una mano gonfia, allo stremo ma col sorriso, mentre guarda l'obiettivo: la sua immagine aveva fatto il giro del mondo nei giorni di aprile in cui il reggimento Azov difendeva strenuamente l'impianto Azovstal di Mariupol. (fonte ats)

11:56
AFP PHOTO / SECURITY SERVICE OF UKRAINE
11:52

Timida apertura da parte di Mosca
La Russia prenderà «seriamente ogni segnale di una volontà degli Usa di migliorare le relazioni», ma al momento «la direzione è contraria». Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov. (fonte ats)

11:32

C’è apprensione per le centrali nucleari
I ministri degli esteri di Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Canada, Ucraina, insieme ad alti funzionari di Svizzera, Corea, Stati Uniti, e all'Alto rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, esprimono «grave preoccupazione per le minacce poste alla sicurezza e alla protezione degli impianti nucleari destinati a scopi pacifici in Ucraina e del loro personale, che aumentano significativamente il rischio di un incidente nucleare». Lo scrivono in una dichiarazione congiunta pubblicata a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. I rischi di incidente nucleare, aggiungono, «rimarranno pericolosamente alti finché la Russia sarà presente a Zaporizhzhia». (fonte ats)

11:22

I cinque comandanti di Azov resteranno in Turchia 
In un messaggio su Telegram il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha scritto che «l'Ucraina ha liberato 215 eroi dalla prigionia russa. Apprezziamo molto il contributo di tutti coloro che sono coinvolti nel salvataggio dei difensori e non lo dimenticheremo mai. Molte grazie al presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, per aver guidato questo processo. Abbiamo concordato che i cinque comandanti Azov rilasciati saranno in condizioni confortevoli in Turchia fino alla fine della guerra e potranno vedere le loro famiglie». (fonte ats)

11:05

Liberati 10 foreign fighters
Tra i dieci stranieri liberati dalla Russia assieme 215 ucraini nell'ambito dello scambio di prigionieri figurano anche due americani e uno svedese. Gli Stati Uniti «ringraziano» il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il suo governo «per aver incluso due cittadini americani nello scambio di prigionieri annunciato oggi» con la Russia, ha affermato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan su Twitter. «Ringraziamo il principe ereditario (Mohammed bin Salman, ndr) e il governo saudita per aver facilitato» l'operazione, ha scritto ancora. (fonte ats)

10:02

Biden indigna Mosca: «Indecente il suo discorso»
La portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova ha definito «indecente» la «falsa citazione» da parte del presidente degli Stati Uniti Joe Biden delle parole di Vladimir Putin sulla «minaccia nucleare». Lo riporta Ria Novosti. «Quanto al discorso del presidente degli Stati Uniti, ritengo assolutamente indecente come è iniziato», afferma la Zakharova. Il fatto è che avrebbe iniziato a «citare il presidente della Russia. Noi, come sempre, abbiamo iniziato a ricontrollare le parole di Biden. Biden lo ha detto di sicuro, ma il presidente della Russia non l'ha detto». (fonte ats)

09:40

La Corea del Nord respinge le accuse, niente armi nucleari alla Russia
La Corea del Nord ha negato la fornitura di armi o munizioni alla Russia, ipotizzata dall'intelligence americana, respingendo attraverso i media statali la «voce di traffici» e assicurando che la nazione non ha piani sull'export militare. «Recentemente, gli Stati Uniti e altre forze ostili hanno parlato della “violazione di una risoluzione” del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, diffondendo una “voce di traffici di armi” tra la Corea del Nord e la Russia - ha riferito un dispaccio dell'agenzia ufficiale Kcna, citando un vicedirettore dell'Ufficio generale degli equipaggiamenti del ministero della difesa -. La Corea del Nord, nella sua dichiarazione, ha avvertito gli Stati Uniti di «tenere la bocca chiusa» e di smettere di far circolare tali voci, che sembrano «mirate a offuscare l'immagine del paese» eremita. La vendita di armi, tuttavia, è uno capitoli più importanti del bilancio statale per l'afflusso di valuta estera. (fonte ats)

