Cerca e trova immobili

UCRAINA: SEGUI IL LIVE107esimo giorno di guerra in Ucraina: segui il LIVE

10.06.22 - 12:05
Il «processo farsa» ai combattenti britannici e marocchino preoccupa molto l'Onu e gli Stati Uniti.
Reuters
Il «processo farsa» ai combattenti britannici e marocchino preoccupa molto l'Onu e gli Stati Uniti.
Migliaia di tonnellate di semi di girasole e olio sono bruciati in un deposito di Mariupol.

Mentre a livello internazionale si continua a lavorare per scongiurare una crisi alimentare mondiale dovuta al blocco dei porti, le forze russe continuano ad avanzare nel Donbass e in particolare nella città di Severodonetsk, dove si combatte da giorni ormai incessantemente. Nella giornata di ieri Mosca ha Intanto schierato altre truppe vicine a Zaporizhzhia, mentre a Donetsk due combattenti britannici che hanno combattuto con le truppe ucraine sono stati condannati a morte.

02:16
20:44

A questo ritmo» la guerra può continuare «per un altro anno»
«Al ritmo attuale» la Russia può proseguire la guerra in Ucraina «per un altro anno». Lo sostiene la direzione dell'intelligence militare ucraina, valutando le risorse economiche a disposizione di Mosca per proseguire il conflitto in questa modalità attuale. «La dirigenza del Cremlino probabilmente cercherà di congelare la guerra per un po' per convincere l'Occidente a revocare le sanzioni, ma poi continuerà l'aggressione» si legge nell'aggiornamento su Telegram. Secondo l'intelligence, l'obiettivo russo «è tutta l'Ucraina e non solo l'Ucraina».

18:37

La Francia auspica che l'Ucraina «vinca» la guerra
La Francia auspica che l'Ucraina «vinca» la guerra contro la Russia, ha ribadito oggi una fonte dell'Eliseo, rispondendo ad alcuni giornalisti che chiedevano chiarimenti sull'appello del presidente Emmanuel Macron a «non umiliare la Russia». «Come il presidente ha avuto occasione di dire - ha precisato la fonte della presidenza - auspichiamo la vittoria dell'Ucraina. Auspichiamo che venga ripristinata l'integrità territoriale del Paese e che questa guerra della Russia all'Ucraina cessi al più presto possibile». (fonte ats)

18:03

Incontro tra diplomatici
Il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov ha incontrato oggi l'ambasciatore Usa a Mosca John Sullivan. Lo riferisce il ministero degli Esteri di Mosca citato dalle agenzie russe. «Le parti - fa sapere Mosca senza citare l'Ucraina - hanno discusso alcune questioni dell'agenda bilaterale». (fonte ats)

17:45

Kiev non abbasserà la guardia
Il ministro dell'Interno ucraino Denys Monastyrsky ha affermato che non vi è alcun rischio imminente che la Russia marci su Kiev, ma la capitale non abbasserà la guardia. «Non c'è pericolo di un attacco a Kiev oggi», ha detto Monastyrsky. «Non c'è alcun assembramento di truppe vicino al confine bielorusso, ma comprendiamo che domani sarà possibile qualunque scenario - ha precisato -. Pertanto, è in corso un serio addestramento» su una linea di difesa intorno alla città. (fonte ats)

17:17

Azot, contatti per avviare i negoziati
I circa 800 tra militari e civili rifugiati nello stabilimento chimico Azot, a Severodonetsk, hanno cercato contatti per avviare negoziati. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti, citando un rappresentante dei separatisti del Lugansk. «Ai militanti ucraini nascosti nello stabilimento Azot, è stato spiegato che devono deporre le armi e arrendersi, non si accettano altre condizioni», ha detto l'esponente filorusso. (fonte ats)

