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STATI UNITICiclo mestruale "anomalo" subito dopo il vaccino contro il coronavirus: c'è un legame?

11.05.21 - 00:00
L'eventualità non è presente tra gli effetti collaterali, ma le segnalazioni si moltiplicano.
keystone-sda.ch / STF (SASCHA STEINBACH)
Il vaccino contro il coronavirus può creare anomalie nel ciclo mestruale?
Il vaccino contro il coronavirus può creare anomalie nel ciclo mestruale?
Ciclo mestruale "anomalo" subito dopo il vaccino contro il coronavirus: c'è un legame?
L'eventualità non è presente tra gli effetti collaterali, ma le segnalazioni si moltiplicano.
Due ricercatrici Usa hanno lanciato un sondaggio, che sta avendo decine di migliaia di partecipanti.

CHICAGO - C'è un possibile effetto collaterale dei vaccini anti-coronavirus a mRNA (quelli di Pfizer e Moderna, per intenderci) che non è stato preso in considerazione nel corso degli studi di fase clinica e che non si trova nel "bugiardino" del farmaco: l'alterazione del ciclo mestruale.

I sintomi più comuni dei vaccini, come è noto, sono l'indolenzimento del punto in cui è avvenuta l'iniezione e poi febbre, mal di testa, dolori muscolari e articolari, nausea e stanchezza. Ma ora ci sono delle ricercatrici che vogliono capire se, ed eventualmente come, il preparato sviluppato contro il Covid-19 possa influenzare le mestruazioni.

Ciclo anomalo post vaccino

Tutto parte dalla professoressa Kathryn Clancy, docente associata di antropologia all'Università dell'Illinois, negli Stati Uniti. Due mesi e mezzo fa ha pubblicato questo tweet: «Una collega mi ha detto di aver sentito da altre che i loro cicli mestruali sono forti dopo il vaccino». La 41enne si è quindi detta curiosa di sapere se altre donne avessero sperimentato la stessa cosa, dato che anche a lei era successo. «Ho fatto la prima dose di Moderna da una settimana e mezza e sto "sgorgando" come se avessi di nuovo 20 anni» ha spiegato, confermando di essere alle prese con un ciclo assolutamente più abbondante del solito e leggermente anticipato. 

Clancy è un'esperta in materia di ciclo mestruale: ospita un podcast a tema ed è sotto contratto con la società editrice dell'università di Princeton per un libro sull'argomento. La sua curiosità è quindi sia personale che professionale. «Se ho davvero intenzione di affrontare lo stigma mestruale, allora probabilmente dovrei essere chiara su questo processo biologico e su come mi sta influenzando», ha dichiarato al media locale Wttw.com.

Il sondaggio

Visti i numerosi riscontri social, Clancy e la collega Katharine Lee, una studiosa post-dottorato nella divisione di scienze della salute pubblica presso la School of Medicine dell'università di Washington, hanno lanciato «uno strumento di autovalutazione per cercare di raccogliere queste esperienze». Anche Lee ha dovuto fare i conti con un ciclo anomalo pochi giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Pfizer. «Ho solo pensato che fosse un po' strano che due persone avessero questo tipo di esperienza molto vicina al vaccino» ha aggiunto.

Le ricercatrici non erano affatto le sole, come hanno potuto verificare: dopo il lancio del sondaggio (che potete trovare qui) si aspettavano di ricevere circa 500 risposte. Ne sono arrivate invece più di 78mila, anche dall'estero. «Molte persone stavano avendo la stessa esperienza», ha spiegato Clancy. «Abbiamo anche iniziato a vedere donne in post menopausa condividere: "Non avevo il ciclo da anni e l'ho avuto". Abbiamo visto persone che si sottopongono a una terapia ormonale gender-affirming dire: "Non ho avuto il ciclo e all'improvviso ho le mestruazioni".

Al sondaggio, della durata di circa 15 minuti, possono partecipare tutti coloro che hanno 18 o più anni, che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino Covid-19 e che hanno (o hanno avuto in passato) cicli mestruali. «Questa è una delle basi di partecipanti più motivate con cui abbia mai interagito» ha detto Clancy. Sono moltissime le e-mail che riceve ogni giorno, scritte da persone che vogliono condividere con lei esperienze e timori. «In realtà è davvero bellissimo. Scrivo due ore di e-mail ogni giorno e sono ancora incredibilmente indietro nel rispondere».

Bisogna preoccuparsi?

Chi scrive a Clancy e Lee è spesso preoccupato. Ma questi cambiamenti nell'organismo non sono insoliti, rassicura Lee: «È davvero normale che i cicli mestruali cambino quando il tuo corpo sta facendo qualcosa come aumentare l'immunità» fino alla soglia dichiarata dai vaccini anti-Covid. «È molto lavoro per il tuo corpo». Quindi non c'è da essere preoccupati: «La variabilità da ciclo a ciclo non è solo normale, ma una risposta sana e segnala un buon funzionamento del sistema gonadico».

Essere contagiati dal coronavirus può portare a problemi con le mestruazioni, a breve ma anche a lungo termine. «Un lungo Covid-19 potrebbe causare un anno di cicli mestruali interrotti. Potrebbe anche esserci un'interruzione del ciclo mestruale per tutta la vita», ha aggiunto Clancy.

I dati raccolti dalle scienziate statunitensi verranno utilizzati per cercare di provare una correlazione tra variazioni del ciclo mestruale e il vaccino contro il coronavirus. Clancy e Lee pensano che il legame esista, alla luce dell'«enorme volume di persone che ci hanno contattato» grazie al questionario. «Una delle cose che vorremmo fare è assicurarsi che le prove esistano, in modo che i medici non siano sprezzanti con le persone quando vengono da loro» riferendo di avere questa variazione nel ciclo, conclude Lee.

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