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STATI UNITIOrganizzano una festa (che non voleva), e poi lo licenziano: risarcito

19.04.22 - 18:12
Dagli States una sentenza ha fatto emergere una storia che ha dell'assurdo
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Organizzano una festa (che non voleva), e poi lo licenziano: risarcito
Dagli States una sentenza ha fatto emergere una storia che ha dell'assurdo
Un uomo che soffre di disturbi d'ansia ha avuto un attacco di panico alla sua festa a sorpresa, e sostiene di essere stato licenziato per questo. Il Tribunale ha ordinato un risarcimento di 450'000 dollari nei suoi confronti.

FRANKFORT - Un impiegato del Kentucky è stato risarcito per 450'000 dollari dall'azienda che ha deciso di organizzare e dedicargli una festa di compleanno a sorpresa, nonostante la sua richiesta di non farlo.

L'uomo soffre infatti di disturbi d'ansia, e aveva già avvertito i suoi colleghi e superiori che un party a sorpresa gli avrebbe causato stress e ansia. Ciononostante, come riporta l'emittente Bbc, la festa è stata organizzata lo stesso, e il collaboratore è effettivamente stato colpito da una serie di attacchi di panico.

È successo nel 2019 alla Gravity Diagnostics, in Kentucky. All'interno dell'azienda, il manager è solito organizzare feste a sorpresa per i compleanni dei dipendenti, ma in questo caso ne è scaturita una situazione complicata.

Lo svolgersi dei fatti
Colto dalla festa a sorpresa, l'uomo è stato colpito da un attacco di panico ed ha lasciato rapidamente la festa, andando nella sua auto a calmarsi. È rimasto nella sua vettura persino per mangiare il suo pranzo.

Il giorno dopo, però, il collaboratore è stato criticato in una riunione, dove il manager l'ha accusato di «comportarsi in modo infantile» e di «impedire» ai suoi colleghi di divertirsi. La riunione, diventata tesa, ha provocato nell'uomo un secondo attacco di panico, e l'azienda l'ha quindi lasciato a casa per due giorni. 48 ore dopo, però, il protagonista della vicenda è stato licenziato per «preoccupazioni per la sicurezza sul posto di lavoro».

Da qui è partita la denuncia, con il dipendente che sostiene che l'azienda lo abbia discriminato «sulla base di una disabilità». Il processo ha avuto luogo alla fine di marzo, e la sentenza della giuria è stata quella di ricompensare l'uomo per 450'000 dollari (300'000 dollari per lo stress emotivo e 150'000 dollari di salario perso).

L'azienda nega qualsiasi atto illecito
Secondo la Gravity Diagnostics - che si occupa di tamponi Covid - il licenziamento è stato assolutamente giustificato, in quanto il collaboratore avrebbe «violato» la politica relativa alla «violenza sul posto di lavoro». 

All'emittente locale Link NKY, la direttrice operativa Julie Brazil ha dichiarato che le vittime, in questo caso, erano in realtà «i dipendenti», e non il querelante. Per questo, l'azienda sta valutando di fare appello.

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