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UCRAINA: SEGUI IL LIVEIl 104esimo giorno di guerra: segui il LIVE

07.06.22 - 07:07
Il vice ministro ucraino Taras Vysotskyi: «Prima esportavamo 6 milioni di tonnellate di grano al mese. Ora siamo a 2».
Reuters
Il vice ministro ucraino Taras Vysotskyi: «Prima esportavamo 6 milioni di tonnellate di grano al mese. Ora siamo a 2».
Il numero due del Cremlino, Dmitri Medvedev, attacca l'Occidente: «Li odio. Vorrei farli sparire». Il ministro russo degli Esteri oggi in Turchia: sul tavolo anche la questione del grano. Fonti russe: Kherson e Zaporizhzhia «fuori dall'eventuale accordo con Kiev».

Il conflitto in Ucraina giunge oggi al 104esimo giorno. Ieri la Russia si è detta pronta a colpire territori ucraini più lontani dai propri confini quanto più potente sarà la portata delle armi che Kiev riceverà dall'Occidente. Al ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è inoltre stato negato l'accesso nello spazio aereo europeo per raggiungere la Serbia.

19:12

Seicento civili torturati nelle cantine di Kherson
«In base alle nostre informazioni, circa seicento persone vengono trattenute in cantine nella regione di Kherson», dove sono tenute «in condizioni disumane e sono vittime di torture». A denunciarlo è la rappresentante permanente della presidenza ucraina in Crimea, Tamila Tacheva, spiegando che per la maggior parte si tratta di «giornalisti e militanti» che hanno organizzato «manifestazioni pro-Ucraina». (fonte ats)

18:18

Prime navi cargo a Mariupol
Le prime navi cargo sono entrate nel porto di Mariupol. Lo ha dichiarato il ministro della difesa russo Sergey Shoigu, stando a quanto riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. «Lo sminamento del porto marittimo di Mariupol è stato completato. Funziona come al solito e ha ricevuto le prime navi mercantili», ha detto Shoigu aggiungendo che i porti marittimi di Mariupol e Berdyansk funzionano normalmente e sono pronti a spedire grano. (Fonte ats)

16:42

I nuovi McDonald's russi pronti a riaprire
I primi 15 ristoranti del nuovo McDonald's in Russia apriranno ai clienti nella regione di Mosca il 12 giugno, secondo quanto annunciato dalla stessa azienda subentrata a quella originale americana uscita dal paese in regime di sanzioni per l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta la Tass. Seguiranno poi le aperture in altre zone della Federazione russa. Quando McDonald's uscì in maggio, vendette le sue filiali russe a uno dei suoi detentori di licenza, Alexander Govor, che ne ha fatto una nuova impresa, ancora in attesa di un nuovo nome. Alcuni giorni fa Govor ha dichiarato a Forbes di voler riaprire il 12 giugno il McDonald's di piazza Puskin a Mosca e poi di incrementare le attuali 840 rivendite sparse in Russia a 1000. (fonte ats)

16:09

Morto un primo combattente volontario tedesco
Due giorni fa è stata comunicata l'uccisione in Ucraina di Björn C., 39 anni, originario del Brandeburgo e combattente volontario nella Ildu - Legione internazionale di difesa territoriale dell'Ucraina. Si tratterebbe del primo tedesco caduto nella guerra ucraina. Come riporta il tabloid tedesco Bild, la morte dell'uomo, che era soprannominato "Panzer" dai compagni, è stata resa nota dalla sua stessa unità militare e sarebbe avvenuta per fuoco russo. Il ministero degli esteri tedesco si sta impegnando per chiarire il caso ed è in contatto con le autorità ucraine. L'Ildu conterebbe circa 20'000 volontari stranieri che supportano la difesa dell'Ucraina. (fonte ats)

16:03
Reuters
15:57

Sei mesi per sminare le acque dei porti ucraini
Ci vorranno circa sei mesi per liberare dalle mine le acque dei porti ucraini che si affacciano sul Mar Nero. Lo ha affermato oggi il vice ministro ucraino della politica agraria Taras Vysotskyi, parlando nel corso dell'International Grains Council. Prima del blocco navale imposto dalla Russia, l'ex repubblica sovietica era in grado di esportare circa 6 milioni di tonnellate di grano al mese. Ma in questo momento la capacità è ridotta a un terzo.

