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PORTOGALLO«Rifugiati ucraini accolti dai filorussi», decine di denunce

29.04.22 - 18:24
Avrebbero approfittato della situazione per raccogliere informazioni, non solo in Portogallo
Archivio Reuters
Fonte ats ans
«Rifugiati ucraini accolti dai filorussi», decine di denunce
Avrebbero approfittato della situazione per raccogliere informazioni, non solo in Portogallo

LISBONA - L'Associazione degli Ucraini in Portogallo ha denunciato che «in tutto il Paese» ci sono casi di rifugiati accolti da enti o organizzazioni con funzionari filo-russi, che ne avrebbero approfittato per raccogliere informazioni. A dare la notizia sono diverse testate, tra cui l'agenzia di stampa Lusa e il settimanale Expresso.

«Da quando i rifugiati hanno iniziato ad arrivare a marzo, abbiamo iniziato a ricevere avvisi che venivano accolti da persone filo-russe, che si facevano passare per membri di organizzazioni internazionali o addirittura ucraine», ha detto alla Lusa il presidente dell'Associazione degli Ucraini Pavlo Sadoka, aggiungendo che è venuto a conoscenza di casi simili in diverse parti d'Europa.

Tra i casi concreti che hanno fatto esplodere la questione in Portogallo ci sono quelli legati al comune di Setúbal, una cittadina portuale e industriale non lontano da Lisbona. Il settimanale Expresso ha infatti raccontato la storia di Olga (non viene specificato il cognome per rispetto della privacy), una donna ucraina di 35 anni fuggita dalla guerra con le due figlie di sei e otto anni.

Olga è arrivata in Portogallo il 19 di marzo e al comune di Setúbal, al quale si è rivolta per cercare protezione, sarebbe stata accolta da funzionari russi, che parlandole in russo, le avrebbero fotocopiato i documenti e chiesto dove si trovasse il marito. Si trattava in effetti di Igor Khashin, ex presidente della Casa Russia e membro di altre associazioni filo-russe e vicine al governo di Mosca, e di sua moglie impiegata al comune, Yulia Khashin. Fino a ora i due si sarebbero occupati dell'accoglienza di oltre 160 rifugiati, Yulia come funzionaria comunale e Igor come traduttore all'ufficio per l'impiego.

Sadoka sostiene di aver ricevuto decine di denunce di rifugiati che si sono sentiti minacciati, non solo a Setúbal, e per questo, racconta, ha avvertito «da più di un mese i servizi segreti portoghesi sulla presenza di agenti infiltrati nelle organizzazioni che stavano dando appoggio ai rifugiati e a raccogliere informazioni sulle loro famiglie».

Oggi la questione è stata ripresa anche in parlamento, dove esponenti di vari partiti, tra cui il principale partito di opposizione Psd (Partido Social Demócrata) hanno chiesto un'audizione con l'ambasciatrice dell'Ucraina in Portogallo, Inna Ohnivets, e con il sindaco di Setúbal, del quale hanno anche chiesto le dimissioni.

Intanto l'amministrazione comunale della cittadina portuale ha difeso la legittimità del proprio operato, annunciando tuttavia la sospensione di Yulia Khashin dal suo incarico «fino a che la situazione non sarà chiarita».

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