16:49

Visita a sorpresa di Wallace a Kiev
Il ministro della Difesa britannico Ben Wallace ha compiuto oggi una visita a sorpresa a Kiev - dove è già stato dopo l'inizio della guerra il premier Boris Johnson - e ha avuto un faccia a faccia non solo con il collega Oleksii Reznikov, ma anche il presidente Volodymyr Zelensky. Secondo una nota governativa diffusa a Londra, Wallace ha potuto fare il punto in prima linea sull'andamento del conflitto e ha discusso degli aiuti del Regno Unito all'Ucraina: in primo luogo di quelli militari, con un riferimento al possibile invio di «nuove armi». Ribadito «l'obiettivo comune di consentire all'Ucraina di liberarsi dall'occupazione illegale russa». In un video diffuso sui social si vede fra l'altro Wallace rivolgersi a Zelensky da pari a pari, ed elogiarlo per «il buon lavoro» fatto finora. (fonte ats)

16:35

Una «operazione» per sbloccare il porto di Odessa
La Francia è «pronta a partecipare a un'operazione» per «sbloccare il porto di Odessa», secondo una fonte dell'Eliseo. (fonte ats)

16:21

12 medici uccisi e 47 feriti
Circa 12 medici sono stati uccisi e altri 47 sono rimasti gravemente feriti dall'inizio della guerra in Ucraina il 24 febbraio. Lo ha riferito il ministro della Salute ucraino Viktor Liashko in un'intervista a Ukrayinska Pravda. «Questo bilancio è stato verificato. Potenzialmente il numero è più alto ma al momento non ci sono conferme in merito». Secondo Liashko «attualmente non c'è carenza critica di medici» in quanto sono molti quelli «stranieri che sono pronti a venire in Ucraina». (fonte ats)

15:54

Zelensky, l'ingresso nell'Ue e la "zona grigia"
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky esorta i leader europei a non lasciare il suo paese in una "zona grigia", in vista della scadenza della fine di giugno sulla concessione o meno al Paese dello status di candidato ufficiale all'Ue. «La prima cosa da fare è eliminare finalmente questa 'zona grigia', che è così allettante per lo Stato russo (...). Nelle prossime settimane, l'Unione Europea potrebbe compiere un passo storico che dimostrerà che le parole sull'appartenenza del popolo ucraino alla famiglia europea non sono vuote», ha detto il presidente ucraino collegato in video a una conferenza internazionale sulla democrazia a Copenaghen. (fonte ats)

15:37

Mariupol, «ospedali chiusi per nascondere il colera»
I filorussi hanno chiuso gli ospedali di Mariupol per nascondere l'epidemia di colera in città. Lo ha riferito il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, come riporta Unian. «Dovrebbe essere chiaro che ora gli occupanti del Dpr stanno chiudendo quegli ospedali in modo che non riceviamo quasi nessuna informazione. Tuttavia, ora ci sono prove che ci sono i primi focolai di colera. E loro stanno combattendo contro il colera in modo tale da aver chiuso la città e di averla messa in quarantena», ha detto Boychenko. (fonte ats)
 
 

15:35
Reuters
14:14

Johnson «sconvolto» per i due britannici condannati a morte
Il premier britannico, Boris Johnson, si è detto «sconvolto» per le condanne a morte inflitte ai due britannici Aiden Aslin e Shaun Pinner da parte dei filorussi del Donetsk e ha ordinato ai ministri di fare «tutto ciò che è in loro potere» per ottenerne il loro rilascio. Lo scrive il Guardian. «Condanniamo la falsa condanna a morte di questi uomini. Non c'è alcuna giustificazione per la violazione della protezione a cui hanno diritto - ha precisato il portavoce di Downing Street -. La nostra priorità è lavorare con il governo ucraino per cercare di assicurarne il rilascio il più rapidamente possibile». La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dal canto suo definito «isterica» la reazione della Gran Bretagna alla condanna di Aiden Aslin e Shaun Pinner a Donetsk, controllata dai separatisti russi. Lo riporta il Guardian. Su Telegram, Zakharova ha affermato che la Gran Bretagna dovrebbe appellarsi alla Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr), riconosciuta a livello internazionale come parte dell'Ucraina. In precedenza, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha rifiutato di commentare i casi, affermando che sono sotto la giurisdizione della Dpr. (fonte ats)