15:53

«Il 97% del Lugansk in mano a Mosca»
La regione del Lugansk è ormai quasi del tutto in mano alla Russia. Lo ha annunciato oggi il ministro della Difesa russo, il generale Sergei Shoigu, quantificando l'area controllata della regione orientale ucraina al 97% del suo totale. 

14:03

I caduti dell'Azovstal, i loro corpi trasferiti a Kiev
I corpi dei combattenti ucraini uccisi nell'acciaieria Azovstal di Mariupol, restituiti dalla Russia alle autorità ucraine, sono stati trasferiti a Kiev. Lo riferisce Ukrinform citando il Centro per la comunicazione strategica e la sicurezza dell'informazione e l'associazione delle famiglie dei difensori di Azovstal. «Un terzo dei corpi sono quelli dei combattenti del reggimento Azov. L'appartenenza degli altri cadaveri ad altre unità militare è in fase di verifica», riferisce il rapporto. I familiari dei caduti saranno chiamati per l'identificazione ma il lavoro degli esperti forensi potrebbe durare tre mesi. Il 4 giugno scorso, ricorda Ukrinform, Ucraina e Russia hanno scambiato i corpi dei soldati sulla linea del fronte nella regione di Zaporizhzhia. (fonte ats)

13:38

Mariupol, epidemia «esplosiva» di colera
Mariupol è sull'orlo di un'epidemia «esplosiva» di colera: sta «letteralmente annegando» nelle acque contaminate dai rifiuti e dalla decomposizione di sepolture improvvisate, aggravate dall'arrivo del caldo. Lo ha detto il vicesindaco della città ucraina Sergei Orlovio, sottolineando - secondo quanto precisano alcuni siti ucraini - che le forze d'occupazione russa hanno messo la città in quarantena. (fonte ats)

12:42

Verso la normalità
«Il porto di Mariupol è stato liberato dalle mine. Sta funzionando normalmente e ha iniziato a ricevere navi da carico. Le operazioni di sminamento nell'acciaieria Azovstal continuano, a oggi sono stati scoperti quasi 15'000 ordigni esplosivi», ha detto il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, citato da Interfax. «La vita si sta normalizzando» a Mariupol, come in tutte le zone «liberate» del Donbass, ha detto aggiunto. «Le forniture di acqua e di energia elettrica sono state progressivamente ripristinate nelle aree residenziali di Mariupol, le strade sono state ripulite e le istituzioni sociali stanno riprendendo a funzionare».

12:36

I russi si muovono verso Kherson
Le truppe russe si stanno ritirando da Melitopol e da parte del distretto di Vasylivka a Zaporizhzhia, nell'Ucraina sud-orientale, e si stanno muovendo in direzione di Kherson, nel sud del Paese. Lo ha detto alla tv pubblica ucraina il capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporozhzhia, Alexander Starukh, osservando tuttavia che le unità militari della Federazione russa non abbandonano i tentativi di avanzare ulteriormente nell'est della regione. (Fonte ats)

12:27
12:18

Mariupol, via la scritta
I russi vogliono smantellare l'iscrizione monumentale del nome di Mariupol che accoglie i visitatori all'ingresso della città per sostituirla con una in lingua russa. Lo scrive Ukrainska Pravda, citando il Consiglio comunale di Mariupol. Secondo quanto riportato dal sito ucraino, gli occupanti avrebbero intenzione di sostituire il monumento, oggi dipinto con i colori della bandiera ucraina, con uno che riporti la grafia russa del nome di Mariupol. In un video diffuso dal Consiglio comunale di Mariupol su Telegram si sente un uomo russo che dice che l'iscrizione «sarà corretta con il normale nome russo della città russa». (fonte ats)

12:02

Kiev nega l'ingresso a Zaporizhzhia
L'Ucraina nega la visita del capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) alla sua centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dalle forze russe: lo ha reso noto il governo di Kiev. (fonte ats)

