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Lo strazio dei pompieri attivi nelle zone di combattimento

UCRAINALo strazio dei pompieri attivi nelle zone di combattimento

17.03.22 - 06:00
L’associazione internazionale dei pompieri è «profondamente preoccupata» per i colleghi impiegati nel conflitto
Keystone / AFP
Lo strazio dei pompieri attivi nelle zone di combattimento
L’associazione internazionale dei pompieri è «profondamente preoccupata» per i colleghi impiegati nel conflitto
Mentre giungono i rapporti sulle prime vittime, dall'estero arrivano kit e attrezzature, ma anche volontari, per aiutare i pompieri nelle zone più calde

KIEV - Dall'Ucraina squarciata dalla guerra continuano ad arrivare fotografie strazianti, immagini di condomini, scuole, e altri edifici colpiti e dilaniati da bombardamenti, con le vittime che aumentano di giorno in giorno, in un bilancio che si fa sempre più drammatico.

Le foto che arrivano dalla capitale Kiev, dal nord di Chernihiv, dal sud di Mariupol, dall'est di Kharkiv e da poco anche dall'ovest di Lutsk hanno tutte un denominatore comune: la presenza dei pompieri, spesso sfiniti, accanto ai soldati e ai sanitari, accanto ai cadaveri, accanto alle macerie. Imperterriti, nonostante i missili continuino a cadere, accorrono da un bombardamento all'altro per combattere le fiamme e per tentare di mettere in salvo le persone colpite.

La pressione per affrontare le conseguenze dei bombardamenti è tanta, e anche le perdite iniziano a farsi sentire. Lunedì, infatti, dodici pompieri sono morti durante un intervento in prima linea. Lo ha confermato l'Associazione internazionale dei pompieri e dei servizi di soccorso (CTIF), il cui Presidente Ken Stuebing si è detto «profondamente rattristato». «Questi eroici dipendenti pubblici, uccisi nell'adempimento del loro dovere durante le ostilità della guerra, hanno dimostrato un vero coraggio disinteressato» ha detto al portale dedicato FireRescue1.

«Siamo profondamente preoccupati»
La CTIF, in un comunicato pubblicato sul proprio sito, si è poi detta «profondamente preoccupata» per tutti i pompieri impegnati durante questo conflitto, condividendo la lettera che il Dipartimento centrale dei servizi d'emergenza di Kiev ha inviato proprio alla CTIF per chiedere «qualsiasi assistenza possibile» per le caserme ucraine. «A causa dell'aggressione russa, le emergenze si sono moltiplicate», si legge nella missiva, «ogni giorno i pompieri rischiano le loro vite per combattere gli incendi dai bombardamenti, per mettere in salvo le persone colpite dai disastri, per assicurarsi che le evacuazioni possano aver luogo, tutto nonostante le truppe russe continuino ad aprire il fuoco».

«La vostra assistenza per queste unità di soccorso antincendio potrebbe salvare centinaia di vite», è l'ultima frase del messaggio rivolto alla comunità internazionale.

Uno sforzo internazionale
La risposta è stata celere. In primis sono stati i servizi antincendio del Regno Unito ad avere raccolto e donato più di 5'000 tra kit e attrezzature per sostenere i pompieri ucraini. Anche gli Stati Uniti e molti altri Paesi si stanno organizzando per inviare il possibile, tra cui dei volontari che hanno deciso d'intraprendere il viaggio. «Questa è la massima espressione del nostro settore - ha commentato il Presidente del National Fire Chiefs Council britannico, Mark Hardingham, al portale IFSEC - «lavorare disinteressatamente insieme e sostenendosi l'un l'altro, per aiutare e tentare di salvare delle vite».

Sul campo la pressione umana, fisica, ma anche psicologica sul corpo dei pompieri è tanta, e per questo anche la CTIF si augura che i conflitti possano concludersi «il più presto possibile».

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COMMENTI
 

F/A-19 2 anni fa su tio
Non capisco quando riportano notizie dove la povera gente sotto le bombe non ha acqua da bere e poi fan vedere gli interventi dei pompieri dove buttano acqua dappertutto, mi sfugge qualcosa?

seo56 2 anni fa su tio
Onore ai vigili del fuoco!
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