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GERMANIACosa è il Nuvaxovid, il nuovo vaccino pensato per convincere gli scettici

22.02.22 - 06:00
Lo hanno comprato Germania e Italia ed è un farmaco “proteico” con il quale, si spera, di vaccinare i novax
Reuters
Una manifestante coronascettica a Francoforte.
Una manifestante coronascettica a Francoforte.
Cosa è il Nuvaxovid, il nuovo vaccino pensato per convincere gli scettici
Lo hanno comprato Germania e Italia ed è un farmaco “proteico” con il quale, si spera, di vaccinare i novax

BERLINO - Fa un po' strano parlare di nuovi vaccini in un momento in cui il mondo guarda in tutt'altra direzione ma la verità è che - se, come dicono gli esperti, davvero nei prossimi anni dovremo continuare a convivere con il virus - è probabile che di farmaci e sieri per il Covid sentiremo parlare ancora a lungo.

Fra questi, può darsi che ci sarà anche il Nuvaxovid che la Germania (ma anche l'Italia) hanno comunicato oggi di aver acquistato con un ordine sostanzioso. Si parla di circa 1 milione di dosi consegnate entro il fine settimana per ognuno dei due Paesi e con altre forniture attese per tutto il 2022.

L'obiettivo dichiarato è quello di convincere i più refrattari, erodendo il più possibile la percentuale dei non vaccinati che in Germania - uno dei Paesi più scettici - è di poco inferiore ai 20 milioni d'individui. 

Ma perché questo vaccino dovrebbe piacere di più ai no-vax? Il farmaco prodotto dalla farmaceutica americana Novovax è un siero più "tradizionale", nel senso che non è basato sulla tecnologia mRNA (Pfizer/Moderna) o a vettore virale (AstraZeneca).

La base è, infatti, una proteina del Sars-CoV-2 (non infettiva e non pericolosa) che, una volta inoculata, porta a una reazione del sistema immunitario. È il medesimo funzionamento alla base di tantissimi altri vaccini, compreso quello influenzale.

Per questo, si ritiene che possa risultare meno preoccupante e più "naturale" per tutte quelle persone che non erano rimaste non convinte dalla parte "genetica" degli vaccini attualmente in uso (e le ipotetiche ripercussioni, anche sulla prole) così come della novità della tipologia di farmaco. Questa era ritenuta estremamente sospettosa e poco chiara, almeno stando agli oppositori.

L'efficacia, secondo ai test effettuati sulla variante Alpha (ma per Novovax funzionerebbe anche con le più recenti Delta e Omicron), resta molto alta: attorno al 90%. Anche qui c'è da fare un richiamo, circa 6 mesi dopo la seconda inoculazione. L'ok dell'Ema al Nuvaxovid era arrivato a dicembre.

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