11:35

Oltre 1,7 milioni di ucraini in Russia
«Oltre 1,7 milioni di residenti dell'Ucraina, tra cui 276.000 bambini, sono sul territorio russo, distribuiti in 56 regioni della Federazione»: lo dichiara una fonte delle forze dell'ordine alla Tass. «Più di 1,7 milioni di persone provenienti dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dall'Ucraina hanno attraversato il confine russo, tra cui 276.000 bambini», ha dichiarato, aggiungendo che quasi 20.000 rifugiati sono entrati in Russia nelle ultime 24 ore, e che 507.000 hanno la cittadinanza russa, oltre 907.000 sono cittadini delle autoproclamate Repubbliche di Donetsk e Lugansk. Kiev denuncia invece deportazioni forzate. (fonte ats)

11:19

Kherson e Zaporizhzhia «fuori dall'eventuale accordo con Kiev»
Le regioni di Kherson e Zaporizhzhia non saranno incluse nell'eventuale accordo con l'Ucraina. Se Kiev prenderà contatto con Mosca, lo status di queste due regioni non sarà discusso, così come la questione della Crimea e del Donbass è già chiusa per la Russia. Ne ha parlato una fonte russa di alto rango con il quotidiano Izvestia osservando che la stragrande maggioranza degli abitanti della regione sostiene la Russia. Secondo alcune fonti, il corso del processo dipenderà da come finirà l'escalation lungo la linea di contatto nel territorio del Donbass: secondo alcune stime, nelle prossime settimane è prevedibile una tregua. L'attuale escalation, hanno affermato le fonti, dovrebbe concludersi nelle prossime settimane, possiamo presumere una settimana o due. In ogni caso, a un certo punto entrambe le parti avranno bisogno di una tregua per aumentare le riserve e ricostituire le scorte di armi. Tuttavia, ciò non garantisce la ripresa del dialogo tra le parti. Mosca - hanno aggiunto le fonti - era pronta a fermare l'operazione speciale già a marzo, durante i negoziati delle delegazioni ad Antalya, la stessa Ucraina ha offerto uno status neutrale e garanzie di sicurezza senza includere il Donbass e la Crimea. (fonte ats)

11:17

Grano, oggi Lavrov arriva in Turchia
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov arriverà oggi in Turchia per discutere con le autorità di «questioni regionali e relazioni bilaterali». Lo fa sapere il ministero degli Esteri turco attraverso un comunicato secondo cui la visita si svolgerà nella giornata di oggi e anche di domani. La scorsa settimana, Ankara aveva fatto sapere che Lavrov si sarebbe recato in Turchia con una delegazione del ministero della Difesa russo per discutere di come creare corridoi sicuri per il trasporto di prodotti agricoli dall'Ucraina tramite il mar Nero. (fonte ats)

10:53
Reuters
10:49

«Gli occidentali? Li odio. Sono bastardi e fanatici»
L'ex presidente russo Dmitri Medvedev, fedelissimo di Putin, ha espresso nuove durissime parole contro l'Occidente. «Mi viene spesso chiesto perché i miei post sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi fanatici. Vogliono la morte per la Russia e finché sono vivo, farò tutto il possibile per farli sparire», ha scritto su Telegram l'attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza.

10:23

Figi, il superyacht russo sarà consegnato agli Usa
La corte suprema delle Figi ha stabilito che il superyacht di proprietà russa Amadea dovrà essere rimosso dalle sue acque e consegnato agli Stati Uniti a causa dei suoi elevati costi di gestione, che la nazione insulare del Pacifico vede come uno spreco di denaro. Lo riporta il Guardian. Sospettato di appartenere all'oligarca russo Suleiman Kerimov, lo yacht era stato sequestrato dalla polizia delle Figi a metà aprile. L'Fbi aveva detto che gli Stati Uniti avrebbero pagato i suoi costi di gestione stimandoli in oltre 25 milioni di dollari all'anno. Tuttavia, finora è stato il governo delle Figi a pagare il conto, in attesa della conclusione di un ricorso in appello contro il sequestro avviato dalla proprietà del superyacht, la Millemarin Investments. La corte ha stabilito che in nome dell'interesse pubblico lo yacht deve lasciare «le acque delle Figi», perché la sua manutenzione «sta costando cara al governo delle Figi». (fonte ats)

