Cerca e trova immobili

UCRAINA«Il discorso non è se ci sarà una crisi alimentare globale, ma quanto sarà estesa»

08.03.22 - 17:34
L'allarme dei produttori di fertilizzanti che dipendono da Russia e Ucraina: «Situazione già critica prima della guerra»
Deposit
«Il discorso non è se ci sarà una crisi alimentare globale, ma quanto sarà estesa»
L'allarme dei produttori di fertilizzanti che dipendono da Russia e Ucraina: «Situazione già critica prima della guerra»

KIEV - Che la guerra in Ucraina potrebbe tradursi in maniera negativa sull'approvvigionamento e sul costo delle derrate alimentari in Europa è una cosa da ben nota già da prima che il conflitto esplodesse.

L'Ucraina, infatti, è uno dei maggiori produttori mondiali di cereali che esporta in tutto il mondo, dove vengono usati per la produzione di una sterminata serie di beni di consumo tra i quali anche la pasta e il pane. 

A mostrare un'altra sfaccettatura di un'ipotetica crisi alimentare globale, ci ha pensato la BBC scrivendo di un'altra risorsa estremamente preziosa a rischio a causa della guerra e di cui si parla davvero molto poco: ovvero i fertilizzanti che vengono utilizzati nell'agricoltura su larga scala.

Russia e Ucraina, in pochi lo sanno, sono fra i maggiori produttori di carbonato di potassio (noto anche come potassa) e di fosfati, ingredienti-chiave per la realizzazione dei fertilizzanti utilizzati nelle coltivazioni di tutto il pianeta. 

Al momento il prezzo di questi prodotti sarebbe già alle stelle perché sarebbe direttamente collegato a quello del gas, che si aggira attorno ai massimi storici. E legata al metano è anche la produzione di ammoniaca, altra sostanza fondamentale nel processo di realizzazione delle sostanze di cui sopra.

Conferma all'emittente britannica la criticità della situazione un professionista del settore, ovvero il boss del grossista internazionale di fertilizzanti Yara: «Già prima che la guerra scoppiasse eravamo in un momento delicatissimo per l'emisfero settentrionale, è il periodo dell'anno in cui le materie prime devono iniziare a spostarsi per arrivare là dove saranno elaborate», conferma Svein Tore Holsether, «ora come ora il discorso non è se ci sarà una crisi alimentare globale, ma quanto questa sarà estesa».

Il motivo, al di là dei costi, è legato alla produttività: «Senza fertilizzanti la produzione si dimezza, questo significa che i raccolti mondiali potranno sfamare solo la metà della gente rispetto alla norma», commenta ancora Holsether.

A rischio, come spesso capita in questi casi, sono soprattutto i paesi più poveri - soprattutto quelli nel continente africano - e privi delle risorse necessarie per far fronte all'impennata dei prezzi. Nazioni che, tra l'altro, sono anche fra i maggiori importatori dei cereali prodotti in Ucraina.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE