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BIELORUSSIA«L'allarme bomba è arrivato dalla Svizzera»

26.05.21 - 12:11
Lo ha detto il Presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, parlando del caso Protasevich
keystone-sda.ch (Sergei Shelega)
Alexander Lukashenko.
Alexander Lukashenko.
«L'allarme bomba è arrivato dalla Svizzera»
Lo ha detto il Presidente bielorusso Alexandr Lukashenko, parlando del caso Protasevich

MINSK - Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, si è infine espresso sul dirottamento del volo Ryanair durante il quale sono stati arrestati il giornalista Roman Protasevich e la sua compagna Sofia Sapega. Nella sua spiegazione, il controverso sovrano ha tirato in ballo anche la Svizzera, dichiarando che il presunto allarme bomba che ha portato alla decisione di far atterrare l'aereo è arrivato proprio dal nostro paese.

Lo riporta il portale di notizie lituano Lrytas.lt, che ha ripreso le dichiarazioni rilasciate oggi dal Capo di stato bielorusso ai media riguardo al volo FR4978. «Ho agito in modo legale, proteggendo le persone in linea con le regole internazionali», ha detto Lukashenko, che è al governo della Bielorussia da 27 anni. 

Le autorità svizzere, interpellate dal quotidiano 20 Minuten, hanno dichiarato di «essere a conoscenza» di quanto detto da Lukashenko, e che sono già al lavoro per «chiarire la questione».

«L'Europa ha superato molte linee rosse»

Lukashenko si è poi espresso sulle decisioni arrivate dagli Stati europei, e non solo: «L'Occidente sta cooperando con gli oppositori interni per destabilizzare la Bielorussia», ha detto, «hanno superato molte linee rosse e superato i limiti della ragione e della morale».

I leader dell'Ue, lo ricordiamo, hanno vietato alle compagnie aeree bielorusse il sorvolo dello spazio aereo e l'utilizzo degli aeroporti del blocco, hanno esortato le compagnie aeree europee ad evitare lo spazio aereo bielorusso e hanno imposto sanzioni ai funzionari legati al «dirottamento». 

Poi, come riporta l'agenzia AP, Lukashenko ha minacciato che la Bielorussia si sarebbe vendicata allentando i controlli alle frontiere, permettendo una più facile immigrazione illegale e un ingresso facilitato del traffico di droga verso l'Occidente.

«Rilasciate il detenuto»

Nel frattempo sono stati resi pubblici dei video dell'oppositore Roman Protasevich, e della sua fidanzata Sofia Sapega, in cui confessano alcuni reati legati alle accuse mosse contro di loro dalle autorità di Minsk. Commentando il video, il padre del 26enne ha dichiarato che «è chiaro che sia stato malmenato», e che «ha parlato in modo insolito, non avrebbe mai parlato così di sua spontanea volontà».

In particolare, il blogger è accusato di aver organizzato/incitato disordini pubblici di massa e fomentato l'odio sociale. La pena detentiva per Protasevich potrebbe arrivare fino a 15 anni, ma c'è chi teme che possa affrontare accuse anche più gravi, alcune delle quali prevedono persino la pena di morte. Sapega, dal canto suo, è stata condannata a due mesi di arresto per aver condiviso informazioni personali di alcuni funzionari bielorussi.

Oltre all'Onu, gli Stati Uniti, Amnesty e l'Unione europea, è arrivato oggi il sentito appello anche da parte dei genitori del giornalista bielorusso, tutti con la stessa richiesta: «rilasciatelo».

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COMMENTI
 

seo56 2 anni fa su tio
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