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RUSSIA/LITUANIALa Russia minaccia di tagliare l'energia alla Lituania

22.06.22 - 23:51
Dopo il blocco dei prodotti russi verso l'exclave russa di Kaliningrad, arrivano le minacce di Mosca.
Keystone
Camion fermi al confine russo-lituano nella regione di Kaliningrad.
Camion fermi al confine russo-lituano nella regione di Kaliningrad.
Fonte Ats
La Russia minaccia di tagliare l'energia alla Lituania
Dopo il blocco dei prodotti russi verso l'exclave russa di Kaliningrad, arrivano le minacce di Mosca.
«Sono sicuro che l'Unione Europea si sia semplicemente dimenticata di noi», ha detto, smorzando le tensioni, il presidente della regione Anton Alikhanov.

MOSCA/VILNIUS - L'interruzione delle forniture di elettricità verso la Lituania. Potrebbe essere questa una delle contromisure di Mosca nei confronti di Vilnius, rea di avere bloccato il transito di parte dei prodotti verso l'exclave russa di Kaliningrad in applicazione delle sanzioni dell'Unione europea. Una risposta che rientrerebbe in quelle decisioni «pratiche e non diplomatiche» evocate dalla portavoce del ministero degli esteri russo Maria Zakharova.

Ma si alza qualche voce che fa pensare alla possibilità di un compromesso. «Sono sicuro che l'Ue si sia semplicemente dimenticata di noi», ha detto Anton Alikhanov, il presidente della regione di Kaliningrad. Cioè che per errore l'Unione abbia deciso di applicare misure restrittive - compreso il divieto di rifornirsi di acciaio, materiale da costruzione, elettrodomestici e autoveicoli - che non tenevano conto della specificità di questo territorio distante dalla madre Russia e stretto tra i territori Nato di Polonia e Lituania.

Anche a Bruxelles qualcuno la pensa allo stesso modo. La questione sarà discussa in seno al Consiglio europeo e «ci si aspetta che la Commissione fornisca un aggiornamento delle sue linee guida alla Lituania nelle prossime 24 ore», assicura una fonte, sottolineando che le sanzioni «non sono mai state disegnate» per colpire beni in transito da una parte del territorio russo a un'altra.

A contrastare con questi segnali di apertura sono le parole del viceministro degli esteri russo Serghei Riabkov, che lancia il sospetto sulla Lituania di avere agito su pressione degli Usa in «un nuovo capitolo della guerra ibrida che i paesi Nato e Ue hanno dichiarato alla Russia».

Anche da Helsinki arrivano commenti che contribuiscono a tenere alta la tensione: il capo di Stato maggiore dell'esercito, Timo Kivinen, ha detto che se attaccata la Finlandia resisterebbe come sta facendo l'Ucraina, con «un uso massiccio di armi, di potenza di fuoco, forze blindate e aeree».

Mosca però non mostra fretta nell'annunciare ufficialmente le contromosse per il blocco parziale di Kaliningrad, probabilmente in attesa dei segnali che verranno dal vertice europeo. Anche se il presidente della commissione esteri della Duma (la Camera bassa del parlamento) Leonid Slutsky si incarica di evocare la carta energetica, parlando di un possibile taglio delle forniture di elettricità alla Lituania, ancora dipendente per una parte del suo fabbisogno da una rete, denominata Brell, che la collega alla Russia, insieme a Estonia, Lettonia e Bielorussia.

Secondo dati dell'operatore del sistema elettrico lituano Litgrid, lo scorso anno le importazioni dalla Russia non hanno superato il 17% del totale. Ma i Paesi baltici prevedono che non riusciranno a rendersi completamente indipendenti da Mosca prima della fine del 2025.

Nel frattempo Mosca ha confermato di aver ricevuto un messaggio da Washington riguardo alla sorte di due cittadini americani, Alexander Drueke e Andy Huynh, catturati in Ucraina e accusati di essere mercenari al soldo di Kiev. Le autorità russe stanno «discutendo» la questione, ha detto Riabkov.

In precedenza il portavoce del Dipartimento di Stato americano Ned Price aveva fatto sapere che contatti erano in corso tra gli Usa e la Russia, che minaccia di sottoporre a processo i due, non escludendo che possano essere condannati a morte.

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