13:20

«Estremamente preoccupati sul 'processo' farsa»
«Siamo estremamente preoccupati sul 'processo' farsa e le sue sentenze contro legittimi combattenti che prestano servizio nelle forze armate ucraine. Chiediamo alla Russia e ai suoi delegati di rispettare il diritto umanitario internazionale, compresi i diritti e le protezioni concesse ai prigionieri di guerra». È quanto scrive su Twitter il segretario di stato Usa Antony Blinken, facendo riferimento alle condanne a morte inflitte dai separatisti filo-russi a due soldati britannici e un soldato marocchino catturati dalle truppe russe mentre combattevano per l'Ucraina. (fonte ats)

13:19
keystone-sda.ch / STF (Evan Vucci)
13:08

Onu preoccupata per le condanne a morte
Le Nazioni Unite si dicono preoccupate per le condanne a morte inflitte dai separatisti filo-russi a due soldati britannici e un soldato marocchino catturati dalle truppe russe mentre combattevano per l'Ucraina. «Dal 2015, abbiamo osservato che la cosiddetta magistratura in queste sedicenti repubbliche non ha rispettato le garanzie essenziali di un processo equo, come le udienze pubbliche, l'indipendenza, l'imparzialità dei tribunali e il diritto a non essere obbligati a testimoniare. Tali processi contro i prigionieri di guerra costituiscono un crimine di guerra», ha detto la portavoce Onu Ravina Shamdasani. (fonte ats)

12:56

Bruciate migliaia di tonnellate di semi di girasole
Migliaia di tonnellate di semi di girasole e olio sono andate distrutte in un incendio che sarebbe stato causato dai russi durante il tentativo di ripristinare i servizi di alimentazione elettrica di un impianto di trasformazione a Mariupol. Lo ha reso noto il consigliere del sindaco Petro Andriushchenko, citato da Ukrinform. L'incendio è scoppiato nell'impianto Satellite, situato nel distretto di Livobereahnyi, specializzato nella raccolta e nella trasformazione dei semi di girasole in olio. Secondo Andriushchenko, le autorità di occupazione della città stanno cercando di nascondere alla leadership russa la vera entità delle perdite, poiché questi prodotti dovevano essere portati in Russia. (fonte ats)

12:31

Il Papa, le famiglie e la guerra
«Purtroppo in questo momento l'Europa, e direi specialmente le famiglie in Europa, vivono un momento che per molte è tragico e per tutte è drammatico a causa della guerra in Ucraina». Lo ha sottolineato il Papa nell'udienza alla Federazione delle Associazioni Familiari Cattoliche in Europa. «Mi associo alla vostra dichiarazione: 'Madri e padri, al di là della loro nazionalità, non vogliono la guerra. La famiglia è la scuola della pace'», ha aggiunto il Pontefice. (fonte ats)

12:23

La condanna a morte? Decide la Dpr
La decisione sui militari britannici e marocchino, condannati ieri a morte nel Donetsk, è presa «in base alle leggi della Dpr (la sedicente Repubblica Popolare del Donetsk, ndr)» e non si deve interferire «con il sistema giudiziario della Repubblica». Lo ha detto, come riporta Ria Novosti, il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov che ha esortato «a non speculare sull'argomento della condanna ai mercenari stranieri condannati nella Dpr». Lavrov ha aggiunto che la Russia è aperta al dialogo, ma «bisogna essere in due per ballare il tango» in merito a una via diplomatica come soluzione al conflitto in Ucraina. (fonte ats)