09:06

Liberati i comandanti del battaglione Azov
I leader del battaglione Azov che per settimane hanno difeso l'acciaieria Azovstal di Mariupol - il comandante Denis Prokopenko "Redis" e il suo vice Svyatoslav Palamar "Kalina" - sono tra i prigionieri rilasciati dalla Russia. Lo ha reso noto il comandante delle forze speciali ucraine Sergey Velichko che ha pubblicato su Telegram una foto con Redis e Kalina. Oltre a Prokopenko e Palamar è stato liberato anche il comandante della 36ma brigata marina, il maggiore Sergei Volyn. Nella foto pubblicata con loro compaiono anche il capo della direzione principale dell'intelligence Kirill Budanov e il ministro dell'interno Denis Monastyrsky. L'ex comandante dell'Azov Andrey Biletsky ha scritto sulle reti sociali: «Ho appena parlato al telefono con Redis, Kalina, tutti hanno uno spirito combattivo e sono persino desiderosi di combattere. Un'altra conferma che Azov è di acciaio. Adesso i ragazzi sono già liberi, ma in un paese terzo. Rimarranno lì per un po', ma la cosa principale è già accaduta: sono liberi e vivi». (fonte ats)

08:56

Aiae preoccupata per Zaporizhzhia, danneggiati cavi di alimentazione 
I cavi di alimentazione di uno dei sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono stati danneggiati da un bombardamento, costringendo l'impianto a operare temporaneamente con generatori diesel. Lo ha affermato l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) in una nota. «Secondo le informazioni dell'AIEA ottenute dai dipendenti della centrale elettrica - si aggiunge - due generatori diesel di emergenza si sono attivati automaticamente e hanno funzionato per circa 40 minuti dopo il bombardamento, avvenuto all'1:13 ora locale. Il bombardamento ha preso di mira il territorio adiacente alla sala delle turbine del reattore, che si trova accanto all'edificio del reattore». Russi e ucraini si accusano reciprocamente di attacchi sulla centrale. (fonte ats)

08:20

Borrell: «Presto nuove sanzioni alla Russia»
«Altre misure restrittive verranno adottate al più presto in coordinazione con i nostri partner». È la decisione adottata dal Consiglio degli affari esteri straordinario dell'Ue comunicata dall'Alto Rappresentante degli affari esteri Josep Borrell. Il quale ha precisato che «continueremo ad aumentare il nostro supporto militare all'Ucraina e studieremo un nuovo pacchetto di sanzioni che prenda di mira settori dell'economia russa e una nuova lista di individui». «In linea con la Carta Onu, l'Ucraina sta esercitando il suo legittimo diritto contro l'aggressione russa a riprendere i suoi territori secondo i confini internazionali e continueremo a supportarla per tutto il tempo necessario», ha aggiunto. (Fonte Ats)

08:18

La Turchia condanna i referendum per l'annessione
La Turchia ha condannato i referendum per l'annessione alla Russia di quattro regioni sotto il suo controllo in Ucraina, definendoli «illegittimi». «Questo fatto compiuto illegittimo non sarà riconosciuto dalla comunità internazionale», ha affermato il ministero degli esteri turco in una nota. La Turchia non ha mai riconosciuto l'annessione da parte di Mosca della penisola ucraina della Crimea, avvenuta durante i primi mesi di un violento conflitto scoppiato nel 2014 e culminato con l'intervento della Russia in Ucraina il 24 febbraio. (Fonte Ats)

08:09

Scambiati 215 prigionieri ucraini con 55 russi più Medvedchuk
Duecentoquindici ucraini prigionieri dei russi sono stati liberati grazie ad uno scambio con 55 soldati russi e l'oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, «che ha già fornito tutte le prove possibili all'inchiesta»: lo ha rivelato il capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. «C'è stato un grande scambio di prigionieri. Ha attraversato diverse fasi e in luoghi diversi. Abbiamo riportato indietro 215 persone dalla prigionia russa», ha detto il capo dell'ufficio del presidente. «Si tratta di soldati, guardie di frontiera, poliziotti, marinai, guardie nazionali, truppe delle forze territoriali, doganieri e civili. Tra loro ci sono ufficiali, comandanti, eroi dell'Ucraina, difensori dell'Azovstal e militari in stato di gravidanza», ha affermato in una dichiarazione. Lo scambio - ha aggiunto - «è il risultato di accordi personali tra il presidente Zelensky e il presidente (turco, ndr) Erdogan». Tra le persone liberate ci sono anche 10 stranieri che hanno combattuto a fianco degli ucraini, alcuni dei quali minacciati di morte. Sono stati rilasciati grazie agli sforzi del principe saudita Mohammed bin Salman, si trovano in questo momento a Riad. (Fonte Ats)

08:05
Reuters