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ITALIALa retroguardia che non si fa "bucare" dalle varianti

14.02.22 - 17:40
La linea di difesa dei linfociti T resta efficace per almeno sei mesi e riduce il rischio di sviluppare sintomi gravi
Depositphotos (foto d'archivio)
Fonte ats
La retroguardia che non si fa "bucare" dalle varianti
La linea di difesa dei linfociti T resta efficace per almeno sei mesi e riduce il rischio di sviluppare sintomi gravi

SAN DIEGO / GENOVA - Quale che sia il vaccino o la variante, la linea di difesa contro Covid-19 rappresentata dai linfociti T tiene ed è capace di riconoscere e contrastare efficacemente il virus per almeno sei mesi. È la buona notizia che arriva da uno studio condotto da ricercatori del La Jolla Institute for Immunology in collaborazione con l'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova e l'Università di Genova. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cell.

L'emergere di nuove varianti del virus SARS-CoV-2 ha rappresentato negli ultimi due anni il principale ostacolo al superamento della pandemia: le mutazioni accumulate dal virus lo rendono meno riconoscibile agli anticorpi sviluppati in seguito alla vaccinazione. La comparsa della variante Omicron ha accentuato questa tendenza.

Numerosi studi, negli ultimi mesi hanno però mostrato che, sebbene la prima linea di difesa rappresentata dagli anticorpi specifici contro la proteina Spike del virus perda di efficacia, così non è per la retroguardia: i linfociti T. La risposta efficace da parte di queste cellule non impedisce di contrarre l'infezione, tuttavia contribuisce a ridurre il rischio che si sviluppi una forma severa di Covid.

Il nuovo studio ha ora confermato questa ipotesi. La ricerca è stata condotta su 96 persone che avevano ricevuto uno dei vaccini disponibili o in corso di valutazione in Usa: Pfizer/BioNTech, Moderna, Johnson e Novavax. Nessuno di loro aveva ancora fatto la dose booster. I test effettuati a sei mesi hanno dimostrato che, indipendentemente dal vaccino effettuato, le cellule T sviluppate dopo la vaccinazione erano in grado di riconoscere efficacemente tutte le varianti, compresa Omicron.

Nello specifico, contro le varianti pre-Omicron veniva conservata il 90% dell'efficacia della risposta immunitaria da parte delle cellule T CD4+ e l'87% di quelle CD8+. Con Omicron queste percentuali scendevano rispettivamente all'84% e all'85%.

Questi risultati si spiegano con il differente funzionamento dei linfociti T rispetto agli anticorpi: «È stato osservato che le cellule T di ogni individuo vaccinato sono 'allenate' a riconoscere non un solo elemento della proteina Spike ma in media una ventina di pezzetti diversi del virus», spiega Gilberto Filaci, direttore dell'Unità di Bioterapie dell'IRCCS Ospedale Policlinico San Martino e tra gli autori dello studio.

«In pratica - riassume - queste cellule si comportano come chi sa riconoscere una persona da 20 dettagli diversi del viso: anche se poi indossa un paio di occhiali o taglia i capelli, è molto improbabile che questi cambiamenti siano tali da rendere irriconoscibile l'identità della persona».

Proprio questa caratteristica, secondo Filaci, fa ben sperare. «Visti i risultati dei test a sei mesi del vaccino, è molto probabile che le cellule T dei vaccinati diano luogo a una protezione immunitaria di lunga o lunghissima durata nei confronti della malattia grave. È infine plausibile che il vaccino possa 'frenare' anche le future varianti», conclude.

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COMMENTI
 

Fkevin 2 anni fa su tio
Mamma mia. l'Italia, paese dei pagliacci, riferito alla politica e media e a quanto pare anche qualche virologo. Ancora con queste fantomatiche teorie. Io cmq vedo gente morire con i vaccini. L'immunità naturale esiste anche quella. Basta con ste cavolate e che il vaccino non crei varianti. l'Italia cerca di riconquistare il popolo dopo 2 anni di terrore. Adesso vede diversi paesi europei che riaprono tutto e tolgono tutto. Non erano mai credibili e dopo questo corona non li crederò mai più 🤣🤣🤣

emib53 2 anni fa su tio
Risposta a Fkevin
Ma possibile che ancora commenti su argomenti che chiaramente non capisci? E poi, abbi per lo meno la decenza di farti correggere i commenti prima di pubblicarli, sia per i contenuti sia per ortografia e grammatica. Hai pieno diritto al titolo onorifixo tipico di Sgarbi, con tutto il rispetto al simpatico animale.

emib53 2 anni fa su tio
Risposta a Fkevin
Un po' di rispetto per gli altri paesi non sarebbe fuori luogo, soprattutto pensando all'ignorante che li esprime. Non hai poi mai pensato di far correggere sintassi e ortografia prima di pubblicarli? Meriti il titolo che Sgarbi cita spesso....

Nandolf 2 anni fa su tio
Risposta a emib53
Quando, non sai cosa dire speculi sulla sintassi e la grammatica! Qui la Capra sei tu......

emib53 2 anni fa su tio
Risposta a Nandolf
Non sapevo ancora che dovesse farsi scrivere dai suoi simili i commenti in risposta. Che dire di un ignorante che crede di saperla più lunga di chiunque altro? Qualunquismo a tutti i costi.

Nandolf 2 anni fa su tio
Risposta a emib53
😂😂😂😂Povera pecora disinformata, ti aspetta il quarto spruzzino, così sarai totalmente c......!

emib53 2 anni fa su tio
Risposta a Nandolf
Pecore, meglio capre sono quelli che seguono siti improbabili che riportano teorie assurde e in questo blog ne ho visti molti. C'è libertà di esprimere pareri, ma non diventano verità solo perché espressi. La questione sintassi e ortografia fa poi intuire la qualità del pensiero. Per curiosità, sei un alias di fkevin o sei suo fratello?

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a emib53
Beh dai, abbi l’onestà di dire che questi allentamenti decisi dalla confederazione ti danno parecchio fastidio in quanto sconfessano almeno in parte tutte le teorie di alto contagio del virus, pericolo di morte, intasamento ospedali, mascherine e plexiglas, disinfettanti e distanziamenti. Finalmente si è capito, anche se tardi, che col virus bisogna conviverci, qualcuno starà ancora male, qualcuno morirà e tanti nemmeno si accorgeranno della loro positività. Un po’ come una normale influenza. E non aggiungo altro perché se no mi inc.....zo.

emib53 2 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
La confederazione si sta assumendo un grande rischio, ma non sono contrario al graduale ritorno alla normalità. Forse non ricordi che anche l'anno scorso si sono allentate le misure in estate per poi accorgersi in autunno del forte aumento dei casi. Che sia una normale influenza è ancora da dimostrare, i casi di morti fra non vaccinati è ancora troppo alto. L'allentamento non dimostra assolutamente che le misure prese in questi due anni non siano servite, anzi, è proprio grazie a quelle che oggi si può fare un passo verso l'auspicato ritorno alla normalità, sperando però che non si presenti di nuovo una variante più aggressiva. Il cambio di orientamento della confederazione non va visto come sconfessione di scelte precedenti ma come essere flessibili e adattarsi a una situazione sanitaria che muta nel tempo.
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