12:01
AFP
11:59

«Missili russi sui depositi di grano» a Mykolaiv
Il sindaco si Mykolaiv Oleksandr Senkevych denuncia che la città portuale meridionale continua a essere bombardata quotidianamente dall'artiglieria russa che la colpisce da tutte le direzioni e che un porto privato della città, che è uno dei più grandi porti di grano in Ucraina, è stato colpito. Il distretto è stato danneggiato, con quattro siti di stoccaggio bruciati e tutto il grano all'interno perso. Alla Bbc Newsday, il sindaco afferma che le linee di combattimento si sono spostate un po' avanti e un po' indietro, ma gli ucraini hanno attrezzature sufficienti solo per difendere la città, non per attaccare. (fonte ats)

11:08

Mariupol, 3000 tombe fresche
Oltre tremila tombe recenti, la maggior parte solo con un paletto e un numero, sono state filmate in uno dei cimiteri di Mariupol dalla giornalista free lance e film maker franco-russa Alexandra Dalsbaek che ha postato il video su Twitter. «Abbiamo visitato uno dei cimiteri di Mariupol la scorsa settimana. Vi abbiamo visto migliaia di tombe recenti, sormontate da un numero. Da questo lato del cimitero i numeri superavano i 3000», ha scritto in un post. (fonte ats)

09:00

Distrutto il Palazzo di ghiaccio, simbolo di Severodonetsk
Distrutto dai bombardamenti russi il Palazzo di ghiaccio di Severodonetsk, un simbolo della città: «Ghiaccio, pattinaggio artistico, hockey, pallavolo, scuola sportiva, concerti, quasi 50 anni di storia dello sport e dello sviluppo culturale sono andati in fumo». Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, riportato dall'Ukrainska Pravda. (fonte ats)

08:45

Ucraina nell'Ue: «Sono 2-3 i Paesi che non vogliono dare il via libera»
In seno all'Unione europea «ci sono molte proposte diverse, ma in realtà ci sono tre Paesi principali che non vogliono dare il via libera all'Ucraina oggi. E due Paesi stanno cercando attivamente di promuovere idee alternative». Lo ha detto la vicepremier ucraina per l'integrazione europea, Olga Stefanishina, a Bruxelles per tentare di dissipare lo scetticismo sulla candidatura di Kiev all'adesione all'Ue, secondo quanto riferisce Radio Svoboda. La vicepremier non ha voluto rispondere alla domanda su quali siano questi Paesi perché "potrebbe danneggiare il percorso», ma si è detta «sicura» che al Consiglio europeo del 24 giugno «nessuno dei leader dell'Unione europea potrà dire di no all'Ucraina». (fonte ats)

08:39

Mariupol, c'è il rischio di un'epidemia di colera
«I servizi medici a Mariupol sono probabilmente vicini al collasso: da maggio sono stati segnalati casi isolati di colera, una grave epidemia aggraverà ulteriormente la situazione». Lo scrive l'intelligence del Ministero della Difesa britannico in un tweet sull'aggiornamento quotidiano della situazione in Ucraina, aggiungendo che a Severodonetsk «la Russia ha di nuovo il controllo della maggior parte della città, ma le sue forze hanno fatto pochi progressi nei tentativi di accerchiare l'area più ampia da Nord e da Sud». Secondo il rapporto, la Russia sta lavorando per fornire i servizi pubblici di base alla popolazione nei territori occupati, ma l'accesso all'acqua potabile è stato incostante, mentre continuano le gravi interruzioni dei servizi telefonici e di internet. Secondo l'intelligence di Londra inoltre, è probabile che a Kherson vi sia una carenza critica di medicinali. (fonte ats)

07:54

Una «condanna farsa» per i due combattenti britannici
La «condanna farsa» dei due britannici e di un marocchino che stavano combattendo con l'esercito ucraino è «una violazione e una presa in giro» del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Lo ha affermato la procuratrice generale dell'Ucraina Irina Venediktova alla Bbc. «La Russia ancora una volta prende le distanze dal sistema basato sulle regole e mostra un palese disprezzo per lo stato di diritto», ha aggiunto Venediktova, precisando che l'Ucraina ha avviato un'indagine e prenderà provvedimenti per garantire che le persone coinvolte in «questa azione illegale» siano ritenute responsabili davanti alla giustizia. (fonte ats)