08:57

Pesanti combattimenti in corso a Severodonetsk
Pesanti combattimenti sono in corso nella città dell'Ucraina orientale di Severodonetsk, le truppe russe stanno continuando a prenderla d'assalto: è quanto ha dichiarato l'esercito di Kiev nel suo rapporto operativo della mattina, citato dal Guardian. Secondo lo Stato maggiore, le truppe ucraine hanno respinto gli attacchi russi nelle città di Nahirne, Berestov, Krynychne e Rota e avrebbero anche colpito alcune unità militari di Mosca nella regione di Kherson (Sud) e depositi di munizioni nella regione di Mykolayiv, sempre nel meridione del Paese. L'ultimo aggiornamento fornito dal capo militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai afferma che gli attacchi russi in direzione di Novookhtyrka e Voronove sono stati respinto. Secondo quanto riferisce l'intelligence britannica, lo scorso fine settimana le truppe russe hanno ripreso il controllo di alcune parti di Severodonetsk, ma probabilmente Mosca punta ancora a isolare l'area della città strategica dell'Ucraina orientale sia dal Nord (Izyum) sia dal Sud (Popasna). (fonte ats)

07:59

Kiev, navi russe si ritirano dalle coste ucraine
Le navi della flotta russa del Mar Nero si sono ritirate a più di 100 chilometri dalle coste ucraine a causa degli attacchi delle forze di Kiev con missili e droni: lo ha reso noto la Marina ucraina, secondo quanto riporta la Cnn. Nel tentativo di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, i russi avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson, ha spiegato la Marina, sottolineando comunque che la minaccia di attacchi missilistici dal mare rimane. (fonte ats)

07:27

«I russi vogliono prendersi Zaporzhzhia»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto incontrando giornalisti a Kiev che i colloqui con la Russia «sono a livello zero» e che le truppe di Mosca puntano alla conquista della strategica città di Zaporizhzhia. Per il presidente, citato dal Guardian l'avanzata russa crea una «situazione di massima minaccia», ma che le truppe ucraine sono pronte a combattere: «Il nemico vuole occupare la città di Zaporizhzhia. Sono di più, sono più potenti, ma noi abbiamo la possibilità di combattere». Zelensky ha poi aggiunto che oltre 2.500 combattenti che avevano resistito nelle acciaierie di Azovstal a Mariupol sono ora detenuti nelle regioni di Donetsk e Lugansk, precisando che la prima fase dell'operazione - farli uscire vivi da Azovstal - è stata compiuta. «Oggi c'è la seconda parte. Portarli a casa vivi», ha affermato.

07:04

Offensiva su Severodonetsk
La Russia, dopo qualche difficoltà, ha rilanciato l'offensiva sulla città di Severodonetsk e nella regione.

07:03

Ritirata da Melitopol
Il sindaco di Melitopol ha dichiarato al Kyiv Indipendent che i russi hanno abbandonato tutti i chekpoint militari attorno alla città ucraina in seguito all'avanzata delle forze di Kiev nella regione di Zaporizhzhia.

07:00

«Servono più lanciarazzi»
Per sconfiggere i russi l'Ucraina ha bisogno di «almeno 60 sistemi di lanciarazzi multipli», molti di più di quelli finora promessi da USA e Regno Unito. La richiesta, citata dal Guardian, proviene direttamente dal tenente colonnello Oleksiy Arestovych, il consigliere militare di Zelensky. «Meno ne avremo e peggiore sarà la nostra situazione. Se otteniamo sessanta di questi sistemi - precisa l'alto ufficiale dell'esercito ucraino - i russi perderanno ovunque la capacità di avanzare. Con 40 avanzeranno lentamente, mentre con 20 sarà impossibile fermare la loro avanzata e il numero di vittime sarà alto».

06:48
Reuters