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RUSSIA / SVIZZERAL'ex diplomatico russo all'Onu ora ha paura

25.05.22 - 11:00
Boris Bondarev aveva rassegnato le sue dimissioni in segno di protesta contro l'aggressione all'Ucraina voluta da Putin.
Reuters/Keystone
Nel tondo: Il diplomatico russo Boris Bondarev. Sullo sfondo: una conferenza presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra.
Nel tondo: Il diplomatico russo Boris Bondarev. Sullo sfondo: una conferenza presso la sede delle Nazioni Unite a Ginevra.
Fonte ats
L'ex diplomatico russo all'Onu ora ha paura
Boris Bondarev aveva rassegnato le sue dimissioni in segno di protesta contro l'aggressione all'Ucraina voluta da Putin.
Ora il diplomatico è stato messo sotto protezione dalle autorità elvetiche. «Li ringrazio. È incredibilmente importante avere qualcuno che ti sostiene e protegge. Mi piacerebbe rimanere in Svizzera e trovare un nuovo lavoro».

GINEVRA - Il diplomatico russo presso le Nazioni Unite a Ginevra Boris Bondarev teme per la sua vita dopo aver rassegnato le dimissioni in segno di protesta contro la guerra in Ucraina e il presidente Vladimir Putin. In un'intervista ha espresso gratitudine per la protezione offerta dalle autorità svizzere.

«Quando sei solo e devi aspettarti, a torto o a ragione, di essere vittima di violenza, è incredibilmente importante sapere che c'è qualcuno che ti sostiene e cerca di proteggerti», ha dichiarato il diplomatico 41enne al Tages-Anzeiger di oggi. Egli «ringrazia sentitamente» la missione svizzera presso le Nazioni Unite a Ginevra e il governo elvetico per questo.

Dopo le dimissioni - le prime di un rappresentante ufficiale della Russia - Bondarev per il momento vuole rimanere in Svizzera e cercare un nuovo lavoro. Sta valutando tutte le opzioni, compresa quella di chiedere asilo in Svizzera o in un altro Paese.

Bondarev ha affermato che le sue aperte critiche al presidente russo Vladimir Putin e al ministro degli esteri Sergei Lavrov sono giudicate un crimine in Russia. «Non sono considerato solo un oppositore, come diplomatico sono anche un funzionario. Quindi un procedimento penale è quasi certo per me», ha detto aggiungendo di avere paura per la sua famiglia, i suoi parenti e i suoi amici più stretti.

In merito alle motivazioni del suo gesto, il diplomatico dimissionario ha detto di voler essere d'ispirazione per i colleghi e i connazionali che pensano di non poter fare nulla: «È sempre possibile alzarsi e dire la verità».

Il consigliere della missione russa presso le Nazioni Unite a Ginevra si è dimesso lunedì dopo 20 anni di servizio per protestare contro la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. Il Cremlino ha preso le distanze e il portavoce ha affermato che Bondarev «non è più con noi, è contro di noi».

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COMMENTI
 

Tiki8855 1 anno fa su tio
È inutile tirare il sasso per poi nascondere il braccio....

M70 1 anno fa su tio
certo x tutti il lavoro in Svizzera..tranne per i ticinesi. vergogna!

Dex 1 anno fa su tio
Ho notato che nessuno ha fatto nulla per far cessare la guerra. Mi sembra che la vogliono tutti sta maledetta guerra 😡

Nicola1987 1 anno fa su tio
Alle azioni si risponde alla conseguenze, ma non a carico nostro

Sogno 1 anno fa su tio
Risposta a Nicola1987
Vorrei vedere se fossi tu al suo posto.....

seo56 1 anno fa su tio
La Russia democratica 😡😡😡😡 Putin deve essere sconfitto e rinchiuso in galera a pane e acqua

gmogi 1 anno fa su tio
Ma si dai trovati un lavoro qui da noi, tanto l’importante è non essere Svizzeri (Ticinesi) per poter lavorare

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a gmogi
Il solito piagnone locale.

leopold 1 anno fa su tio
Risposta a gmogi
Razzismo sempre presente e dilagante. Utilizzo corretto della lingua italiana, un aspetto a molti sconosciuto. Ecco e per fortuna, giungono persone in Ticino per poter lavorare e portare cultura. D'altronde "gmogi" non si può offrire attività professionali ad analfabeti funzionali...

Tiki8855 1 anno fa su tio
Risposta a gmogi
basta essere ucraini con il permesso S e tutte le porte sono aperte!

Shion 1 anno fa su tio
Risposta a leopold
Bravo. Infatti il frontalierato ci ha portato la cultura del dumping e un mare di polveri fini, fantastico.
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