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Biscotti giallo azzurri, come i dolci aiutano l'Ucraina

STATI UNITIBiscotti giallo azzurri, come i dolci aiutano l'Ucraina

07.03.22 - 06:05
Due sorelle pasticcere ucraine comprano grazie alle leccornie beni di prima necessità da spedire anche alla famiglia
Cavalieri e Mulvoni
Biscotti giallo azzurri, come i dolci aiutano l'Ucraina
Due sorelle pasticcere ucraine comprano grazie alle leccornie beni di prima necessità da spedire anche alla famiglia

WASHINGTON - La vetrina del piccolo caffè è già vuota: i biscottini solidali con i colori della bandiera ucraina preparati dalle sorelle Vira e Anastasiia Derun sono già finiti. Le ragazze hanno infatti lanciato una raccolta fondi per aiutare il popolo ucraino che ha permesso loro di comprare beni di prima necessità e giubbotti antiproiettile destinati alla popolazione ucraina.

«In segno di riconoscimento, doniamo questi biscotti con la glassa gialla e azzurra a tutti coloro che fanno una donazione per l’Ucraina», ci dicono. Vira e Anastasiia, rispettivamente 30 e 21 anni, sono immigrate a Washington meno di cinque anni fa da Bila Tserkva un paesino a un’ora da Kiev. Nel vibrante e variegato quartiere di Adams Morgan – nell’area nordovest di Washington - hanno costruito il loro sogno, il D Light Cafe, una pasticceria in stile europeo. Ora, però, la guerra scoppiata in madrepatria ha completamente sconvolto le loro esistenze.

«Mia madre è lì. Ci sentiamo spesso durante la giornata. Fortunatamente, tranne in rari momenti di blackout, i telefoni funzionano ancora bene», ci racconta Vira. Il fuoco, ci spiega, piove anche su Bila Tserkva. «È impossibile spiegare l’apprensione in cui viviamo a ogni ora del giorno e della notte. I nostri cari sono lì, sotto attacco», dice con gli occhi colmi di lacrime. Il timore che qualcosa di brutto accada ai suoi affetti è tremendo.

«Nel nostro piccolo ci stiamo dando da fare per mandare qualche aiuto. I negozi di alimentari sono praticamente deserti in Ucraina», spiega, mentre ci mostra le foto degli scaffali vuoti dei supermercati, inviati dagli amici della sua cittadina. «Anche grazie all’affetto dei nostri clienti americani abbiamo potuto già comprare diversi beni di prima necessità, ma anche giubbotti antiproiettile. È stupendo ricevere il conforto e la solidarietà di tante persone. Tutti vogliono partecipare, fare la loro parte».

La verità è che ora in madrepatria c’è davvero bisogno. «La cosa che mi fa più paura è che questo conflitto non finisca, ma che continui a oltranza». Vira però sa che il suo popolo continuerà a difendersi. «Guardate cosa sta facendo il presidente Zelensky. In tanti sarebbero già scappati. Lui invece ha scelto di restare con la sua gente. Rappresenta il meglio dello spirito ucraino».

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