07:38

Kiev: «È una guerra di artiglieria. Dipendiamo dalle armi dell'Occidente»
Il vice capo dell'intelligence militare ucraina Vadym Skibitsky ha dichiarato che l'Ucraina sta perdendo contro la Russia in prima linea e che ora dipende quasi esclusivamente dalle armi provenienti dall'Occidente per tenere a bada la Russia. «Questa è ormai una guerra di artiglieria. I fronti sono ora il luogo in cui si deciderà il futuro e stiamo perdendo in termini di artiglieria. Tutto ora dipende da ciò che l'Occidente ci dà», ha detto al Guardian. Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha firmato un decreto che attua le decisioni prese ieri dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina sulle sanzioni nei confronti di 35 alti funzionari russi, tra cui il presidente russo Vladimir Putin. Lo scrive Ukrinform, precisando che tra i sanzionati c'è anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, il primo ministro russo Mikhail Mishustin, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev ed il ministro degli Esteri Sergey Lavrov. Le sanzioni sono introdotte a tempo indeterminato. (fonte ats)

07:37

Mosca: «L'operazione prosegue secondo i piani»
«L'operazione speciale si sta sviluppando secondo i piani militari inizialmente previsti»: lo ha detto il rappresentante permanente di Mosca presso l'Onu, Vasily Nebenzya, riferendosi all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Intervistato dalla Bbc, riporta la Tass, il diplomatico russo ha sottolineato che «nessuno aveva promesso di concludere (l'operazione) in tre o sette giorni. Alcuni esperti dicono: 'l'operazione speciale russa è ora in stallo e non sta procedendo al ritmo che era stato inizialmente previsto'. Ma il progresso è in corso. Questo è chiaro». Nebenzya ha quindi spiegato che «uno dei motivi del cosiddetto ritmo lento è che non stiamo prendendo di mira le infrastrutture civili»: le truppe «stanno solo colpendo obiettivi militari e questo richiede tempo». (fonte ats)

07:21

Beni congelati in Canada
Il Canada ha congelato beni di proprietà di cittadini russi colpiti dalle sanzioni per l'equivalente di circa 91 milioni di euro ed ha bloccato transazioni con queste persone per un valore di circa 214 milioni di euro dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina al sette giugno: lo ha reso noto la polizia del Paese sul suo sito.

07:19

Altre armi pesanti dalla Francia
La Francia potrebbe raddoppiare la fornitura di obici Caesar all'Ucraina: Parigi ne ha già consegnati sei ad aprile e altrettanti verrebbero inviati entro la fine del mese. Lo riporta l'emittente televisiva Europa 1 senza citare fonti. L'annuncio ufficiale, sottolinea, potrebbe arrivare con un viaggio di Emmanuel Macron a Kiev, una prospettiva studiata da vicino dall'entourage del presidente della Repubblica.
 

07:18

Le truppe Buryat via da Severodonetsk
I russi hanno ritirato le restanti truppe Buryat da Severodonetsk perché sono notevolmente più deboli di quelle ucraine: lo ha detto il capo dell'amministrazione militare della regione di Lugansk, Serhii Gaidai, riferendosi all'etnia dei miliziani provenienti dalla zona in cui viene addestrata la brigata dell'estremo oriente russo che avrebbe compiuto i massacri di Bucha. Lo riporta la Ukrainska Pravda. «Stanno cadendo come mosche. I russi hanno ritirato le restanti truppe Buryat da Severodonetsk perché non possono resistere ai combattimenti con i difensori ucraini», ha detto Gaidai. Secondo il funzionario, inoltre, le forze russe stanno sparando intensamente sulla vicina Lysychansk con armi di grosso calibro in grado di penetrare il cemento. Per questo, ha spiegato, gli abitanti di Lysychansk sono in grave pericolo anche nei rifugi.

06:39
KeystoneUn carro armato russo avanza nelle regione di Donetsk.