Cerca e trova immobili

RUSSIAI “partigiani” russi e le azioni di sabotaggio contro Putin

25.07.22 - 22:18
Dopo l'invasione si è sviluppato un movimento interno di contestazione che sta causando vari disagi all'esercito russo
Imago
Crollo di un ponte ferroviario in Russia avvenuto il primo maggio 2022 a seguito di un'azione di sabotaggio. Il binario, della linea ferroviaria Sudzha-Sosnovy Bor nella regione di Kursk, era utilizzato dai treni merci.
Crollo di un ponte ferroviario in Russia avvenuto il primo maggio 2022 a seguito di un'azione di sabotaggio. Il binario, della linea ferroviaria Sudzha-Sosnovy Bor nella regione di Kursk, era utilizzato dai treni merci.
I “partigiani” russi e le azioni di sabotaggio contro Putin
Dopo l'invasione si è sviluppato un movimento interno di contestazione che sta causando vari disagi all'esercito russo
Deragliamenti, incendi e bombe molotov hanno provocato l'ira di Mosca, che ha risposto aumentato la sorveglianza sulle linee ferroviarie dirette al fronte.

MOSCA - Il dissenso interno alla Russia aumenta. Malgrado la repressione e la disinformazione organizzata dalla propaganda di Putin, le azioni di protesta non si placano. Oltre alle manifestazioni pacifiche, alle dimostrazioni in piazza e agli striscioni contro il regime si è sviluppato un movimento partigiano. Una lotta nell’ombra fatta di incendi e bombe molotov, di deragliamenti e attacchi ai magazzini d’armi, che mira a indebolire e demoralizzare l’esercito di Mosca. 

Chi sono i partigiani russi - Il movimento è nato in modo molto spontaneo senza un coordinamento centralmente. Diversi gruppi, oltre che singoli partigiani, si sono lanciati in azioni di sabotaggio. Le appartenenze politiche si azzerano quando si tratta di lottare per l'autodeterminazione dei popoli: anarchici, filoucraini e gruppi di estrema destra, contribuiscono all’azione contro l’esercito di Putin.  

Le notizie di queste azioni coraggiose riescono a filtrare i controlli del regime e passare la frontiera grazie ai video pubblicati sulle reti Telegram proprio dagli stessi autori. In questo modo per la censura diventa quasi impossibile impedire la diffusione delle notizie. Gli incendi al centro di reclutamento militare di Nižnevartovske, l’attacco al magazzino militare di Lukhovitsy vicino a Mosca e a Perm hanno fatto velocemente il giro dei social. La lista delle azioni di sabotaggio si espande ogni giorno. Per arginare questo fenomeno la propaganda russa sta facendo passare tutti questi incendi e deragliamenti per problemi tecnici. 

La ferrovia presa di mira - Le azioni di sabotaggio si sono concentrate soprattutto contro le ferrovie. I deragliamenti di treni merci in particolare stanno causando non pochi problemi alla logistica russa. Tra marzo e giugno di quest’anno sono stati registrati ben 63 deragliamenti. Un numero che le ferrovie russe hanno cercato di mascherare con il pretesto delle cattive condizioni dei binari. Curioso che invece di avviare nuovi lavori di manutenzione per arginare il problema, il ministro dei Trasporti ha richiesto un maggiore dispositivo di sorveglianza.

Malgrado l’intervento della polizia e dei servizi segreti le azioni di sabotaggio delle ferrovie non sono diminuite. Le linee vicino alla frontiera sono particolarmente colpite dai partigiani russi. In alcuni casi si tratta di piccoli gruppi nati dopo l’invasione dell’Ucraina, altre volte invece i sabotatori si riuniscono in ampie associazioni ben strutturate. L’Organizzazione militante degli anarco-comunisti ha rivendicato per esempio un sabotaggio di vari treni militari avvenuti vicino a Kiržač, nella regione di Vladimir. «L’azione ha ritardato la circolazione dei treni che trasportavano attrezzature militari, provocando vari danni ai binari ferroviari» hanno confermato i rappresentanti della cellula.

Colpiti i rifornimenti - Le linee ferroviarie permettono all’esercito di Putin di rifornire i reparti al fronte di uomini, di mezzi e di armi grazie alla continuità territoriale con l'Ucraina. Secondo i piani dei generali russi queste linee ferroviarie, in particolare le moderne linee bielorusse, dovranno accelerare l'operazione militare e permettere di facilitare l’invasione. Non avevano tenuto conto però delle azioni di sabotaggio.

Istruzioni su Telegram - Le forze sovversive si sono organizzate in vari modi. Per coordinare le azioni di sabotaggio e per espandere il movimento, è stata ampiamente usata la rete Telegram. Diversi canali partigiani sono serviti per istruire e diffondere informazioni pratiche su come far ritardare i treni o causare danni ai binari. La caratteristica che accomuna i diversi gruppi è la mobilità e la velocità nella realizzazione delle azioni di sabotaggio. Un aspetto essenziale per sfuggire ai rigidi controlli della polizia russa.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE