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MONDOLa Cina «ha commesso crimini contro l'umanità»

01.09.22 - 07:22
Un rapporto dell'ONU dà credito alle violazioni perpetrate ai danni degli uiguri nello Xjiniang.
Keystone
Fonte ats ans
La Cina «ha commesso crimini contro l'umanità»
Un rapporto dell'ONU dà credito alle violazioni perpetrate ai danni degli uiguri nello Xjiniang.
Per le Nazioni Unite le accuse «sono credibili» e la situazione richiede «urgente attenzione» internazionale. Da Pechino però arriva la smentita: «Sono solo calunnie».

GINEVRA - Le accuse alla Cina di aver praticato la tortura e di aver commesso «gravi violazioni» dei diritti umani nello Xjiniang sono «credibili» e la situazione richiede una «urgente attenzione» internazionale. Lo afferma un rapporto delle Nazioni Unite secondo il quale «la portata della detenzione arbitraria e discriminatoria degli uiguri e di altri gruppi a maggioranza musulmana può costituire un crimine internazionale, in particolare crimini contro l'umanità».

«Le accuse di sistemi di tortura o maltrattamenti, compresi trattamenti medici forzati e condizioni critiche di detenzione, sono credibili», ha affermato l'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite in un rapporto a lungo ritardato, insistendo sul fatto che la situazione nella regione «richiede un'attenzione urgente da parte del governo, degli organismi intergovernativi delle Nazioni Unite e il sistema dei diritti umani, nonché la comunità internazionale in senso lato».

«Calunnie» - Da parte sua la Cina si oppone «con forza» alla cosiddetta «valutazione» sullo Xinjiang rilasciata nella notte dall'Ufficio dell'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani, accusato di «diffamare e calunniare la Cina, interferendo negli affari interni della Cina». Così Liu Yuyin, portavoce della missione cinese presso le Nazioni Unite a Ginevra, ha contestato la mossa dell'Alto Commissario Michelle Bachelet a conclusione della sua missione fatta nei mesi scorsi nello Xinjiang. Liu ha aggiunto che la «valutazione» si basa «sulla presunzione di colpa, sulla disinformazione e sulle bugie fabbricate dalle forze anti-cinesi come fonti principali».

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