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UNIVERSOTutto il cosmo è in rotazione, anche le galassie

15.06.21 - 16:45
Lo ha scoperto una ricerca dell'Istituto tedesco Leibniz per l'astrofisica
Keystone / EPA / ESA / Hubble
Una galassia circolare nella Chioma di Berenice.
Una galassia circolare nella Chioma di Berenice.
Fonte ats ans
Tutto il cosmo è in rotazione, anche le galassie
Lo ha scoperto una ricerca dell'Istituto tedesco Leibniz per l'astrofisica

POTSDAM - Non solo pianeti e galassie: la rotazione è un movimento comune in tutto l'universo. Lo dimostrano filamenti di galassie lunghi fino a centinaia di milioni di anni luce, che ruotano costantemente.

È quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy, coordinato dai ricercatori dell'Istituto tedesco Leibniz per l'astrofisica, di Potsdam.

Secondo gli autori dello studio, questi filamenti, giganteschi tubi fatti di galassie, sarebbero le più grandi strutture rotanti conosciute nell'universo. «Così vaste da far apparire in confronto singole galassie come granelli di polvere», spiega Noam Libeskind, dell'Istituto tedesco Leibniz, tra gli autori dello studio.

La ricerca è basata sui dati raccolti dalla campagna osservativa Sloan Digital Sky Survey (Sdss) e su simulazioni al computer. Gli autori dello studio hanno analizzato, in particolare, più di 17'000 strutture filamentose. Studiando la velocità delle galassie, i ricercatori hanno scoperto che il modo in cui si muovevano suggeriva che stessero ruotando attorno all'asse centrale di singoli, enormi, filamenti. A velocità che possono raggiungere i 360.000 chilometri orari.

L'ipotesi degli esperti è che gran parte della materia, sotto forma di gas, originata dopo il Big Bang, circa 13,7 miliardi di anni fa, sia collassata per formare strutture simili a colossali fogli. Questi fogli poi, secondo gli studiosi, si sarebbero separati per formare i filamenti di una vasta rete cosmica.

Tutto è in rotazione nel cosmo: lune, pianeti, stelle e galassie. Perfino i giganteschi ammassi di galassie ruotano, anche se spesso molto lentamente. «Eravamo convinti - conclude Libeskind - che proprio a questo livello potesse arrestarsi la rotazione delle strutture celesti su scale cosmiche». L'esistenza di questi enormi filamenti di galassie, invece, rimetterebbe adesso in gioco questa ipotesi.

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